Capitolo 18

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Daniel's pov
"In che senso?" "Nel senso che ha detto che era inutile aspettare altri tre giorni, quando poteva andare via direttamente" ridacchia Natasha.
Mi sento così vuoto. Lei mi completava, in un certo senso. E per quanto io le dessi continuamente fastidio, quanto bella era quando si arrabbiava?

Qualcuno bussa alla porta risvegliandomi dallo stato di trans.
Apro la porta e mi appare un Matt con il fiatone.
"Ti prego, Daniel. Ho bisogno della tua macchina. La mia è senza benzina e non ho tempo per riempirla" sbraita singhiozzando.
"A cosa ti serve?"

"Violet. V-violet ha avuto un incidente"

Il mio cuore si ferma.
"Dov'è?"
"All'ospedale"
"Stai con Natasha, io ti raggiungo subito" sussurro uscendo di corsa.

Rosso. È rosso. "Porca puttana!" Sbraito sbattendo le mani sul volante.

Dopo qualche minuto sono all'ospedale.

"Sto cercando una certa Violet, Violet boh. Capelli biondi, magra, bella, anzi bellissima. Dovrebbe avere quindici anni, forse sedici, ma non è ancora maggiorenne." Dico cercando di respirare ancora regolarmente.

"Ha avuto un incidente stradale?" Mi chiede la ragazza alla reception.

"Credo di sì"

La ragazza si alza e mi fa segno di seguirla, arriviamo fino alla camera 134, apre la porta lasciandomi entrare. "Hai pochi minuti" dice prima di chiudere la porta.

La guardo. È distesa sul lettino.

Quanto bella è?

Anche con due botte sul viso, è comunque la ragazza più bella di questo mondo.

Le prendo la mano e inizio a fare cerchi invisibili su essa.

"Piccola, penso di essere innamorato di te"

Una camera per 2//Daniel Sharman [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora