Capitolo Otto.

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Louis spostò la cassetta degli attrezzi verso il muro, sorridendo alla nuova porta che era oramai saldamente in posizione dopo gli eventi del giorno prima. Aveva fatto tutto da solo, beh, quasi, visto che tutto quello che aveva fatto attualmente era stato stare in piedi e passare gli attrezzi a Niall che aveva fatto la maggior parte del lavoro, ma è il pensiero che conta.

''Perché stai sogghignando, Tomlinson?'' ridacchiò Niall facendo schioccare le sue nocche, Louis si ritrasse nelle spalle stringendo gli occhi.

''Per favore non farlo'' lo pregò, ancora pensando al rumore delle ossa che schioccavano.

Rimasero seduti sul pavimento di legno a guardare la porta, fino a quando non sentirono un mugolio dalla cucina che li fece saltare in piedi, seguendo il rumore di qualcosa di vetro che colpiva con forza il parquet.

Louis guardò Niall che alzò le spalle prima di entrare in cucina guardando lo spettacolo d'avanti a se: Harry era in piedi in mezzo alla cucina con le spalle piegate in avanti, i ricci sparsi sul suo viso,un cipiglio sul volto e un bicchiere di vetro rotto in mille piccoli pezzetti davanti ai suoi piedi.

''Non osare muoverti'' disse semplicemente superando le schegge dove Harry era ancora immobile, guardandosi le mani a disagio.

''Merda Louis mi dispiace un casino, diamine, guarda...'' fremette seppellendo il volto tra le mani e facendo ridere Louis che appoggiò la guancia sulla sua spalla ''Seriamente, scusa'' aggiunse dopo pochi minuti.

''E' tutto apposto dolcezza, non preoccuparti'' mormorò prima di fare due passi indietro, calciando via qualche pezzetto del bicchiere con le scarpe  prima di rigirasi di nuovo verso di Harry. ''Sali'' comandò facendolo ridere, agganciò le braccia al suo collo e legò le gambe intorno al suo bacino magro appoggiando il petto sulla sua schiena senza gravargli.

''Posso anche gestirmi da solo, sai?'' borbottò e Louis rise più forte perché no, davvero, non poteva.

Inciamparono sul divano e Louis ansimò appena sotto al peso di Harry, che sembrava più leggero di quanto non fosse, ma senza lamentarsi per più di due volte, lo lasciò cadere sul materialo morbido del divano facendo grugnire in protesta il ragazzo riccio che si spinse giù dal sofà, ma prima che potesse alzarsi due braccia gli afferrarono i fianchi riportandolo indietro.

''Di che stai parlando, hm? Non sei inutile, spero che tu lo sappia già'' Louis bisbigliò nel suo orecchio, facendo correre dei brividi lungo la sua schiena, annuì silenziosamente. Si sentiva così leggero quando Louis lo avvicinava, così perfetto.

Gli occhi di Harry guardarono prima quelli di Louis e poi il suo stesso stomaco, facendo poi fermare lo sguardo sulle sue dita. ''Stavo solo pensando che-''

''Non pensarci'' disse Louis e Harry ricordò che l'aveva già detto prima d'ora, la prima volta che si erano visti.

''Okay?'' replicò semplicemente , sentì qualcosa afferrargli il mento, due dita, entrambe appartenenti alla mano di Louis.

Sollevò il suo mento gentilmente, facendo incontrare i loro occhi. ''Lo penso davvero, sweetheart. Perché pensi così così cattive su te stesso?''

Harry ridacchiò cupamente scuotendo la testa. ''Sono un senzatetto, Louis. Sono stato cacciato via dalla mia stessa casa, dal mio stesso padre che ha abusato di me per anni, ma non voglio la carità di nessuno . Non credo che potrei essere più inutile di così''

''Io non credo che tu sia inutile'' disse seriamente guardandolo fisso, le sue dita strinsero di più la presa. ''Attualmente, credo che tu sia perfetto''

Harry sentì il respiro bloccarsi in gola e cerco di distogliere lo sguardo, ma era fisicamente impossibile, l'unica cosa che riusciva a vedere era il volto di Louis con i suoi bellissimi occhi blu e le lunghe ciglia arricciate, la pelle abbronzata e le labbra rosse, si sentì arrossire.

''Hai delle gambe lunghissime, davvero molto. E Harry, sei così alto'' iniziò strofinando la mano contro le sue ginocchia, ma questa volta non si irrigidì sotto il suo tocco. ''Il tuo torso è praticamente infinito, cioè guarda qua'' aggiunse facendo viaggiare le sue dita sulle sue clavicole e poi fino al viso. ''Credo che tu abbia una pelle perfetta'' continuò,  con  la mano accarezzò la guancia dello stesso colore della porcellana, pallida, e sorrise nel constatare la differenza di tonalità tra la sua e quella di Harry. ''Hai dei ricci bellissimi, sono adorabili'' le sue dita seguirono la sua frase infilandosi tra i suoi capelli cioccolato, non osando a fare nient'altro se non sfiorarli. ''E i tuoi occhi, sono di un verde mozzafiato, sai? Non posso smettere di guardarli Haz''

Harry sentì le sue guance andare a fuoco, una sfumatura di rosa gli colorò la faccia mentre guardava Louis, assecondò con la testa il movimento della sua mano appoggiandosi sul suo palmo. ''Un adorabile, piccolo naso'' passò con i polpastrelli sopra il ponte del suo naso fino all'angolo della bocca che si curvò in un sorriso genuino, facendo si che Louis abbassasse lo sguardo concentrandosi solo su quella. ''E le tue labbra, Harry'' respirò faticosamente avvicinandosi ancora di più, la punta del suo naso sfiorava la pelle di Harry  e il suo respiro la colpiva. ''Le tue labbra sono così belle quando sorridi'' bisbigliò, e prima che potesse dire altro non riuscì più a combattere contro la sua tentazione. ''Posso baciarti?''

Harry ebbe appena il tempo di annuire prima che Louis pressasse le loro labbra insieme,  piegando la testa leggermente a destra  con il respiro che si scontrava su quello di Harry.  Inclinò di più il capo, facendo combaciare le loro bocche perfettamente. Il bacio era lento e tenero, quasi come il primo, ma differente in un modo. Gli occhi di Harry erano socchiusi. Louis spostò gentilmente la sua testa a sinistra, facendo staccare le loro labbra per un secondo facendo gemere Harry per la mancanza di contatto. Così lo baciò di nuovo, affondando le mani tra i capelli di Harry e trovando il coraggio di attorcigliarci le dita, li tirò piano facendo avvicinare ancora di più le loro facce. Harry sentì la tensione abbandonare le sue ossa mentre si spingeva contro il corpo caldo di Louis. Le loro labbra erano socchiuse, non strette come prima. Louis si stanco per un attimo per poi baciarlo ancora, cambiando leggermente posizione. Harry sembrò guadagnare fiducia in se stesso copiando i movimenti di Louis stendendosi l'uno accanto all'altro e respirando l'odore di tea e forse anche toast bruciato.

Infatti Niall entrò nella stanza con un piatto con un toast nero sopra.

''Questo è il perché voi ragazzi dovreste cucinare per me'' disse sedendosi tra i due, completamente ignaro di quello che era appena successo tra di loro facendoli arrossire perché erano stati quasi scoperti.

''Preparare un toast non credo sia classificato nel cucinare'' puntualizzò Louis guardando il riccio che gli sorrise.

''Mmm'' gemette d'accordo.

''Cucinare è cucinare, ragazzi. Il cibo è cibo. E questo è cibo'' replicò Niall, prendendone un morso ignorando le briciole che gli cadevano sulla maglia.

Guardarono la televisione per ore, seguendo ogni show televisivo che trasmettevano senza mai parlare tra di loro, ma in qualche modo il tutto era stranamente confortevole, con la testa di Niall poggiata sullo stomaco di Louis e le sue gambe su quello di Harry. Louis guardò Harry, cercando con la sua mano quella del riccio sotto la coperta e finalmente stringendosi a quelle lunghe dita addormentandosi i quel modo, con le loro mani completamente nascoste dal plaid.

Fu in quel momento che Louis realizzò che si era perdutamente innamorato di quel ragazzo senza casa incontrato per caso in strada, e che con un po di fortuna, sempre di più, stava cambiando la sua vita.

TRALLALEEERO TRALLALLAAAAA
Coooome va? Eh? Eh? Eh?
Vi state godendo l'estate come avete fatto con il capitolo? No ok lol
Ricordate di lasciare una stellina e/o un commento se vi vaaaaa.
Enjoy the story
All the love xx

SOLITUDE [Larry Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora