||Eleonora
Sono passati due giorni da quella sera, due giorni in cui sono chiusa in casa, sdraiata sul letto a guardare il soffitto e a piangere come una bambina.Dopo che Genn mi riportò a casa quella sera, non mi sono alzata da questo fottuto letto se non per consumare il pasti.
Sono anche due giorni che non vado a scuola. Leonardo mi prega tutte le mattine di alzarmi e di andare con lui, ma è già il terzo giorno che gli tiro un cuscino in faccia pregandolo di uscire.
E poi rivedere Saul passeggiare tranquillamente per la scuola e averlo in classe per 6 ore non mi aiuterebbe affatto.
Ormai Leonardo e Veronica sono a scuola quindi posso tranquillamente scendere a fare colazione senza le mille domande che mi fanno ogni singola volta che scendo da quella camera.
Prendo una tazza versandoci del latte, poi dei biscotti dalla mensola e mi siedo incominciando a mangiare.
Penso, penso e basta. Penso a quanto vorrei avere al mio fianco mia madre in questo momento, mi aiuterebbe e consiglierebbe solo come una madre sa fare ad una figlia. La sua assenza sopratutto in questo periodo mi distrugge.
Ora sono sola, non ho la mia migliore amica, non ho affianco il ragazzo che amo. Karter è ancora in ospedale, Genn é a scuola naturalmente con Federico.
Sola, sola come un cane.
Dopo aver finito poso la tazza nel lavandino e salgo in camera entrando in bagno pronta a farmi una doccia. Mi guardo allo specchio, ho il trucco colato ancora di tre giorni fa e i miei capelli sono impicciati legati da una coda disordinata. Faccio semplicemente schifo.
Mi tolgo il pigiama e proprio mentre sto per entrare cambio idea decidendo di farmi un bel bagno caldo, giusto per rilassarmi e non pensare a lui.
Aspetto che la vasca si riempi, e finalmente quando é pronta mi immergo nell'acqua calda. Ora è l'unica cosa di cui ho bisogno.
Appoggio la testa sul bordo e mi lascio trasportare dal momento di completo relax non pensando a niente, ne ho abbastanza di pensare. Devo aver versato più lacrime in questi giorni di tutta l'acqua che ora è dentro la vasca.
Dopo circa 30 minuti decido di uscire ed asciugarmi. Mi vesto con un pigiama pulito e asciugo i lunghi capelli bagnati. E sì, sono le 11:48 ed io mi rimetto il pigiama.
Scendo in salotto quando sono finalmente pronta decidendo di iniziare a cucinare anche per Leonardo e Veronica.
Preparo della pasta al sugo e come contorno delle fettine di pollo con insalata. Veronica ne va pazza.
Mi siedo a mangiare sola come prima guardando la televisione annoiata. Non so come io abbia fatto in questi due giorni a sopravvivere chiusa in casa.
"Eri troppo impegnata a piangere per Saul" penso.
Finito lavo gli ultimi piatti e mi butto a peso morto sul divano continuando a guardare la televisione. Verso le 14:00 i ragazzi tornano da scuola e si mettono a mangiare, mentre io sono stesa sul divano a non fare un bel niente finché dopo dei minuti mi addormento stanca.
Mi sveglio di colpo verso le 16:00 sentendo il campanello suonare insistentemente, mi alzo facendo cascare la coperta e vado ad aprire trovandomi Genn davanti.
"Ciao" dice sorridente mostrandomi un film in mano.
"Ciao, che ci fai qui?"
"Volevo farti un pò di compagnia, posso?"
"Certo"
Mi sposto facendolo entrare, è stato molto carino a preoccuparsi per me.
"Allora come stai?"
"Male, ma si va avanti"
"Ho visto, stai a casa da tre giorni" dice ridendo.
Lo faccio sistemare sul divano inserendo il cd nel DVD, solo dopo noto però che si tratta di un film horror.
"Horror?"
"Si? Ti piacciono?"
"Assolutamente no, li odio mi fanno paura" dico facendo una faccia da cucciolo.
"Va bene se hai paura puoi stringerti a me"
Annuisco per poi raggiungerlo sul divano. Il film inizia e tiro su la coperta coprendoci entrambi, poi mi fa cenno di appoggiare la testa contro il suo petto ed accetto.
Per tutto il film non ho fatto altro che dimenarmi nelle scene più paurose, mentre Genn se la rideva guardandomi.
"Cosa ridi?" sbotto irritata.
"Sei carina quando fai così"
Arrossisco alla sua affermazione. Ha detto che sono carina?
"Genn?" lo chiamo.
"Dimmi"
"Grazie, mi ha fatto molto piacere che tu sia venuto qui"
"Tutto per te" risponde sorridendo.
Rimango a fissarlo per un pò, è davvero un ottimo amico, ma mi chiedo se provo veramente qualcosa in più nei suoi confronti.
"Possiamo parlare?" chiede seriamente.
"Sì" rispondo svegliandomi dal mio stato di trance.
"Ti manca Saul vero?"
Annuisco cercando di capire dove vuole arrivare, abbassa lo sguardo tristemente poi ritorna a guardarmi negli occhi.
"Eleonora...tu mi piaci ma questo già lo sai. Quando sono con te tutto cambia, mi sento bene veramente. Forse non sono come Saul, non sono misterioso o dal carattere forte, ma so che quando voglio una cosa lotto finché non la ottengo. Tu sei semplicemente fantastica e... se me ne dai l'opportunità posso farti dimenticare Saul in un secondo"
Rimango pietrificata.
"Io..." cerco di dire.
"Ti prego, dammi una possibilità..."
"Non lo so é che..."
"So che lo vuoi" dice convinto.
"E come lo sai?"
Si avvicina appoggiando le sue morbide labbra sulle mie. Il cuore mi batte a mille e sono davvero molto confusa. Io amo Saul, ma mi piace anche Genn...
Decido di lasciarlo fare, mi appoggia una mano su un fianco e mi avvicina ancora di più a se mentre le nostre labbra rimangono unite.
So che è sbagliato, io amo Saul, ma lui se ne è andato, mi ha lasciato sola. Perché soffrire per lui? Genn invece, lui è rimasto.
Si stacca da me guardandomi negli occhi, sorride come se avesse vinto qualcosa.
"Allora?" chiede ansioso.
"Io..."
Non so veramente cosa fare.
STAI LEGGENDO
Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora Gaggero
Fiksi PenggemarEleonora ha 16 anni. Ha i capelli castani e gli occhi del medesimo colore. È una ragazza molto insicura, tormentata dal suo passato. La sua migliore amica si trasferisce a New York e per questo ci sta male. Con l'aiuto di una persona speciale però r...