||Eleonora
La giornata fortunatamente passa in fretta, finalmente possiamo tornare a casa.Saul mi prende per mano ed insieme agli altri imbocchiamo la strada verso casa dopo aver preso mia sorella all'uscita di scuola.
Mentre camminiamo però mia sorella si comporta in modo strano, cammina veloce come se non volesse farsi vedere. Il suo cappellino è ancora in testa, ma questa volta le copre gli occhi, non come questa mattina.
"Veronica puoi venire un attimo?"
Si ferma di colpo, poi si avvicina a me a passo lento, quasi spaventata da quello che potrei fargli.
"C-cosa c'è?" balbetta.
"Togli il cappello" dico seria.
"P-perchè?"
"Ti prego, toglilo..." continuo.
Si toglie il cappello e quasi non svengo, ha altri due lividi in pieno volto, uno è sotto l'altro occhio, mentre l'altro è vicino all'angolo della bocca.
"Hai sbattuta anche questa volta contro un palo?!" dico urlando.
"Amore calmati..."
"Dimmi chi è stato Veronica"
"N-nessuno" risponde spaventata.
"Andiamo a casa forza"
Affretto il passo affiancata da mia sorella, sto andando letteralmente di corsa, i ragazzi non riescono nemmeno a starmi dietro.
Arrivammo a casa e lanciato il mio zaino sul divano ordino a Leonardo di far sedere Veronica sul tavolo della cucina.
"Parla..." sono decisamente arrabbiata.
"A scuola c'è una ragazzina, ogni volta che mi vede mi prende in giro e mi tira un pugno" dice incominciando a piangere.
Istintivamente l'abbraccio, la mia dolce sorellina, è così debole, ed ogni giorno soffre sempre di più senza che io me ne renda conto.
"Come si chiama?" dico staccandomi.
"Erica Cole"
"Cole?!"
"La sorella di Ashley, me l'ha presentata" interviene il biondino.
"Giuro che ammazzo lei e la sorella!" urlo in preda alla rabbia. Si vede che quello di fare le troie sia un vizio di famiglia.
Saul e Leonardo rimangono affianco a me mentre medico Veronica che ogni tanto si lamenta per il bruciore.
Dopo aver finito la lascio andare in camera sua, dove dopo l'avrei raggiunta.
"Io vado" dice sul ciglio della porta.
"Va bene...stasera passate da me?"
"Io e Bea?"
"Sì, facciamo venire tutti e ordiniamo una pizza"
"Va bene, ma mi devi ancora un'uscita, devo rimediare a quella passata"
Sorride, e di nuovo il mio cuore va in estasi, mille capriole nel petto. Come fa a farmi sempre questo fottuto effetto?
"Ok a stasera"
Mi lascia un dolce bacio sulle labbra e poi se ne va. Mando un messaggio ai ragazzi che accettano senza problemi l'idea, poi salgo in camera da Veronica.
La porta è chiusa e posso sentire benissimo che sta piangendo. Entro con cautela sdraiandomi sul letto accarezzandole i morbidi capelli castani.
"Ele, mi mancano mamma e papà" dice singhiozzando.
"Anche a me, ma sai che sono sempre qui con noi"
"Si ma non è lo stesso"
"Lo so, non ti preoccupare risolveremo la faccenda di Erica, ma promettimi che mi dirai tutto quello che succede"
"Lo prometto"
Si asciuga le lacrime, poi propone di vedere un film, era da tanto che non lo facciamo insieme, così accetto la sua proposta.
Appena il film sta per iniziare ci raggiunge Leonardo che si sdraia accanto a noi sotto le calde coperte.
Mia sorella ha la testa poggiata sul mio braccio mentre ride come una matta per il film, mentre Leonardo è appiccicato alla mia spalla. Così, mi sento bene, ormai loro due sono la mia famiglia.
Finito il film controllo l'orario sul telefono, le 19:20, tra un pò arriveranno i ragazzi. Dopo aver ordinato le pizze suonano al campanello, sono arrivati.
Andiamo in salotto e iniziamo a parlare del più e del meno, poi finalmente le pizze arrivano.
"Pizzaaa!" grida la bionda appena il campanello suona.
Il suo gesto mi fa ridere, non è cambiata affatto. Sempre la solita mangiona.
Dopo aver mangiato le pizze mettiamo della musica, io e Saul siamo seduti sul divano abbracciati insieme a Leonardo e Veronica, mentre Federico, Beatrice, Genn e Karter sono per terra sul tappeto.
"Che ne dite di giocare ad obbligo o verità?" propone Genn.
Acconsentiamo anche se non ne sono molto entusiasta, questo gioco è capace di rovinare un rapporto in pochi secondi, l'ultima volta mi è toccato baciare Genn davanti a Saul.
Prendono una bottiglia e ci sedemmo tutti sul tappeto, Federico inizia a girarla dove si ferma proprio su di me.
"Verità" mi affretto a dire.
"Io la sooo!" grida ancora, perché é più eccitata del solito stasera?
Mi guarda con uno sguardo maligno, puoi continua.
"È vero che ti è piacuto Saul dal primo momento che lo hai visto?"
La domanda può sembrare banale, ma non lo è, infatti mi prende il panico. Si, è vero, ma nei primi momenti era fidanzata con Leonardo, e non mi va proprio di ferirlo.
"Sì..." esito.
Leonardo mi guarda con uno sguardo deluso, poi lo distoglie.
Mi alzo, ero stanca di restare lì, vado in camera mia buttandomi a peso morto sul letto.
Pochi secondi dopo, un peso fece sprofondare il letto, e una mano afferra la mia. Saul.
"Che ci fai qui tutta sola?"
Pensavo..."
"Posso pensare anche io qui con te?" dice con la vocina da cucciolo.
Io:"Certo" dico sorridendo.
Non so ma, in questo preciso momento, con la mia mano intrecciata alla sua, e in questa posizione mi fa sentire protetta, questa sensazione non può che ricordarmi mio padre, anche lui mi teneva così e si sdraiava accanto a me quando qualcosa non andava.
Mi avvicino a lui, poggiando la mia testa sul suo petto mentre mi accarezza i capelli.
"Sei tutto ciò di cui ho bisogno" le parole mi escono spontanee.
"Lo stesso posso dire di te"
Si sporge lasciandomi un leggero bacio sulle labbra. Rimaniamo abbracciati per qualche minuto, sto per chiudere gli occhi quando di colpo vengo scossa da una voce che mi chiama.
"Eleonoraa devi scendere subitooo!"
Mi alzo velocemente, poi sento un bicchiere cadere e rompersi, poi un grido.
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Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora Gaggero
Hayran KurguEleonora ha 16 anni. Ha i capelli castani e gli occhi del medesimo colore. È una ragazza molto insicura, tormentata dal suo passato. La sua migliore amica si trasferisce a New York e per questo ci sta male. Con l'aiuto di una persona speciale però r...