-Ops, mi sono dimenticata di dirvi che io e Radja stiamo assieme da circa due anni.-
Dopo aver visto i ragazzi allenarsi, notai che finalmente era arrivato Radja, gli corsi incontro e gli stampai un bacio sulle labbra, stringendolo a me.
Lui ricambiò e mi rivolse uno dei suoi sorrisi più belli.
"Ciao Francesca."
Disse.
"Ciao Radja."
Risposi.
"Quanto sei scema."
Disse lui prima di scompigliarmi i capelli, io Risi mettendo quasi subito il broncio a causa dei miei capelli ormai spettinati.
"Ora li sistemi, se no non ti parlo più."
Dissi scherzando, lui roteò gli occhi al cielo e cominciò a sistemarmi i capelli al meglio possibile.
Ridacchiai dandogli poi un altro bacio a stampo, dovendomi staccare a causa di Alessandro.
"scusate piccioncini, ma Radja, dovresti allenarti."
Ridacchiò lui posando una mano sulla spalla del ragazzo.
"Io ti trucido Ale."
Dissi io scoppiando poi a ridere.
"Buon allenamento."
Dissi a Radja prima di rubargli un ultimo bacio.
Lasciai i ragazzi ed andai in salotto, dove presi una Coca-Cola dalle macchinette.
Mi stravaccai sul divano prima di notare che avevo accanto Stephan.
"Ciao!"
Dissi sorridendo al ragazzo nuovo.
Lui non rispose e continuò a giocare a Fifa alla play.
"Non dovresti allenarti?"
Chiesi cominciando a sorseggiare la coca cola.
Lui si voltò verso di me alzando un sopracciglio.
"Mi sono allenato fin troppo, fidati."
Rispose con un tono acido e freddo.
Io alzai le spalle ed annuii continuando a sorseggiare la Coca-Cola mentre mantenevo lo sguardo fisso sul ragazzo.
"So di essere stupendo, ma mi da fastidio la gente che mi fissa."
Disse freddamente senza guardarmi.
-ecco qua, un altro re del mondo.- pensai sbuffando.
Non feci in tempo a rispondere che qualcuno mi toccò la spalla destra.
"Amo, abbiamo finito, tra poco si va allo stadio."
sorrisi a Radja ed annuii baciandolo a stampo.
"Ra, di alla tua tipa di smettere di fissarmi, saranno venti minuti che lo fa."
Disse Stephan continuando a giocare.
Lo sguardo di Radja si scurì appena a quelle parole e mi fissò intensamente negli occhi con un'espressione interrogativa sul volto.
"Lascialo perdere Radja."
Risposi sbuffando e mi alzai dal divano per andare verso mio padre.
"Sto in pullman con voi o vengo in macchina?"
Chiesi mentre buttavo la lattina ormai vuota.
"No, vieni con noi."
Mi rispose lui sorridendo.
Io annuii e mi voltai verso Radja.
"I posti sono a scelta vero?"
Chiesi mordendomi il labbro inferiore, sapendo che la risposta sarebbe stata negativa a causa di mio padre che vuole organizzar sempre tutto per non avere Casini.
"No, lo sai Fra."
Rispose lui ridacchiando.
•••
Un'ora dopo circa ci incamminammo verso il pullman, io ero in fondo, accanto al finestrino.
Notai Alessandro avvicinarsi ai posti infondo e sorrisi.
"Ale! Stai qua?"
Chiesi un po' dubbiosa.
"No, lì ci sta Steph."
Mi rispose, io sbuffai ed appoggiai il viso al finestrino sentendo una lieve risata da parte di Alessandro.
Non mi accorsi neanche che Stephan si era seduto fino a quando non cominciò a parlare.
"Madonna santa, mi perseguiti."
Disse lui prima di prendere il telefono.
"Parlane con mio padre, e non rompermi i coglioni."
Dissi freddamente senza distogliere lo sguardo dal finestrino.
Il viaggio fu alquanto noioso, a parte qualche battuta squallida da parte di Miralem e Radja, come al solito.||SPAZIO AUTRICE||
Cercherò sempre di portare capitoli lunghi, ma non troppo.
Spero vi piaccia anche questo!💫@AsRomaFan💛❤️
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||Quel numero, 22.||
FanfictionLa storia di una ragazza, figlia dell'allenatore della sua squadra del cuore.❤️