Capitolo 8

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"Perchè ci sono tutte queste bottiglie rotte?" Mi chiede alzandosi e guardandosi a terra.

"Ti sei ubriacato." Sospiro. A quelle parole Daniel mi guarda con i suoi occhi penetranti ed io non posso fare a meno di ripensare a ieri. A come un solo suo tocco mi possa far rabbrividire.

"E mi hai pure baciata." 

I suoi occhi si infuocano e quella tranquillità di prima viene rimpiazzata da un tornado di prepotenza. "Non è possibile!" Sbraita sbattendo i pugni ripetutamente contro il muro. Non dovevo dire quelle parole, ma è come se mi fossero uscite da sole.

"Ti ho detto qualcosa?" Urla lui ma il mio cervello decide di non rispondere.

"Rispondi troia!" Sbraita spingendomi contro il muro.

Sento le lacrime lacerarmi il volto, ma io decido di non rispondere. 

Lancia un urlo e poi mi prende per il colletto della maglietta, io cerco di dimenarmi ma lui la stringe più forte.

"Hai detto che non sai perchè, ma mi desideri" lui mi lascia andare ed io mi allontano da lui asciugandomi con il polso le lacrime.

Che mostro.

Le sue mani possenti mi  prendono i fianchi e mi scaraventano sul suo letto, e prima che io me ne possa andare lui mi bacia, prima con timidezza, poi cerca sempre di più la mia lingua e, appena la trova, non la molla più. Dovrei avere paura di uno come lui, invece non riesco a resistergli.

"Che Dio mi benedica, Violet" sussurra sulle mie labbra.

"Non pensavo fosse possibile desiderarti così tanto." 

Una camera per 2//Daniel Sharman [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora