Prologo.

381 11 1
                                    


Louis si pizzicò leggermente il ponte del naso con le dita che tremavano, le sue sopracciglia solcate in un piccolo cipiglio e la mano libera che stringeva il cellulare pressandolo contro il suo orecchio. Cosa fai esattamente in una situazione come questa?

Era una persona piuttosto intelligente, o almeno così si definiva, e solitamente, essendo molto testardo, avrebbe molto probabilmente evitato situazioni del genere. Non era completamente colpa sua se i suoi piedi lo avevano portato in quel vicolo e i suoi occhi si erano posati su quella figura umana per nulla familiare.

Gli umani tendono ad aiutare gli umani.

''No amico, se ne sta soltanto seduto...Si, è come ti ho detto! Ha soltanto una giacca sottile quanto un- si Niall!'' piagnucolò il ragazzo al telefono, roteando gli occhi quando sentii la parola 'senzatetto' pronunciata attraverso il dispositivo mentre si dondolava a disagio sui talloni. ''Vienimi a prendere in ogni caso, fa qualcosa.''

Si fece sfuggire un piccolo sospiro dalle labbra e bloccò il display dopo che il suo migliore amico gli aveva assicurato che sarebbe arrivato al più presto possibile. Infilando il cellulare nella sua tasca i suoi occhi risalirono lungo la strada stoppandosi di nuovo su quella figura. Doveva essere un ragazzo. Un ragazzo, perché la sua figura era slanciata, per la sua mascella, per capelli arruffati che gli coprivano la fronte e per quei due occhi verdi vigili.

Sicuramente non sapeva che Louis fosse lì. E Louis non era sicuro del perché si trovasse in quel posto.

Ma qualcosa in quel ragazzo sconosciuto gli fece girare la testa, perché era appena un teenager che se ne stava seduto sulla strada fredda all'una, in piena notte, accucciato su se stesso come una piccola pallina con solo una giacca leggero a coprirgli le spalle.

Fu probabilmente la mancanza di vestiti caldi che fecero nascere in Louis la preoccupazione per il ragazzo, e così lentamente si diresse verso quel corpo tremante tenendo lo sguardo fisso sui suoi piedi. Quando finalmente arrivò davanti a lui guardò in basso, insicuro sul da farsi. Allora, seguendo il suo istinto naturale, avvicinò le sue converse ai piedi dello sconosciuto, urtandolo leggermente.

''Scusami'' disse coraggiosamente, la sua voce tremava un po', insicuro su come avrebbe reagito il ragazzo. Fece un passo indietro quando vide la sua testa alzarsi, fece incontrare i suoi occhi verdi con i propri, intoppandogli il respiro.

''Cosa?'' rispose una voce profonda in un sospiro spaventato, Louis indietreggiò ancora. Non perché fosse impaurito, ma perché stava parlando con un potenziale sconosciuto, senzatetto, fuori al buio, nel bel mezzo della notte e il ragazzo sembrava rude. Non lo era, sicuramente, con quei ricci adorabili, occhi verdi e guance rosee, ma la sua voce profonda diceva molto di lui. Sta lontano, sembrava volesse dire.

''Erm'' iniziò Louis, non sapendo cosa dire e cercando di raccogliere tutti i suoi pensieri mentre sentiva gli occhi smeraldo del ragazzo salire su di lui. Seppellì le mani nelle tasche della sua giacca spostando il peso da un piede all'altro. ''Mi stavo chiedendo se fosse tutto okay?'' balbettò ''Non sembri stare bene, cioè intendo... Sembri congelato e, uh, triste-''

''Louis? Louis sei lì?''

Louis si girò soltanto per poi trovare un ragazzo biondo in piedi contro il muro di mattoni cercando di respirare regolarmente ''Oh grazie a Dio, andiamo Louis. Non è sicuro, la città a quest'ora è piena di rapinatori e persone pericolose, perciò per favore ti sto chiedendo di venire in macchina, il più velocemente se possibile, perché mi sto congelando.'' Il suo sguardo frenetico si fermò sul ragazzo dai capelli ricci che era ancora seduto per terra guardando la scena. ''Oh ciao, e tu chi sei?''

Louis si rigirò per guardarlo, incontrò i suoi occhi ancora spalancati.

''Non voglio lasciarlo da solo'' bisbigliò a Niall, i suoi occhi esaminarono il suolo sporco dove stava in piedi.

Niall si accigliò. ''Chi è?''

''Come faccio a saperlo?'' bisbigliò fulminando Niall con lo sguardo, il ragazzo intanto continuava a tirarsi il bordo della maglia con gli occhi bassi.

''Perché sei qui? E chi sei tu?'' chiese improvvisamente dopo lunghi minuti di silenzio interrompendo i brividi di Niall e il respiro spezzato di Louis.

Louis guardò il biondo, con gli occhi lo pregò di dire qualcosa.

'Niall. Io, sono Niall'' prima indicò se stesso e poi il ragazzo più basso ''E lui è Louis''

Il ragazzo mormorò qualcosa, abbassando di nuovo lo sguardo sull'asfalto facendo cadere alcuni dei suoi ricci sul suo viso coprendo completamente la sua fronte. ''Sei freddo'' affermò Louis, i suoi occhi ancora fissi su di lui.

''Non lo sono'' il ragazzo scosse la testa ''Non ho freddo. Sto bene. Sono abituato. Ma tu lo sei, perciò torna a casa o fa qualcos'altro, okay?''

Louis guardò Niall, lui scosse la testa rassegnato. ''L'hai sentito Louis. Andiamo, dobbiamo tornare a casa''

Louis allora seguì Niall fuori dal piccolo vicolo guardandosi indietro verso il ragazzo riccio che si stava spingendo contro il muro, strattonando il suo cappotto stretto intorno al suo busto fingendo di non notare il suo sguardo costante.

_

Ehilaaaa

Eccomi ancora con una nuova storia, o meglio una traduzione. Ci tengo a precisare che questa FanFiction non è mia ma di vashappening, alla quale dedicherò i capitoli. Il suo profilo non è più attivo eeeee niente, spero che vi piaccia, a dieci voti e qualche commento posto il primo capitolo. Enjoy the story

All the love xx



SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora