-El Shaarawy- [21]

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Appena finii la colazione lo guardai attentamente, quei suoi lineamenti portoghesi avevano un non so che di affascinante, ma nella mia mente regnava un unico e solo volto, quello di Stephan.
Cristiano era davvero un bel ragazzo, dolce e simpatico, ancora non avevo saputo attribuirgli un difetto ma forse era proprio questo un suo difetto, non ne aveva.
Posai il mento sulla mano cominciando a guardarmi attorno, forse dovevo ricominciare tutto da capo, eliminare Stephan dalla mente, in fondo erano più i momenti che ci mandavamo a quel paese che quelli di quando eravamo abbracciati a guardarci un film.
"Ehi fra? Tutto okay?"
Cristiano cominciò a sventolare la mano davanti al mio volto distogliendo il mio sguardo dal vuoto completo.
"Ehm, sisi, tutto okay.."
Risposi rivolgendogli un dolce sorriso, il quale venne subito ricambiato dal suo.
"Allora, preferisci che ti riporti a casa Roma o vuoi fare un giro?"
Chiese lui passandosi una mano sul collo.
"Sto bene con te, mi andrebbe di fare un giro."
Risposi senza pensare alle parole che uscirono da sole dalle mie labbra.
"Va bene.. Andiamo allora."
Mi porse la mano che io afferrai prima di alzarmi ed uscire assieme a lui, forse mi stavo addentrando in qualche casino.
"Dato che ti piace tanto il mare, direi di tornare lì, ma questa volta in una spiaggia diversa."
Mi fece l'occhiolino prima di cominciare a camminare verso un posto del quale non conobbi nulla.
Camminando potei notare le svariate persone passeggiare mano nella mano continuando a sorridersi a vicenda, felici ed innamorate.
Sospirai silenziosamente per evitare che cristiano si preoccupasse ancora per me, era così premuroso quel ragazzo.
Scalciai qualche sassolino che si presentava ai miei piedi senza distogliere lo sguardo dal freddo cemento su cui stavo camminando.
Qualche minuto dopo raggiungemmo questa spiaggia, non c'era nessuno ed era molto piccola, ma questo mi piaceva.
"Eccoci arrivati.. A me questo posto ispira tranquillità, ci vengo spesso quando mi sento giù di corda."
Lo ascoltai e corrugai la fronte, come poteva sapere che ero giù di corda?
"Ma.. Io non sono giù di corda."
Risposi passandomi una mano fra i capelli, solito mio gesto di quando mento, maledetti vizi.
"Tranquilla, con me non devi mentire, so che stai così e quindi per evitare di farti ulteriore male eviterò di parlarne."
Mi sorrise prendendo la mia mano e facendomi scendere pian piano dagli scogli, anche se io ero abilissima a scendere gli scogli, ormai ci vivevo sopra.
Ci sedemmo sulla sabbia, la potei sentire già calda, il sole picchiava su di essa da circa cinque o sei ore.
Mi sdraiai e chiusi gli occhi cominciando a pensare, sapendo benissimo quanto mi facesse male.
"Ehi, non si dorme a quest'ora!"
Mi urlò quasi cristiano, scoppiando subito dopo a ridere prima di prendermi dai polsi e cominciare a farmi correre sulla sabbia:
Poco dopo finimmo attaccati al muro, l'uno davanti all'altra, i nostri nasi si sfiorarono e qualcosa di morbido si  posò immediatamente sulle mie labbra.
Chiusi gli occhi ricambiando quel bacio così inaspettato ma bello.
Appena ci staccammo premetti i denti sul mio labbro inferiore, cercando quel solito gusto, senza trovarlo.
Erano soffici le sue labbra, ma mai come quelle che mi facevano sempre impazzire, quelle di Stephan.
"È tutto così sbagliato.."
Dissi sedendomi a terra con il viso fra le mani.
"Non è sbagliato Fra, tu e Stephan avete chiuso no? Devi andare avanti..."
Mi sussurrò dolcemente prima di alzarmi lentamente il viso, regalandomi un secondo bacio.
"Hai ragione, fanculo."
Mi gettai sulle sue labbra sedendomi su di lui e continuando a baciarlo con più passione dei primi due.
Legai le braccia attorno al suo collo lasciando che le nostre lingue si unissero in un bacio dolce ma pieno di voglia e passione.
Appena ci staccammo sorridemmo e ci guardammo negli occhi, con il respiro affannato ed i nasi poggiati l'uno sull'altro.
"Ora però devo andare, ho da finire delle cose in casa, ci vediamo dopo."
Gli dissi posando nuovamente le labbra sulle sue come saluto e salii gli scogli arrivando in strada, era tutto fottutamente sbagliato lo so.
Cercavo di riempire il vuoto di Stephan con Cristiano, e così facevo del male sia a me che a lui.

•••

Dopo esser giunta a casa ed aver fatto una doccia calda mi sistemai sul divano, accendendo la TV.
"Ehi fra!"
Una voce femminile risuonava nella stanza, sorrisi e mi voltai verso di lei.
"Ciao Alex!"
Allungai il viso per stamparle un dolce bacio sulla guancia.
"Come stai?"
Mi chiese come se avesse già notato che non stavo nel miglior modo possibile.
"Insomma.. E tu?"
La guardai rivolgendole un flebile sorriso.
"Io sto bene, cosa hai?"
Presi un grosso respiro e le raccontai tutto quello che era successo, non sapendo che Stephan ci stava sentendo dalla cucina.
Sussultai quando sentii il rumore di un bicchiere cadere a terra e spaccarsi in mille pezzi e così corsi in cucina per vedere cosa fosse accaduto.
"Cosa è succ..."
Vidi Stephan appoggiato al bancone con i pugni sul tavolo ed il bicchiere a terra.
"Stephan?.."
Chiesi avvicinandomi lentamente.
"NON. TI. AVVICINARE."
Disse quasi urlando, io deglutii ed indietreggiai correndo al piano superiore.

||SPAZIO AUTRICE||
Già ieri vi ho lasciato senza capitolo, volevo farmi perdonare.
Buona lettura.📖
Cosa succederà poi?  BOOH.☺️
Grazie infinite per le visualizzazione ed i mi piace.❤️😍😘

@AsRomaFan💛❤️

||Quel numero, 22.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora