Capitolo Sette.

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Liam sospirò tamburellando le dita sul volante mentre ascoltava Zayn parlare di Harry. Ne aveva abbastanza, veramente, ma ad essere onesto, aveva paura di dire qualsiasi cosa che avrebbe soltanto fatto arrabbiare ancora di più il ragazzo. Parcheggiò l'auto davanti all'appartamento di Louis e lentamente raggiunsero la sua piccola casa. Stavano facendo qualcosa di cattivo, e Liam sapeva che lo fosse, e anche molto. Infatti entrare in casa di qualcuno senza il consenso del suo proprietario non era cattivo, era terribile.

E il piano di attaccare il giovane ragazzo che ora viveva lì con Louis era peggio. Molto peggio.

''E' soltanto così noioso, sai? Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia, e non posso credere che Louis lo lasci entrare nella sua vita. Maledizione.'' si fermò nel bel mezzo della frase quando sentì una voce dietro la porta dell'appartamento.

Liam trasalì, velocemente silenziato da Zayn con un 'Shh', mentre i due ragazzi si avvicinavano alla porta di legno pressandoci l'orecchio sopra.

''Vorrei soltanto colpirlo in faccia'' sputò Zayn ''Un bel livido andrebbe davvero bene''

''Sta zitto!'' sibilò Liam, spingendo ancora di più la testa contro la porta.

''Per favore, lasciami andare'' Harry stava piangendo, Liam sentì la sua mascella cadere per terra vicino ai suoi piedi e Zayn sentì qualcosa nel suo stomaco simile ad uno sfarfallio, corrucciando le sopracciglia scure.

''Non sai cosa stai facendo, se mi cacci nei guai ti ucciderò con le mie stesse mani!'' una voce maschile gli gridò contro, Liam guardò Zayn, il suo viso terrorizzato ero lo specchio della sua stessa espressione.

Ci fu un momento di silenzio.

''Lasciami andare! Ti prego, no, non farlo! Ti prego, farò tutto quello che vuoi!''

Lo sentirono ringhiare e Harry singhiozzò forte, Zayn non esitò un secondo in più e afferrò la maniglia della porta. Sfortunatamente era chiusa e non si mosse di un centimetro.

''E' chiusa!'' gemette, i suoi occhi correvano dalla porta alla faccia spaventata di Liam.

''Per favore non farlo!'' sentirono urlare da Harry, un lamento forte seguì le sue parole. Zayn incominciò a prendere a pugni il legno della porta.

''Aprite la porta!'' gridò, una sola lastra di legno gli impediva di vedere cosa stesse succedendo dentro quell'appartamento, le parole cruente dell'uomo cessarono, rimase solo il suono quieto del pianto di Harry.

''Coglione, mi avevi detto che non sarebbe tornato a casa prima del-'' il resto della frase dell'uomo fu coperto dal rumore di forti schiaffi che rimbombò per tutta la stanza, e sopo quel silenzio rumoroso uno strillo acuto che fece gettare con ancora più forza Zayn e Liam contro la porta.

''Aprite questa dannata porta!'' insistettero. ''Aspetta, spostati'' borbottò Zayn, guardandosi intorno. Prese una sedia di ferro che qualcuno aveva sicuramente abbandonato all'angolo del corridoio. ''Spostati!'' avvertì Liam prima di correre e di far schiantare la sedia contro la porta. Il legno sottile si spezzò sotto il peso dell'impatto, lasciando che i ragazzi riuscissero a vedere l'orribile scena celata da quella porta, come se fossero in un film horror, ma quella era la realtà.

Harry era rannicchiato su un fianco sul pavimento, le braccia strette intorno al suo stesso corpo, le dita che tiravano li suoi ricci con fin troppa forza e lacrime che solcavano le sue guance con un movimento dolorosamente lento. Un livido scuro copriva la maggior parte della sua guancia sinistra e gli si stava formando un occhio nero, le palpebre socchiuse come se fosse sul punto di addormentarsi.

SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora