Capitolo Nove.

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La mattina seguente quando Louis si svegliò la prima cosa che fece fu sorridere, i suoi capelli erano arruffati ma, in qualche modo, sembravano stare bene e i suoi occhi pieni di gioia erano rivestiti di uno strato di sonnolenza.

Il suono di una voce ovattata e il forte odore di qualcosa che somigliava molto essere uova e bacon lo fece alzare dal suo letto e attraversare il corridoio fino alla piccola cucina, riusciva a vedere le ombre di due persone e sentì il suo sorriso allagarsi mentre ascoltava le due persone continuare a parlare di cose inutili.

''Giorno'' mormorò assonnato con le palpebre quasi del tutto abbassate, sistemandosi meglio il maglione grigio che aveva trovato abbandonato sul pavimento della sua stanza. Dischiuse le labbra in un piccolo sbadiglio, il suo perenne stato di sonno fu portato via appena sentì qualcosa aggrapparsi pesantemente alla sua schiena e saltare. Afferrò quelle due lunghe gambe da sotto la piega del ginocchio per evitare che il ragazzo cadesse all'indietro sulle piastrelle dure del pavimento.

Louis aveva già capito chi era.

''Buon giorno'' bisbigliò, girando la testa per affondare il naso in quei soffici ricci castani, solo per ritrovarsi delle ciocche rigide bionde.

''Scusa Lou, ma non sono di quella sponda.'' rispose Niall ridendo scendendo con un salto dalla sua schiena.

''Che bastardo!'' gemette Louis, corrucciando il suo viso dolce, e i suoi occhi saettarono da Niall che rideva a Harry che era appoggiato ai fornelli con le sopracciglia aggrottate a guardarlo. ''I-io credevo-''

''Tu credevi che fossi un piccolo ragazzino riccio che non vuole prepararmi la colazione, si, lo so coglione.'' ghignò Niall, e Harry si restrinse nelle spalle a disagio, trovando un improvviso interesse nelle sue converse logore.

''Harry! Haz, io pensavo-''

Harry sbuffò leggermente, i suoi occhi socchiusi per la risatina che gli aveva rubato le labbra, facendo vedere le sue profonde fossette e i denti dritti. Louis attraversò la cucina con tre lunghi passi, fermandosi d'avanti al ragazzo alto.

''Giorno dolcezza'' mormorò guardandolo e respirando il suo odore, Harry dovette fermassi dal saltargli addosso e di pressare le sue labbra su quelle ros-

''Buon giorno Lou'' replicò istantaneamente, pulendo la sua testa da quei pensieri, abbassando al testa verso Louis scioccamente.

Si abbracciarono, Louis baciò la tempia di Harry, esitando su quella pelle morbida evidentemente più del necessario, Harry sospirò beatamente con il suo corpo rilassato contro quello di Louis, le loro braccia si aggrappavano l'uno a l'altro così come i loro fianchi, Harry aveva il mento sul collo del liscio, respirando il suo odore.

''Devo lavorare oggi'' borbottò Louis e il più piccolo annuì.

''Lo so'' disse ''So che devi, Niall me l'ha detto. Devo trovarmi un lavoro''

''Non devi, non di già'' replicò Louis, spingendosi ancora di più contro di Harry, le sue labbra sfioravano in senso circolare la pelle dalla sua tempia alla sua guancia, lasciando un leggero bacio all'angolo sinistro della bocca.

Harry sbuffò scuotendo la testa e allontanandosi da quell'abbraccio stretto, il suo bacino si scontrò ancora una volta contro quello di Louis prima che si tirasse indietro sotto lo sguardo confuso di Niall.

''Louis, devo trovarmi un lavoro. Questo è il tuo appartamento, non posso semplicemente restare qui senza pagarti nulla, e non posso pagarti se non ho un lavoro.''

''Ma-''

Louis guardò Niall per cercare supporto, sicuro che il giovane ragazzo l'avrebbe appoggiato, ma con un leggero movimento della testa bionda Niall guardò Louis e Harry, i suoi occhi indugiarono sui ricci del più piccolo.

SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora