Mortal intention (Wattys2016)

5 UNA DECISIONE AFFRETTATA

I due non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi di fronte l'edificio maledetto, così decisero di mantenere la calma. "Mi domando come tu possa essertene accorto solo ora!" Esclamò la ragazza.
"È ben nascosta, anche tu hai avuto qualche difficoltà a trovarla e poi io non sapevo niente della leggenda!"
"Leggenda?! Ma ti rendi conto che è tutto vero? Per di più ora siamo coinvolti in questa storia. Solo noi possiamo salvare il villaggio dall'ira di Karol."
" Certo, con una chiave e un orologio."
"Io non mi arrendo, ho intenzione di far vivere una vita normale alla mia gente. Ogni sera dobbiamo accorrere alle nostre case per paura di Lei, da bambina ho avuto un periodo dove facevo solo incubi e non voglio che questo debba succedere anche ai miei figli."
"E allora hai qualche idea?"
"Questa chiave sicuramente aprirà un luogo all'interno della casa."
Entrambi lo sapevano, ma nessuno aveva intenzione di mettere piede là dentro.
"Prima esaminiamo attentamente questi oggetti." Disse Will.
Ora che li guardavano meglio scoprirono un sacco di particolari. Dietro ai messaggi scritti sulla carta strappata trovarono incise due lettere: C. R.
Queste erano presenti su ogni foglio.
"Bene, abbiamo le iniziali del marito."
Anche l'orologio aveva un particolare in più. Le lancette erano ferme, fisse su un'ora precisa. Le 20:30.
Avevano un sacco d'indizi, il problema era come ricavare un filo logico al tutto.
"È ovvio che un orologio che ha più di cent'anni si fermi!" Esplose Will, testardo.
"Qui niente può essere ovvio."
I due si guardarono, il blu dei suoi occhi lo rassicurava, gli dava conforto. Con lei niente sarebbe stato difficile. Capiva che un'intera cittadina dipendeva dalle sue mani, era stato lui ad essere stato scelto per quella missione. Altrimenti non avrebbe trovato quella scatola. Era un'impresa ardua, lo sapeva; ma almeno lo spirito si risvegliava solo di notte... Giusto?
"Prepariamo le cose, domani entriamo."