Capitolo 21

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Mi sveglio con troppo caldo sui fianchi.
Ecco il motivo.
Daniel ha le sue possenti braccia addosso a me, non che mi dispiaccia, ma fa davvero troppo caldo.

Apro gli occhi e mi giro verso di lui che è già sveglio.

"Buongiorno bellissima" mi sorride e io sorrido involontariamente.

Come puó essere così bello anche di prima mattina e su un letto da ospedale.

"Natasha dove l'hai lasciata?" Sbuffo.
"Sinceramente non ricordo, perchè da quando ho trovato quella lettera ho solo quella in testa. Oltre a te, ma tu ormai sei scontata" sussurra lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.

"Sono scontata?" Metto il broncio e faccio la finta offesa. "Beh sì, è da quando sei arrivata al college che ti penso di mattina, pranzo, pomeriggio, sera e tutta la notte. Non riesco a rimuovere dalla mia testa l'immagine di te che sorridi. Io sono perso di te"

A quelle parole le gambe si fanno molli, anche se sono distesa su un lettino da ospedale.

"Dammi una possibilità. Solo una." Mi supplica.

"Perchè tu mi tradisca un'altra volta con Natasha?" Sospiro guardando le sue labbra. Sono così rosee e carnose.

Lui mi guarda storto.

"Sai perchè ho buttato la lettera sotto il letto? Perchè quella sera volevo consegnartela. Ti ho cercato dappertutto nel campus. Poi ti trovai con Natasha. Corsi via e non sapendo dove mettere la lettera, che ormai sembrava inutile, la misi sotto il letto. Forse ho sbagliato a metterla lì. Sì, a volte anche noi bambine prodigio, come dici tu, sbagliamo. Forse non siamo così perfette, anzi, siamo proprio il netto contrario. Siamo troppo in qualcosa di troppo piccolo, siamo sbagliati. Semplicemente sbagliati." Gli occhi mi iniziano a pizzicare.

"Sai perchè quella sera andai da Natasha e perchè scappai via da te? Perché quando te eri accoccolata a me, non volevo staccarmi più. Eri, dio eri così bella, così calda, così rassicurante. Era quella sera che ho capito che per tutto quel tempo io ero stato innamorato di te. Non potevo accettarlo. Perciò feci una cazzata, un'enorme cazzata. Volevo togliermi dalla testa te usando Natasha, invano." Sospira appoggiando la testa sul mio collo.

"Ti rendi conto che non sarai più in camera con me? Insomma, non ti vedró più che giri in intimo per casa" sbuffa. "Oh beh meglio. Così la tua mente darà spazio ad altro, oltre che pensieri non molto pudici su di me" sorrido.

"Figurati. Quelli li faccio comunque" sorride malizioso meritandosi un mio pugno sul suo braccio destro.

"Vorrei tanto che tu fossi ancora in camera con me. Vorrei entrare ancora una volta in camera tua per fissarti mentre dormi. Vorrei ritornare ancora una volta felice a casa perché so che ci sarai tu ad aspettarmi. Vorrei baciarti ancora una volta sul mio letto. Forse questo più di una volta. Io non voglio Natasha. Cosa me ne faccio di una come lei che, come hai detto tu, ha un Qi uguale a quello di una banana, quando ho te che hai un Qi superiore al mio?" 

Quelle parole mi fanno sorridere e allo stesso tempo rattristire. E se questa fosse la volta buona? E se lui fosse quello giusto? Non ero io quella che diceva che sono meglio i rimorsi, dei rimpianti?

Diamine.

Una camera per 2//Daniel Sharman [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora