Capitolo 3

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||Eleonora
Il volo è stato molto tranquillo, non pensavo che andare in aereo fosse così bello.

Ma se ti spaventavi ad ogni piccolo movimento!

Dettagli coscienza...dettagli.

Appena arrivati ho tirato un vero e proprio sospiro di sollievo, mia sorella invece era tranquilla. Ma come fa?

Fuori dall'aereoporto c'è un taxi che ci aspetta. Posiamo i nostri bagagli nel taxi ed entriamo.

Questa città è spettacolare, tutti questi grattacieli, negozi e maxi schermi, mi ricordano quando ero piccola che tormentavo i miei genitori per pregarli di portarmi a New York, ne ero ossessionata, infatti è il mio sogno da quando sono bambina.

"Dove stiamo andando?" chiede il moro affianco a me.

"A casa dei signori Vendramin" risponde il tassista.

Abbiamo passato L'Empire State Bulding, Times Square...tutti posti che volevo vedere da quando avevo circa cinque anni.

Entriamo in un quartiere pieno di ville, finché il tassista non si ferma in una villa enorme, con indirizzo 433-33 NYC. Appena abbasso lo sguardo davanti alla porta trovo una ragazza bionda con gli occhi azzurri che mi fissa sorridendo.

Appena realizzo che è la mia migliore amica scendo dalla macchina sbattendo la portiera correndo verso di lei.

Appena siamo abbastanza vicine ci stringiamo in un forte abbraccio che mi rompe le costole, ma mi rende lo stesso felice.

"Amore mio" dice piangendo.

"Mi sei mancata"

Le lacrime cominciano a scendere senza fermarsi. Tutto questo è un sogno, un sogno da cui non voglio svegliarmi.

Ci stacchiamo e Leonardo e Veronica sono dietro di me.

"Penso che ti ricorderai di Leonardo"

"Certo che mi ricordo. Ciao Leo" dice abbracciandolo.

Lo stesso fa con Veronica. Dopo aver pagato il tassista e sceso i bagagli Beatrice sussulta all'improvviso come è suo solito fare facendomi ridere.

"Mi sono dimenticata qualcosa...Saul!"

"Chi è Saul?" chiedo confusa.

"Mio fratello"

Noi due ci conosciamo da una vita ed io non ho mai conosciuto suo fratello. Questo perché lui già viveva a New York da solo.

"Saul che potresti non fare lo stronzo per due minuti e venire a salutare?!" grida.

"Non gridare!" una voce maschile risuona da dentro la casa.

Dalla porta esce un ragazzo...bellissimo. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi mischiati ad un marroncino, è magro e la canottiera riesce a far vedere le sue braccia muscolose.

Una sensazione mi prende la pancia e il cuore incomincia a battermi fortissimo, non riesco a staccargli gli occhi di dosso, anche perché se lo facessi me ne pentirei.

Ma cosa mi prende? Ho le farfalle nello stomaco.

Incrocia il mio sguardo e mi fissa prima con disprezzo poi con disinteresse nei miei confronti.

Il suo sguardo omicida mi ha fatto dimenticare la felicità di essere qui in men che non si dica, ed è come se il mio cuore fosse andato in mille pezzi.

"Intendi presentarti?!"

Si avvicina verso di me e mi stringe la mano, è la sensazione di farfalle ritorna ad impossessarsi di me.

Lo stesso fa con Leo e Veronica.

"Mi chiamo Saul"

Detto questo si gira e rientra in casa senza dire nemmeno un'altra parola.

"Scusate mio fratello è uno stronzo, da quando ci siamo noi qui è come se fosse arrabbiato, lasciatelo stare"

Beatrice mi mette un braccio dietro il collo e insieme agli altri ci dirigiamo in una villa, come la loro ma più piccola.

"Voi vivrete qui. Entriamo che vi faccio vedere"

Da lontano vedo Saul che sta chiamando Beatrice, lei appena lo vede corre da lui. Discutono per qualche secondo poi torna da noi. Prima di entrare mi giro, e vedo che mi sta fissando.

Questa volta non con disprezzo, ma con interesse. Dopo qualche secondo rientra in casa facendomi provare una sensazione di tristezza.

Entriamo in casa, dentro è stupenda come fuori. Ci sono quattro camere e due bagni. Il giardino è bellissimo, con delle panchine e un dondolo sotto la veranda.

"Questo l'ha comprato nostra nonna?" chiede mia sorella.

"Si. È una donna fantastica. Ora andiamo, vi faccio vedere casa mia. "

Prima che potessi entrare Leonardo mi ferma improvvisamente.

"Non è che provi interesse per quel Saul?" chiede preoccupato.

"N..no perché?"

"Ho visto come lo guardavi"

"No no, non è che mi ha fatto una bella impressione"

Sono riuscito a convincerlo per fortuna.

Ma convincerlo di cosa poi? Non ho interesse per lui.

Visitiamo quella villa enorme fino al piano di sopra. Finché il mio sguardo cade su una porta socchiusa. Curiosa mi avvicino ed entro.

La camera è blu, sui muri sono appesi dei poster di rapper e di calciatori. C'è un computer e una mensola dove ci sono dei palloni nuovi di zecca poggiati sopra.

"Che ci fai qui?"

Mi giro di scatto trovandomi davanti...Saul!

"Ehm...io..." balbetto.

Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora GaggeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora