Capitolo Undici.

202 7 1
                                    


Louis non aveva ancora parlato. Non in macchina, quando Zayn lo aveva stretto tra le sue braccia, non mentre aveva incominciato a guidare allontanandosi da quella casa, non quando erano ritornati a casa sotto lo sguardo stranito di Niall e non dopo il suo ''Dov'è Harry?''. Non era riuscito nemmeno a mangiare, nemmeno la più piccola delle cose. Non aveva parlato prima di andare a letto, e nemmeno aveva dormito, passando tutta la notte a guardare la finestra con occhi spalancati, fino a quando Niall non era venuto a svegliarlo con una gentile pacca sulla spalla e un ''Andrà tutto bene Lou, okay?''.

Non aveva parlato e basta.

Così quando i tre ragazzi si erano seduti sul divano, Niall cercando di tenersi il più lontano possibile da Zayn e più vicino di quanto permettesse lo spazio in generale verso Louis, con i suoi stessi pensieri che gli annebbiavano il cervello e Louis semplicemente bloccato tra quei due corpi, si sentiva diverso.

Specialmente quando riaprì la bocca per parlare.

''L'abbiamo lasciato lì''disse, guardando Zayn con la coda dell'occhio. Lo stava giudicando, e voleva chiaramente urlargli in faccia tutto quello di cui si incolpava nella sua testa, lo hai fatto tu, è stata colpa tua!

Ma non lo era davvero. Zayn aveva soltanto cercato di aiutarlo.

''Mi dispiace.'' ripeté per la quinta volta solo in quel giorno, i suoi occhi fissi sul suo stesso stomaco.

''Zayn, non incolpare te stesso'' bisbigliò Niall, e Zayn annuì appena non facendo caso al piccolo sorriso dell'irlandese, non almeno fino a quando lo sguardo gelido di Louis lo squadrava. ''Non è colpa di nessun- beh, del padre di Harry...''

Louis sussultò, il suo stomaco stranamente instabile e il suo cuore che batteva troppo forte, aveva i palmi sudati e caldi, prese un lungo respiro. ''Non posso credere che tutto questo sia successo davvero''

''Perché lo avete lasciato?'' disse con calma Niall, i suoi occhi brillarono quando incontrarono quelli di Zayn.

'' Io non-''

''E' colpa sua, è tutta colpa sua! Me ne ha fatto andare, mi ha trascinato-'' disse Louis, sentendosi per un attimo coraggioso e forte, ma quando vide la faccia di Zayn smise di parlare, sentendosi in colpa. ''Scusa''

''Non avrei dovuto...'' gemette Zayn, i suoi occhi incontrarono quelli blu di Louis. ''Avremmo dovuto chiamare la polizia, mi sento così stupido- Mi dispiace Louis, chissà cosa sarebbe successo se-''

''Niente cosa sarebbe successo se'' lo ammonì Niall interrompendolo. ''Niente se e basta, okay? Non arriviamo a conclusioni affrettare, non sappiamo molto per ora. Tutto quello che conosciamo è che potrebbe essere scappato, lo ha già fatto una volta dopo tutto no? E' scappato via, per questo  un senzatetto. Giusto?''

Tutto quel fiume di parole si immerse nella stesa di Louis lasciandolo ammutolito. Ovviamente, come poteva essere stato così stupido. Era ovvio che fosse scappato da suo padre, a causa di qualcosa, quel qualcosa che aveva fatto accendere di nuovo la scintilla in suo padre per picchiarlo, qualsiasi fosse stata la sua ragione. Louis sentì mancarsi l'aria in gola e si alzò rapidamente dal divano. ''Oh mio dio''

''Dobbiamo andare lì'' disse Zayn, alzandosi a sua volta e chiudendo le dita intorno al braccio di Louis. ''Dobbiamo Louis. Lui è ancora lì, e tu lo sai. Hai bisogno di lui e lui ha bisogno di te.''

-

''Perché l'hai lasciato lì? Cosa ti è passato per la testa?! Ma soprattutto perché eri lì?'' disse ancora Niall mentre loro si affollavano ad entrare in macchina, Zayn accanto a lui e Louis nei sedili posteriori con le ginocchia tirate al petto in modo da poterci appoggiare il mento, lo sguardo perso sulla strada davanti a lui. ''No, non è sicuro Louis'' mormorò  facendogli alzare gli occhi al cielo, stava per impazzire aspettando.

SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora