Capitolo 16

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||Eleonora
Dopo sabato mattina mi sono chiusa in casa per tutto il weekend.

Finalmente ho deciso di parlarne con mia sorella, non il motivo ovvio. È troppo piccola ancora.

Beatrice invece è stata insieme a me dall'inizio alla fine.

In questi due giorni sono stata male sì...ma ora ho capito. Non posso stare male per un ragazzo che mi usa soltanto.

Quindi che ci sto a fare ancora a letto a deprimermi. Devo alzarmi e andare avanti, solo così mi dimostrerò di essere forte.

La sveglia suona improvvisamente distogliendomi dai miei pensieri, mi sporgo dal letto e raggiungo il comodino per poi spegnerla.

Mi alzo svogliatamente come ogni lunedì mattina, ansi come tutte le mattine. Vado al bagno e mi guardo allo specchio. Ho le occhiaie, e i miei capelli sono sparati da ogni parte.

Inizio con il piastrare i capelli per poi passare al trucco, cercando disperatamente di coprire le brutte occhiaie.

Dopo essermi preparata scendo a fare colazione con Leonardo e Veronica.

Mi siedo al tavolo insieme a loro che già erano seduti a mangiare.

"Stai bene?"

"Sì" mento.

"Mi direte il perché avete litigato?" chiede mia sorella innocente.

"Non penso sia il caso Veronica" dico imbarazzata.

"Giuro che se osa solo toccarti oggi lo ammazzo"

"Ti prego, lascialo stare"

Annuisce e poggia la tazza nel lavandino.

Finito tutti di fare colazione prendiamo gli zaini ed usciamo.

Oggi non è come tutte le mattine, ci siamo io, Leonardo, Beatrice e Karter da una parte, e Federico e Saul dall'altra parte della strada.

Saluto Federico con un cenno, almeno noi due siamo ottimi amici.

Arriviamo a scuola, prima di entrare in classe però si avvicinano le tre oche.

"Oh ma guarda chi c'é!" dice con la sua vocina stridula.

Ma stranamente non si riferisce a Karter, ma a me.

"Come si sente ad essere invitata per poi scoprire che verrai usata soltanto?"

"Cosa?!" grido sconvolta.

Come fa a saperlo?

"La ragazza non sa che ormai lo sa tutta la scuola" interviene Lissa.

Insieme si mettono a ridere stonatamente. Vorrei prenderle a pizze...Ora.

"C-che vuol dire?"

"Beh qualcuno vi ha fatto un video e l'ha mandato a tutta la scuola. Pensavi davvero di piacere a Saul Vendramin?" Dice ridendo.

Mi sento solo triste, confusa e arrabbiata. Abbasso lo sguardo non sapendo cosa dire.

"Chi è stato a fare il video?" dice arrabbiata.

Sadie si mette a ridere sotto i baffi. Era ovvio che loro dovevano centrare qualcosa!

"Tu! Brutta gallina!"

Sta per saltarle addosso ma fortunatamente Leonardo la ferma in tempo.

Sempre ridendo ci superano, Ashley però si ferma prima di superarmi e si avvicina al mio orecchio.

"Saul è soltanto mio. Stagli alla larga, o sarà peggio per te"

Detto questo se ne va anche lei.

Decido di non entrare in classe, sono troppo a pezzi per stare lì dentro. Bea mi chiede se può stare con me, ma rifiuto. Ho bisogno di tempo per stare da sola.

Il cortile é vuoto, tutti i ragazzi sono a lezione. Mi metto seduta in un angolo del cortile, e mi prendo la testa fra le mani, guardando l'erba che al momento mi sembra interessante.

Delle lacrime iniziano a scendere rigandomi il viso, i singhiozzi si fanno più rapidi e più forti.

Sento dei passi avvicinarsi, e un ragazzo si siede accanto a me.

Mi asciugo il viso prima di girarmi a guardarlo. Ha i capelli biondi e gli occhi verdi smeraldo. Mi guarda e sorride, è davvero carino e il suo sorriso è semplicemente fantastico.

Mi allunga la mano e si presenta.

"Piacere Genn"

"Eleonora" dico stringendogli la mano.

"Che ci fa una ragazza bellissima come te tutta sola a piangere?"

"Lunga storia"

"Fantastico, io ho tantissimo tempo!"

Rimaniamo a parlare per tutta l'ora, è davvero un ragazzo gentile e carino. Gli racconto cosa è successo, e subito mi capisce e mi abbraccia.

Mi ha raccontato che é nuovo. Si è trasferito da poco da Los Angeles con la sua famiglia. Ha 17 anni. È stato bocciato l'anno passato, per questo frequenterà il terzo, e starà nella mia classe. Giocava a calcio nella sua vecchia scuola, e si è iscritto anche qui.

Gli ho raccontato di quello che è successo con i miei genitori, ed è incredibile che io sia riuscita a farlo con un perfetto sconosciuto, mentre con Saul ci è voluto un pò di tempo.

È strano ma con questo ragazzo riesco ad esprimermi tranquillamente, niente imbarazzo. È come se lo conoscessi da una vita, ed in poco tempo è riuscito a farmi sorridere.

"Penso che saremo ottimi amici" dice sorridendo.

"Lo penso anche io"

Alzo lo sguardo e vedo a pochi metri da noi...Saul. Sta fumando una sigaretta e ci stava guardando con una faccia stranita.

Subito mi prende il panico. La campanella suona e sono più che felice, gli studenti iniziano a riempire il cortile, e Saul scompare dalla mia vista.

Infondo è questo che volevo no?

Oppure no.

Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora GaggeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora