Capitolo 5

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||Eleonora
Un rumore assordante mi ricorda che devo alzarmi.

Sono le 7:00 Oddio...mi dovrò svegliare a quest'ora tutte le mattine...

Gli inizierò il mio primo giorno di 3º liceo con Leonardo e Beatrice alla Palos Hils High School liceo professionale di New York.

Dopo essermi accertata che sia Leo che Veronica si siano alzati mi incomincio a preparare.

Metto una felpa bianca a fiori rosa, dei jeans chiari e le AirForce bianche.

Dopo essermi truccata e preparata scendo a fare colazione.

Finito di mangiare posiamo tutto nel lavandino e ci dirigiamo alla nostra nuova scuola.

Fortunatamente le medie sono attaccate al liceo quindi saremo vicini con Veronica.

"ELEEE!" grida dall'altra parte della strada.

Ci corre incontro ed insieme ci dirigiamo verso scuola.

Sento chiudere una porta e in lontananza vedo Saul con uno zaino in spalla che sta venendo nella nostra direzione.

Vederlo mi crea una forte fitta al cuore, sinceramente non ho ancora capito cosa gli ho fatto.

A passo svelto ci raggiunge superandoci senza dire una parola, poi si abbraccia con un ragazzo e insieme proseguono.

Arrivati davanti a scuola rimango stupita. La scuola è grandissima e migliaia di studenti si aggirando nel cortile aspettando di entrare.

Entriamo e da dentro è ancora più bella che di fuori , ci assegnano i nuovi armadietti e mentre li cerchiamo Leonardo sbatte contro un ragazzo accompagnato da un altro.

"Ehi sfigato, guarda dove cammini"

"Sfigato a chi?"

"Wo Wo aspetta, sono quelli nuovi. Ecco perché lo sfigato non sa dove va"

"Senti brutto stronzo te non mi chiami così"

Si lanciavano occhiate di sfida ed erano a 2 centimetri di distanza quando occhi di ghiaccio si mette in mezzo.

"Non hai nient'altro da fare? Sono miei amici"

"Ma guarda chi c'è Vendramin"

"Smettila Daniele, sei solo un coglione"

Quel ragazzo si gira verso Leonardo infuriato.

"Non è finita qui merdina! Dai Tom andiamo"

Se ne va dando una spinta a Saul seguito da quel suo amico Tom.

"Lasciatelo stare, vuole solo farsi il figo"

"Grazie"

"Potevo anche farcela da solo" risponde brusco Leonardo.

Dalla sua faccia si vede che è molto arrabbiato.

Accanto a Saul c'era anche un altro ragazzo, aveva gli occhi verde smeraldo e i capelli castani, bellissimo.

"Lui è il mio migliore amico Federico"

"Ciao ragazzi"

Mi giro verso Bea e la trovo a fissare Federico come se avesse visto un unicorno.

"La tua classe è vicino alla nostra?" chiede risvegliandosi.

Saul fa una piccola risata e poi ci guarda.

"Siamo in classe con voi"

"Perché?!" chiede confusa.

"Siamo stati bocciati genia"

Bea rimane tipo pietrificata. Penso che l'idea di avere Saul in classe con noi non le piace affatto.

"Noi andiamo"

Si girano e se ne vanno. Noi naturalmente li seguiamo visto che siamo nella stessa classe.

Entriamo in classe e ovviamente Beatrice si siede vicino a me, Leonardo invece è dietro vicino ad un ragazzo. Saul e Federico sono infondo, probabilmente per fare gli scemi e dare fastidio. Ora sono i più grandi della classe.

Il professore entra con uno sguardo serio e squadra tutta la classe.

"Buongiorno ragazzi! Questo nuovo anno è incominciato finalmente. Ah abbiamo nuovi arrivati. Si alzino in piedi prego Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero e Beatrice Vendramin"

Noi ci alziamo in piedi imbarazzati e intimoriti, questo professore misà che non è quello di cui parlava Bea.

Il professore da un'occhiata infondo e nota Saul e Federico.

"Ma guarda chi si rivede, Signor Vendramin spero che si comporterà bene con sua sorella in classe e anche che la bocciatura le sia stata di lezione"

"Lezione? No no questa estate mi sono divertito"

Tutta la classe ride e questo fa arrabbiare ancora di più il professore.

"Non mi costringa a mandarla dal preside il primo giorno!"

"Va bene scusi prof" dice ridendo. 

Mi giro verso di lui e i nostri occhi si incontrano per dei secondi poi lui distoglie lo sguardo e incomincia a scrivere sul suo quaderno.

Durante la ricreazione io, Bea e Leonardo siamo in un angolino solo noi tre mentre il resto della classe girovaga nella stanza, mi sembra ovvio visto che si conoscono tutti qui.

Vado a buttare la carta nel cestino, sfortunatamente inciampo su uno zaino e vado a sbattere contro una ragazza.

"Scusa"

"Tranquilla"

È da sola, sta leggendo un libro e non parla con nessuno. Ha i capelli neri colorati da delle ciocche viola e i suoi occhi sono di un verde smeraldo.

"Sono Karter" si presenta.

"Eleonora"

Ci stringiamo la mano e ci sorridiamo. Sembra una ragazza simpatica, ma chiusa.

Dalla manica fuoriescono dei tagli, lei se ne accorge e l'abbassa subito.

"Ehm..scusa non volevo guardare. Vuoi venire con me da i miei amici?"

"Certo mi farebbe piacere"

Le presento i ragazzi e ci mettiamo a parlare, è una brava ragazza, ma non ci ha detto molto di lei.

Alla fine delle lezioni usciamo dalla classe, mentre cammino ho la sensazione che manchi qualcuno, infatti mi giro e trovo Leonardo addosso ad un armadietto tenuto per il colletto da Daniele.

Delle urla e del sangue cade sul pavimento.

Sono come immobile a questa scena, spaventata, ma una cosa mi ripeto in testa.

Devo salvare Leonardo.

Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora GaggeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora