First Moon: La Dinastia Della Luna

Sogni

~•~1

Bussò alla porta di Selly, che le venne ad aprire quasi subito. Si slanciò avanti per abbracciare l'amica.

«Selly, Selly, così mi stritoli!» esclamò divertita

La ragazza si staccò ed invitò l'amica ad entrare, le offrì da bene, Moonlight accettò e si sedette sul sofà, mentre Selly andava a prendere due bicchieri d'acqua.
Si creò un fastidioso silenzio, che venne poi spezzato da Selly: «Da quanto tempo sei, insomma... Da quanto sei così?»

Sorrise. «dalla notte in cui ti ho salvata, era il mio compleanno. Mi ero trasformata per la prima volta quel pomeriggio. Non so il perché, ma ho intenzione di scoprirlo. Spero solo di non essere l'unica in questo stramaledetto mondo. Mia madre ne sapeva qualcosa, ma ora non c'è più, e tutte le possibilità di capire qualcosa sono morte con lei.» riprese fiato e sospirò. «scusami»

«Nessun problema» rispose. «Quindi, ora che farai?»

«La CIA mi ha proposto di diventare agenete, mi monitorano da un po' e non mi sorprenderei se tu domani non ricordassi questa parte di conversazione...»

~•~2

«Ora che ci penso non ho nemmeno il tuo numero!» esclamò Selly.

Si scambiarono i numeri di telefono e chiacchierarono fino al tramonto, ma Moonlight si dimenticò totalmente della trasformazione. Gli occhi cominciarono a bruciarle e gridò di dolore quando anche la pelle le sembrò incandescente. Selly le si avvicinò preoccupata, e lo shock non fu contenuto quando vide la luce che emanavano i suoi occhi, i lunghi e lisci capelli neri diventavano morbidi boccoli blu e viola e la pelle divenne totalmente nivea.

«Oh, per la Luna, Moon! Moon, che succede?» chiese Selly sconvolta. Non avrebbe mai pensato che una trasformazione potesse essere tanto dolorosa.

«Tra... Tranquilla, è solo... Mi sto...» non riuscì a finire la frase perché perse i sensi, cadendo tra le cullanti braccia del sonno.

Si ritrovò nel nero più totale, aprì gli occhi: solo buio. Fluttuava, ma senza l'ausilio delle ali. Provò a muoversi e quando riuscì a voltarsi del tutto vide lo spettacolo più bello dell'universo: la Nebulosa di Orione era davanti ai suoi occhi, non sapeva come sapesse che lo fosse: lo sapeva e basta.

«Non temere: io ti proteggo giorno e notte.» una voce calda come la brezza marina e delicata come una carezza materna si insinuò nelle orecchie della giovane, che si voltò

«Tu... Tu chi sei?» chiese la ragazza alla donna.

Non mostrava più di venticinque anni, ma dava l'impressione di aver vissuto parecchio, parecchio di più, milioni di anni, miliardi forse. La somiglianza tra le due era era impressionante, se non fosse stato per il fatto che la donna aveva ali e capelli più chiari, e i suoi occhi erano due cavità senza bulbi, sarebbero state identiche.

«Io sono Hene, primogenita della dolce Venix e del malvagio Astral. Tu sei la mia Bambina, piccola; ora va', e che tu possa sapere.»

Detto questo tutto cominciò a vorticare e Hene venne avvolta nel nero, come tutto il resto.

Si svegliò, ma gli occhi non volevano sapere di aprirsi. Così si concentrò sul tatto per analizzare l'ambiente: tastava e sentiva qualcosa di morbido sotto di lei, dopo qualche tentativo riuscì ad aprire gli occhi.

Quando si alzò, la testa le scoppiava.

«Hey, hey, calma.» due mani la riportarono lentamente a coricarsi.

«Dove... Dove sono?» chiese ancora un po' stordita: cominciava a riprendersi, ma la testa le esplodeva.

«Tranquilla Moon, sei a casa mia, in camera mia, sul mio letto.»

Gemette di dolore e si portò una mano alla fronte. «Selly, cos'è successo, di grazia?»

«Hai cominciato la trasformazione e sei svenuta, così ti ho portata in camera mia. Ad un tratto hai cominciato a brillare e a parlare in una strana lingua arcaica, poi, quando ti sei calmata, hai smesso di brillare e ti sei svegliata.» disse tutto così velocemente, che Moonlighting ancora mezza stordita fece fatica a starle dietro. «Vuoi... Puoi... Cosa... Cos'è successo, Moon?»

«Non lo so, c'era questa Hene, e poi...» si bloccò: vide una stella cadente, le erano sempre piaciute le stelle cadenti. Quella però sembrava più importante delle altre, come se avesse un'anima al suo interno.

«Moonlight, che hai?»

Si risvegliò dai propri pensieri, guardò Selly e poi tornò a guardare fuori dalla finestra, cercando di capire perché quella stella sembrasse così importante.

«Voglio andare dalla CIA. Voglio arruolarmi.» dunque si diresse in bagno e Selly la seguì.

«Ma che dici?! Vuoi morire?!»

Prese la lametta e si tagliò il braccio sinistro in verticale. Selly spalancò gli occhi, confusa e spaventata. «Io non posso morire» le rispose. Il taglio cominciò a cicatrizzarsi, l'aveva scoperto il giorno prima tagliando una cipolla. Selly rimase alquanto inquietata da ciò. «Ma prima di andare alla Torre, devo scoprire tutti i miei poteri, e tu mi aiuterai. Entro due giorni voglio finire.»
Selly si limitò ad annuire.

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RARARARAGA CIAO!

è da quasi un mese che non pubblico, lo so, ma avendo appena finito la terza media ho avuto gli esami. Sono entrata con 9, e sapendo che i miei prof sono bastardi fino all'ultimo, mi sono buttata sotto con lo studio. Alla fine sono uscita con 9 e sono strafelice. Ho avuto l'orale il 29. Nell'ultima settimana mi sono dedicata ad amdare avanti, sono arrivata a 19 capitoli in totale, ma ne mancano ancora un bel po' prima di finire il libro, punto sui 30.

Inoltre, avete notato che in due punti c'era una spece di cosa strana, questa: [~•~] con un numero accanto. Ecco, sono le note delle curiosità che vi lascio qua sotto, riguardanti la bozza originale.

~•~1. nella bozza originale avevo messo una parte in cui Moonlight incontrava l'agente blue che le chiedeva di andare in centrale, ma Moon rifiuta.

~•~2. Nella bozza originale c'era questa frase.

"In quel momento l'agente Blue sorrise davanti allo schermo, nel sentire quelle parole, e l'agente Rose rise di gusto: le piaceva quella ragazza"

Poi l'ho tolto perché non credevo che fosse consono al contesto.

E quella stella cadente? Quella speciale, che sembrava contenere un'anima? (little spoiler) Tenetela ben presente, perché si collega al prossimo libro. (fine little spoiler)

Detto questo, io vi saluto e ci si sente alla luna vuota.

Baci,

Alex