Capitolo Quattro.

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''C'entra qualcosa il ragazzo riccio che ha dormito sul tuo divano con il fatto che tu non abbia dormito abbastanza questa notte?'' domandò Niall con un ghigno guardando Louis sbadigliare sonoramente completamente assente mentre faceva girare il cucchiaino nella sua tazza di tea.

''Te l'ho detto, sono solo andato a letto un po più tardi, okay?''

Niall ridacchiò annuendo, fece girare i pancake nella padella con un movimento rapido del braccio, Louis inciampò nella cucina stropicciandosi gli occhi, i capelli arruffati dal sonno. Balzò immediatamente quando vide il ragazzo più giovane alzarsi dal divano, lasciò la cucina per andarlo a prendere e lo condusse delicatamente verso una sedia.

''Lui sa camminare sai'' scherzò Niall. Harry rivolse un sorriso sbilenco a Niall con ancora gli occhi socchiusi dopo la lunga dormita e poi ritornò a fissare Louis. ''Giorno''

''Buon giorno, rockstar'' replicò mettendogli sotto al naso un piatto pieno di pancake che Niall aveva appena finito di preparare. ''Oggi usciremo''

''Hmm?'' gemette il ragazzo con la bocca piena di cibo fissando il ragazzo basso.

''Si, abbiamo bisogno di prenderti delle cose.''

Le pupille di Harry si allargarono, scosse la testa. ''Di che stai parlando''

Louis tornò a sedersi al suo posto, aspettando pazientemente che Niall finisse di cucinare. ''Vestiti, roba del genere, lo sai''

''Ma'' tentò abbassando lo sguardo. ''Io pensavo che-''

''Non pensare'' borbottò passandosi una mano tra i capelli, il riccio sospirò.

''Posso andarmene in ogni momento, okay?''

''Neanche per sogno''  farneticò Louis. Di certo non poteva impedire a quel ragazzo di fare determinate cose. Ma Harry non voleva andarsene, era sicuro di quello. ''La strada è un posto orribile in cui vivere''

''Ci sono abituato'' disse Harry, e Louis notò che lo diceva spesso. Scrollò le spalle.

''Ciononostante, usciremo'' concluse con sicurezza Louis. Uno dei ricci di Harry gli cadde d'avanti agli occhi e Louis nascose le mani sotto il tavolo perché non voleva saltare addosso al ragazzo solo per sistemarglielo. Niall posizionò un altro piatto davanti a Louis stavolta che incominciò a mangiare rapidamente.

''Io devo andare''

''Grazie per la colazione amico!'' lo ringraziò Louis ''Hai programmi per oggi?''

''Nessun problema e si, devo uscire con Josh, ricordi?''

I due annuirono insieme ritornando a fissare i loro stessi piatti quando Niall lasciò l'appartamento. Soltanto allora rialzarono lo sguardo facendo incontrare i loro occhi e un bellissimo rossore si sparse sulle guance di Harry.

-

La prima cosa che Louis fece quando entrarono nel negozio di scarpe fu quella di avvicinarsi agli scaffali con le Vans.

''Vans?'' lesse Harry guardando la marca, aggrottò la fronte facendo ridere Louis.

''Andiamo rockstar, prendi qualcosa che ti piace!''

Harry lo avrebbe fatto, se avesse avuto una carta di credito, ma per lui pagava Louis e questo non lo faceva sentire bene.

''Non me lo stai rendendo facile, Harry Styles'' lo rimproverò scherzando, così Harry si guardò intono fermandosi a fissare lo scaffale con gli stivali.

''Stivaletti? Vai, ti aspetto qui'' 

Harry annuì sorridendo come uno scemo mentre Louis si rigirava a guardare le sue amate Vans.

''Hey'' disse una voce del tutto familiare, facendo girare Louis, i suoi occhi si fermarono su una tonalità i pelle olivastra, il ragazzo aveva i capelli neri tirati in un ciuffo alto con probabilmente più di metà di lacca spray per tenerli in quella posizione.

''Zayn, ciao!'' balbettò, i suoi occhi correvano tra Harry e il suo amico. ''Che ci fai qui?''

''Shopping, con Liam'' Zayn indicò con la testa dove il punto dove stava Liam. ''E tu?''

''Um...uh, beh, Io-''

''Prendo queste Louis'' Harry si fermò a metà frase quando notò la presenza di Zayn.

''Ciao? Chi è?'' Zayn esaminò da capo a piedi il giovane ragazzo, alternandosi nel fissare Louis.

''Erm, lui è Harry'' Louis indicò con il pollice la sua figura, Harry fece saettare lo sguardo tra i due ragazzi, tra le mani stringeva una scatola di stivaletti marroni che sembravano essere stati indossati duecento volte negli ultimi cinquant'anni, i suoi occhi si scurirono nel guardare l'amico di Louis.

''Oh! E' quel ragazzo senzatetto? Louis, dovresti seriamente pensare prima di farlo uscire con te''

Louis ansimò e Harry si ritrasse nel suo cappotto. Quello era tutto quello che era e che sarebbe mai stato. Il ragazzo senza una casa. Sospirò chiudendosi in se stesso, una voce nella sua testa gli urlava contro, rabbrividì stringendosi le braccia intono al petto. Fino a quando non sentì quelle di Louis intorno alla sua vita, la sua voce sembrava ovattata. Louis lo trascinò via da Zayn, dal negozio di scarpe verso una panchina.

''Harry?'' sussurrò Louis stringendo il cappotto del ragazzo per avvicinarlo di più a se, il ragazzo più giovane fece scivolare la sua testa tra il collo e la sua spalla, le loro braccia si stringevano a vicenda. Sedettero in completo silenzio, Harry respirando pesantemente contro la pelle di Louis.

''Mi dispiace'' singhiozzò dopo qualche minuto cercando di allontanarsi, ma invece Louis non fece che attirarlo più vicino.

''Non esserlo. Dispiace a me, tu non hai niente da scusarti'' sussurrò Louis tra i suoi capelli. ''Zayn è un testa di cazzo. Ignoralo''

Harry annuì, Louis lo lasciò finalmente allontanarsi dalla sua stretta morsa, ma una delle sue mani rimase sul mento del riccio, forzandolo in un contatto visivo. Il verde che incontrava il blu. Il blu che incontrava il verde.

''Va tutto bene, okay Harry? Non lascerò che succeda di nuovo'' lasciò che uno dei suoi pollici accarezzasse la guancia del ragazzo mentre lui annuiva leggermente. Era soltanto passato un giorno e già sentiva una strana connessione legarlo ad Harry, quasi come se gli stesse dicendo di non lasciarlo mai. Perché Harry era qualcosa di speciale.

''Che ne dici di tornare a casa, eh? Ti preparerò qualcosa da mangiare e guarderemo insieme la televisione'' mormorò, Harry sorrise già sentendosi più leggero confermando.

''Grazie Louis'' sussurrò contro la sua spalla, si abbracciarono ancora un'altra volta prima che si alzassero dalla panchina avviandosi verso la macchina.

''Che facciamo con quelle scarpe?'' chiese Harry dopo qualche minuto di viaggio.

''Puoi usare un paio delle mie fino a quando non te ne compreremo un paio. Okay?''  il ragazzo annuì tornando a fissare fuori dal finestrino.

Non si accorse nemmeno che erano appena passati davanti alla sua vecchia casa l'angolo di quel vecchio muro dove aveva trascorso gli ultimi cinque anni con la schiena contro i mattoni congelati di quella vecchia casa. Non notò nemmeno l'uomo tirare via i cassonetti e controllare guardandosi intorno, stava cercando lui. Cercava Harry. E non lo notò nemmeno quando si girò per guardare Louis  fermarsi davanti al marciapiedi di casa sua parcheggiando, vide Harry, seduto comodamente su uno dei sedili dell'auto con gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra.

Non capì in che sorta di problema era appena entrato.

SVETLANA
Avete mai visto Shameless? IO SI ADORO I MIEI MILKOVICH AHHHH
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Enjoy the story
All the love xx

SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora