16 REAZIONE IMPROVVISA

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Le alternative non erano tante, Will si fermò afferrando il polso di Katie. Il terremoto cessò ad un comando di Clark e i due lo guardarono, ansimando.
"Non lascerò che quella scema di mia moglie rovini tutto! Ora voi cadrete giù per l'eternità."
E gli occhi si illuminarono di rosso, il suo ghigno sfoderava ormai il suo vero carattere; il suo vero carattere. Ormai sapevano il suo vero segreto e niente l'avrebbe fermato.
La paura sembrava scorrere nelle vene dei ragazzi, prendere il posto del sangue, ed entrambi sapevano che era la fine.
"Che cosa avete giovani ragazzini? Non avete il coraggio di saltare? Non avrà importanza la decisione che prenderete, morirete comunque! Vi attenderà una morte più dolorosa se starete con me." Sfoderò così un pugnale argentato, con un'impugnatura d'acciaio. Will notò che l'estremità era tinta di rosso, molto probabilmente il sangue rappreso delle sue vittime, o quello della moglie.
~luce~ pensò ~luce, è l'unico modo~.
"Come vedi non esiste più alcuna fonte di calore qui dentro, tutto è morto e freddo, mancate solo voi."
~solo la luce può salvarci e porre fine a questa storia... Ma certo! La torcia nel mio zaino, anche fuori era buio e l'aveva usata per camminare nella foresta!~
"Non permetterò ad un giovane incosciente di bruciarmi!"
Katie cacciò un urlo ma ormai era troppo tardi, il bottone era stato schiacciato e Will vide il pugnale ad un centimetro dal suo naso cadere a terra con un tonfo sordo. Aveva colpito lo spettro in pieno petto, quella torcia era come una lama per il fantasma. Quest'ultimo si ritirò dolorante, ci voleva ben altro per ucciderlo, ma almeno stava svanendo. E ogni parte del suo corpo che si dissolveva era un raggio di luce che illuminava l'atmosfera.
In men che non si dica si trovarono sfracellati al suolo. Will alzò lo sguardo e vide la luna, gli alberi, il muro ancora nero della casa. Katie era di fianco a lui, stentava a credere a quello che era successo, una lacrima aveva rigato il suo volto. Will la strinse rassicurandola e dicendole che non avrebbe mai più passato un'avventura come quella. I loro sguardi s'incrociarono. Will notò che il suo sguardo era più freddo, gli occhi di Rose gli trasmettevano calore e conforto, i suoi erano di un azzurro più scuro e tagliente. Come al solito, perso nei suoi pensieri, non si accorse che la ragazza si stava avvicinando troppo. Fortunatamente un tonfo alle loro spalle la fece sussultare.
Rose era in piedi che li fissava, mezza disgustata e mezza esterrefatta.
"A me serviva solo del tempo per riflettere, William, ora sei tu quello che deve riflettere, solo sui tuoi errori."
Se ne andò lasciandosi alle spalle lo sbaglio più grande della sua vita.

Mortal intention (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora