Dopo aver passato quell'ora in pullman, finalmente arrivammo a destinazione.
Entrai allo stadio e mi sedetti in tribuna per assistere a Roma-Frosinone.
Vincemmo noi 3-1 e, finita la partita, tornammo a Trigoria.
Dato che appena arrivata a casa non avrei potuto farmi la doccia, ne approfittai degli spogliatoi e la feci li.
Appena ebbi finito mi vestii nuovamente ed andai verso l'uscita prima di udire una porta sbattere.
Mi affacciai verso la stanza dove c'erano gli armadietti e notai Stephan.
"Pensavo fosse il nostro spogliatoio questo."
Disse freddamente avvicinandosi a me.
"Ho chiesto se potevo farmi la doccia qua e hanno detto di sì."
Annuii incrociando le braccia al petto guardandolo avvicinarsi.
"Beh, allora scusa reginetta."
Disse lui beffardo, portando una mano sul muro accanto a me.
Deglutii nel vedere quanto era vicino a me.
"Sai, ti odio, ma sei davvero bella."
Sussurrò quasi a pochi centimetri dalle mie labbra.
"Beh, io sono impegnata e non mi piaci."
Sorrisi questa volta io beffarda e mantenni lo sguardo nei suoi occhi.
Di punto in bianco qualcosa di soffice si posò sulle mie labbra e realizzai solo dopo che mi stava baciando.
In quel momento la porta si aprì ed io spalancai gli occhi cercando di levarmi di dosso Stephan alla visione di Radja.
Il borsone del ragazzo cadde a terra e si fiondò di corsa verso Stephan, lo prese per il colletto e lo spinse sulle panchine rivolgendo poi lo sguardo su di me, era nero.
"Come hai potuto? Mi stai tradendo con lui ti rendi conto? sei come tutte le altre Francesca. Tra noi è finita."
Urlò lui uscendo poi dallo spogliatoio, sbattendo la porta alle sue spalle.
Io sentii gli occhi pizzicarmi e mi accasciai a terra.
"Beh, ora non sei più impegnata."
Disse Stephan asciugandosi il sangue che gli colava dal labbro.
"Vaffanculo Stephan, sai solo rovinare tutto."
Urlai prima di uscire dallo spogliatoio, in cerca di Alessandro.
"Ale!"
Urlai girandomi ovunque per trovarlo.
"È già andato a casa, c'è qualcosa che non va?"
Mi chiese Diego nel vedermi piangere.
Scossi di poco la testa e mi asciugai le lacrime.
"No, tranquillo, è tutto okay."
Risposi prima di andare verso la macchina di mio padre per fiondarmici dentro, cominciando ad ascoltare la musica.||SPAZIO AUTRICE||
Questo è più corto perché ora ho pochissimo tempo a disposizione scusate..💫@AsRomaFan💛❤️
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||Quel numero, 22.||
FanficLa storia di una ragazza, figlia dell'allenatore della sua squadra del cuore.❤️