Si fece giorno e Moonlight si sentì bruciare la pelle, come se un incendio la stesse carbonizzando,; aveva voglia di chiudere gli occhi, mano a mano che io sole nasceva. Non voleva, però, cedere: voleva guardarsi e capire perché faceva così male.
Con tutta la forza fisica e mentale che aveva si alzò, estrasse le ali, prese una sedia e si mise davanti allo specchio. Si guardò. E preferì quasi non averlo mai fatto: la sua pelle era così chiara da vedere ogni vaso sanguigno cutaneo, stava diventando poco a poco più scura, riprendendo quel po' di colorito che la faceva sentire minimamente umana. I suoi occhi emanavano una luce ipnotizzante: dal bianco andava sempre di più verso un azzurro ghiaccio, calmo ma penetrante, come i suoi occhi. I suoi capelli tramutavano poco a poco nel loro solito nero che la facevano costantemente sentire immersa nella notte.
Il sole sorse del tutto, e tutt'un tratto non sentì più il dolore, sentiva il caldo dell'umanità che c'era in lei.Erano già le 9.17 precise, ma lei era già pronta, quel pomeriggio ci sarebbe stato il funerale di sua madre, sabato 15 dicembre 2012.Si guardò allo specchio per l'ennesima volta: aveva indossato un lungo vestito bianco, con il corpetto ricoperto di ricami grigi. Lo indossava per simboleggiare il grande insegnamento che le aveva regalato sua madre alla morte di suo padre: il nero non rappresenta la morte, ma la guerra e l'odio; mentre il bianco rappresenta la beatitudine e la pace eterna. Lei aveva portato nel cuore quel saggio regalo.
Scese in cucina e bevve un lungo sorso d'acqua, deglutì, ingoiò ogni pensiero negativo, sciolse il groppo che aveva alla gola, e si sentì un po' meglio.
Il tempo passava e l'ora della cerimonia si avvicinava sempre di più. Alle 14.13 il citofono suonò, aprì la porta e vide Drake che le sorrideva malinconico. Aveva de ipantaloni di jeans neri, giacca del medesimo colore e camicia blu oltremare. Porse la mano a Moonlight, che la prese e si diressero verso il cimitero.
Una volta arrivati al cimitero scoprirono che era presente quasi tutto il personale ospedaliero. E poi c'era la sua famiglia: nonni, zii, anche della gallina di sua cugina Cherry, che odiava lei e sua madre in modo quasi ossessivo.
Qualche minuto dopo ebbe inizio la cerimonia; trattenne a stento le lacrime, anche se leggendo l'elogio funebre si lasciò un po' andare.
Calarono la bara nella fossa, accanto a quella di suo padre: Johnny Clark Shine accanto a Clara Jenny Scarlet Shine. Si amavano così tanto e finalmente erano insieme, anche se in un modo molto malinconico.
Si avvicinò alla fossa e vi gettò la spilla per capelli che le aveva regalato qualche anno prima, voleva che rimanesse al sicuro: non voleva che venisse rubata dato il suo valore.
«Vuoi restare sola?» le chiese Drake.
«Uhm... Sì... Sì, mi serve...» rispose senza dargli troppa importanza, abbandonata alla confusione nella sua mente.
Prese a camminare, dopo qualche passo si voltò e la ammirò. Poi tornò sui suoi passi, tornando sulla sua strada.
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Hello everybodyyyyy
Scusate (come al solito) il ritardo, ma ho cambiato telefono e ci ho messo un po' per recuperare l'account.
Non credo che metterò altri "analizziamo il capitolo" a fine capitolo perché sinceramente mi scoccia un po'.
Però metterò delle eventuali curiosità sulla bozza originale.
Ad esempio, inizialmente il vestito di Moonlight l'avevo pensato viola e blu, per simboleggiare i suoi colori; poi ci ho riflettuto ed era troppo banale, quindi sono andata sul tradizionale vestito nero; infine mi è venuto in mente una cosa che avevo letto, così ho deciso di riproporlo in sua memoria.
Nella bozza originale Moonlight beve della Vodka e non dell'acqua naturale, poi ho riflettuto e ho pensato che la volevo far apparire il più sobria e malinconica possibile, quindi ho gettato la vodka e aperto una bottiglia d'acqua.
La cugina di Moonlight non si doveva chiamare Cherry (ciliegia) ma Coffy (come il Poket Coffy) per simboleggiare qualcosa di amaro, come il caffè. Poi ho pensato che il nome Coffy non mi piace e Cherry sia.Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?
Spero che vi sia piaciuto
Detto questo, io vi saluto.
Un bacione,
Alex
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First Moon: La Dinastia Della Luna
FantasyPrimo libro della Saga degli Astri Moonlight sorrideva, giocava, scherzava. Poi è successo quel che è successo: la fine di una stupenda storia d'amore e la morte di una vita che la porteranno a scoprire chi e cos'è veramente. Misteri, destini conto...