7 UN GIORNO DA BRIVIDI

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I due ragazzi non ebbero il tempo per riflettere, udirono un fruscio tra i cespugli lì vicino. Will ripose la foto dentro al taccuino e delicatamente mise i nuovi indizi dentro allo zaino. Si alzarono ed osservarono attentamente cosa stesse provocando quel rumore che si faceva sempre più vicino. Rose propose di incamminarsi verso la casa e lentamente si avviarono per il bosco. Il passo di Will si fece più veloce, sembrava che una creatura dietro di loro li stesse seguendo. Rose si voltò e mollò un urlo, due occhi verdi risaltavano come un faro tra quella vegetazione e la cosa peggiore era che li stavano osservando. Corsero a più non posso per un tempo che pareva infinito ma quello sguardo continuava a perseguitarli. Rose ebbe un'idea geniale; si arrampicò su un albero con una rapidità assurda, ma per lei era normale, era cresciuta arrampicandosi sugli alberi. Will ci mise più tempo quindi afferrò la mano dell'amica che lo trascinò vicino a lei. Si ritrovarono aggrappati su un ramo che li reggeva a mala pena con al di sotto un animale che voleva sbranarli. I ragazzi guardarono in basso e notarono che il volto era umano; apparteneva ad una donna. Indossava una lunga veste scura dove i capelli lisci e unti si adagiavano come se appartenessero ad essa. Il viso era sfigurato dagli anni, ricoperto dalle rughe e dai segni dell'età. Come se non bastasse la donna era sbiadita, trasparente; sembrava che un velo si fosse sovrapposto tra lei e il mondo. Ora guardava loro e un sorriso sfoderò i suoi denti gialli e avariati. Gli occhi divennero due perle rosse e la vecchia si appoggiò un dito sulle labbra rinsecchite, poi si mise a ridere e scomparve nel nulla. I due rimasero in allerta, si guardarono intorno e notarono che alla loro destra la casa si ergeva con grande maestosità nella boscaglia. Will fece un sospiro di sollievo. "Sinceramente dopo questo sfiderei chiunque ad entrare lì dentro"
"Lo so Will, ora però siamo a un passo dalla casa..."
"Ma sei matta?! Ti rendi conto che siamo anche ad un passo da lei!"
Scese giù dall'albero con un tonfo e si accorse di una scritta vicino a lui. Delle lettere minuziose ma allo stesso tempo minuscole solcavano il terreno.
Caro William, sono molto compiaciuta nel vedere che sei riuscito ad arrivare fin qui. Credo che tu ti sia scordato dell'altra sera... Sei uscito di notte, non è vero? Devo ammetterlo, hai avuto coraggio. Non ho potuto catturarti a causa del Sole già tramontato, per questo ora sei immune al mio potere; potrai entrare nella casa, fare ciò che vorrai. Il mio spirito non ti potrà toccare.
Mi sembrava corretto ammettere la mia sconfitta, addio ragazzo.
K.R.

Nota
Ciao ragazzi scusate per il ritardo!! Se vi sta piacendo la storia e volete che continui votate e commentate, mi raccomando ditemi pure dove posso migliorare. Un salutone a tutti e grazie per le visualizzazioni🤗.

Mortal intention (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora