Una camera per 2//Daniel Sharman [COMPLETATA]

Capitolo 14

A quelle parole mi girai di scatto.

"C-che hai detto?"

"Dico che possiamo prendere un appartamento fuori dalla città e stare lì, noi due. Natasha si abituerà" sospira con un sorriso sghembo in viso.

"No! Lei è la tua ragazza, starai meglio con lei. Poi non puoi propormi questo, se prima te la stavi facendo beatamente!" Sbraito spingendolo e ritornando nella mia stanza, per iniziare a fare le valige.

Sono incazzata? Sì!
Sono gelosa di Natasha? Sì!
Mi piace Daniel? No, credo.

Puntualmente, mentre preparo le valige, una mano mi tocca il mio lato b.

"Mi mancherà il tuo culetto" mi sussurra quella voce sul mio orecchio facendomi sussultare.

Inizia a scorrere le dita lungo il mio corpo e si sofferma sopra il mio reggiseno.

"Mi mancheranno anche queste" continua, questa volta con una voce più roca e mettendo una mano sul gancetto del reggiseno per slacciarlo.

"Ma soprattutto..." Mi prende i fianchi facendomi voltare verso la sua direzione "mi mancherà fare questo" sussurra sulle mia labbra facendole poi scontrare con le sue.

Vorrei tirarmi indietro, ma sto davvero bene così.

Bussano alla porta ed io mi stacco immediatamente per andare ad aprire.

Daniel's pov.
Ci dirigiamo verso la porta mentre io non smetto di fissarle quel bel culetto.

Ad aprire è Matt. Quanto rompe i coglioni Matt. Soprattutto da quando c'è Violet.

"Hey bellissima" esclama abbracciando Violet.

Appena si staccano, Violet gli racconta che cambierà dormitorio, ma sono certo che Matt non sta ascoltando una parola, perchè ad ogni movimento che la piccola Violet fa, le sue tette si muovono.

Non so cosa provo, forse un po' di rabbia, come per dire l'ho trovata prima io, trovatene un'altra.

Alla fine di quella discussione su dormitori e robe varie, Matt le sussurra qualcosa all'orecchio, che io non riesco a percepire. Lei annuisce.

Vorrei chiederle cosa, ma non voglio che lei pensi che mi importa qualcosa di me, insomma io amo Natasha, lei è qui solo per altro.

Appena Matt esce io mi precipito da lei che si stava dirigendo in camera sua per finire le valige.