11 INDECISIONI

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Rose era confusa, aveva sempre considerato Will un ragazzo speciale ma non si sarebbe mai immaginata una vera storia d'amore con lui. Aveva bisogno di riflettere, così prese e se ne andò, salutando il ragazzo con un mezzo sorriso e lui fortunatamente non insistette.
Camminava tranquilla tra il mercato del suo paese, diretta verso casa; una grande abitazione che dava sul mare, bianca e molto moderna. I suoi erano quasi sempre via per lavoro e a lei toccava badare al suo fratellino più piccolo, John. Infatti, quando rientrò, venne subito accolta calorosamente.
"Rose, Rose!! Mamma e Papà sono usciti presto e anche tu vedo! Ti avevo preparato la colazione."
"Oh grazie John ma non serviva, ora vieni qui che ti preparo io qualcosa di buono."
Avevano un buon rapporto, spesso quando John si svegliava per un incubo si rifocillava tra le coperte di Rose, che lo accoglieva tra le sue braccia. Anche se aveva sette anni, era un bambino molto autonomo, aveva imparato tante cose dalla sorella perché molte volte gli impegni scolastici di Rose lo lasciavano da solo a casa.
L'ora di pranzo era passata da un pezzo, quindi la ragazza aprì una scatoletta di tonno e lo servì in tavola.
"Rose dove sei stata fino adesso?"
La ragazza non sapeva cosa rispondere, così decise di raccontare una parte della verità.
"Ho incontrato un amico, si chiama William e gli ho mostrato la città"
"Un nuovo amico? E quando volevi farmelo conoscere? Voglio che venga a casa nostra!"
"Ehm, va bene lo inviteremo."
"Oggi, dormirà da noi, tanto mamma e papà sono via fino alla prossima settimana"
La prossima settimana... Arriveranno anche gli altri la prossima settimana? Non vedo l'ora...
"Cosa?? Stasera? No, no, non credo proprio."
"Ti prego Rose."
E si mise a fare quegli occhietti dolci ai quali non si può dire di no.
"Uff, ora gli mando un messaggio, ma non ti arrabbiare se i suoi genitori dicono di no! Credo che stasera avremo una lunga chiacchierata..."
L'ultima parte la disse sottovoce per non tirar fuori altre domande indesiderate.
---ciao mio fratello insisteva sul fatto di invitarti a cena. Puoi?
Baci Rose---
Infine salutò il suo fratellino e salì le scale che portavano in camera sua. Non appena aprì la porta si stese sul letto, era sfinita e chiunque lo sarebbe stato dopo una giornata come quella. I suoi occhi fissavano l'enorme vetrata che separava la camera dalla sua terrazza, dava sul retro della casa, sulla parte preferita dalla ragazza: il giardino. Quando era giù di morale andava sempre a passeggiare per quel piccolo spiazzo di terreno, che in realtà conteneva più ricordi di quanti potesse sembrare. Quell'edificio si distingueva dagli altri perché era stato costruito recentemente; non appena Rose compì tre anni i suoi genitori si trasferirono per stare in un posto più tranquillo e fecero costruire quella che tutt'ora è la sua casa. La camera di Rose presentava una scrivania a lato del letto, sempre molto disordinata, un armadio di fronte e, come del resto tutto quanto, i toni del bianco prevalevano.
Quel giorno erano successe troppe cose, l'incontro con il fantasma, la scritta nel terreno, la casa dove ha rischiato di morire e infine quel bacio con Will che complicava ancor di più le cose. Immersa in quei pensieri la ragazza cadde in un sonno profondo, senza preoccuparsi di quello che accadrà.

Mortal intention (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora