Le sue braccia sono così calde, così protettive.
Non voglio assolutamente spostarmi, ma la mia coscienza ha la meglio sul mio cuore.
Sposto il suo braccio e lui fa un mugolio.
"Che succede?" sbuffa assonnato.
Poi apre gli occhi e appena vede che sono io si alza di scatto.
È senza maglietta e il suo fisico perfetto mi lascia ancora una volta senza parole,
"Cazzo! Non è successo niente. Io e te non ci siamo mai parlati e nemmeno andati a letto ok?" Urla agitato uscendo dalla camera.
Sospiro stranita e poi prendo i vestiti da mettermi.
Mi tolgo il pigiama e apro l'armadio.
"Okay senti bambina prodigio mi avevi semplicemente fatto pena e..." Non termina la frase che inizia a guardarmi basito.
Ho solo un reggiseno e degli slip.
Deja-vu.
Cerco qualcosa con la quale coprirmi in fretta.
Si passa una mano più volte tra i capelli continuando a fissarmi intensamente il corpo.
Corro in bagno ignorando categoricamente lo sguardo che mi sta bruciando addosso.
"Ehi!" Sento una voce stridula provenire dalla stanza.
Una voce per me molto famigliare.
"Natasha!" Sento poi il suono delle labbra schioccare.
Provo una sensazione di disgusto, nausea e vomito.
"E la sfigata dov'è?" Ridacchia seguita da Daniel.
"N-non è qui. È già andata a scuola"
"Bene. Andiamo." Continua Natasha.
"Non ho voglia." Dice Daniel.
"Oh, ti ricordo che tu non sei libero di fare quello che vuoi" finisce Natasha.
Poi sento la porta aprirsi e successivamente chiudersi.
Esco dal bagno, prendo lo zaino ed esco dal dormitorio.
E la sfigata dov'è?
Quelle classiche parole che mi si sono appiccicate sul volto.
Tutti mi vedevano come una persona troppo diversa dalla normalità, troppo speciale.
Agli occhi di tutti ero una bambina prodigio, come dice Daniel.
Una voce mi risveglia dai miei pensieri.
È Matt.
Non sono sicura di volergli parlare dopo quello che è successo, e, mentre sto girando i tacchi lui mi afferra per un braccio e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Mi dispiace. Davvero." Sospira.
I nostri volti sono così vicini, quasi si sfiorano.
"Perdonato" abbozzo un sorriso.
Lui mi prende in braccio ridendo e rido anche io.
"Vieni qui Violet" continua a ridere facendomi il solletico.
Io provo a trattenermi ma non riesco a fare a meno di ridere ininterrottamente.
"Che bel quadretto! Matthew! Non ti facevo così come dire sfigato." Di nuovo quella voce.
Matt mi mette giù e poi guarda Natasha con occhi di fuoco, mentre Daniel, che sta tenendo la mano alla puttanella continua a fissarmi e a passare il suo sguardo dai miei occhi, alle mie labbra e poi a tutto il mio corpo.
Cos'ho che non va?
"Non hai già Daniel a cui rompere le palle?"ringhia Matt.
"Certo. Ma tu eri il ragazzo di Britt ed ora la rimpiazzi con questa?" Ridacchia.
"Non penso siano cazzi tuoi con chi sto!" Sbraita.
In tutta quella loro conversazione io e Daniel non smettevamo di guardarci negli occhi.
I suoi occhi di ghiaccio sono così puri ma allo stesso tempo neri.
È come se fosse un angelo con le ali nere.
STAI LEGGENDO
Una camera per 2//Daniel Sharman [COMPLETATA]
FanfictionViolet è una ragazza prodigio, un'intelligenza innata l''ha accompagnata fin dalla nascita. A soli 15 anni le offrono di entrare al college. Ma cosa succede quando in camera sua si ritrova Daniel Sharman, il classico ragazzo carino e popolare con un...