Capitolo 18

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||Eleonora
Finalmente è arrivato il weekend. Anche la scuola sta iniziando a scocciarmi.

Ieri sera con i ragazzi ci siamo messi d'accordo per andare in campeggio nel bosco questa sera, suoneremo, canteremo, accenderemo il fuoco, mangeremo i marshmellow, il solito campeggio di sempre.

Saremo tutti quanti, compreso Saul e la sua gallina che si porta dietro, ovvero Ashley.

Quei due stanno diventando sempre più odiosi insieme. Con Saul non ci parlo da tantissimo tempo, come se non ci conoscessimo, invece Ashley tutte le mattine mi passa accanto abbracciata a lui per farmi ingelosire.

A volte funziona anche, mi spezza il cuore vederli insieme.

Con Genn invece va più che bene, siamo diventati ottimi amici.

Dopo essermi preparata esco di casa per andare a fare la spesa, ognuno ha un incarico per stasera, ed io devo comprare la roba da mangiare. Con me porto anche Veronica, è sempre chiusa in casa. Non capisco perché a scuola mi racconta che ha delle ottime amiche, potrebbero uscire.

Mentre andiamo verso il Supermarket noto che Veronica porta un cappello con la visiera abbassata fino davanti agli occhi. Strano, non è da lei portare cappelli.

"Come mai il cappello?"

La sua espressione cambia radicalmente appena sente la domanda.

"Mi da fastidio il sole"

"Ma è nuvolo" le faccio notare.

"Non si sa mai" dice scrollando le spalle.

Decido di lasciar perdere e mi concentro su quello che devo comprare.

Arrivate andiamo subito nel reparto dolci, cerco con gli occhi ad ogni scaffale i marshmellow ma non riesco a trovarli, poi finalmente li vedo, sono allo scaffale in alto. Io fortunata come sono non ci arrivo.

Mi alzo in punta di piedi cercando di raggiungere il pacco, ma faccio cascare dei pacchetti di caramelle proprio sulla mia testa. Mentre li raccolgo vedo una mano afferrare i marshmellow, alzo lo sguardo e vedo che si tratta di Genn.

"Ecco a te nanetta" dice porgendomeli mentre rideva.

"Non sono una nanetta" dico facendo la finta offesa.

"Sai che sei carina quando fai il broncio? Sembri una bambina piccola"

"Mh...grazie eh"

Si mette a ridere, quanto è bello il suono della sua risata. Mi ricorda quella di Saul...
Ok basta con questo Saul.

Fa un passo indietro ed inciampa su un pacco di caramelle che mi era cascato sbattendo contro Veronica.

Il cappello di mia sorella cade a terra, e sulla sua faccia noto un grande livido nero sotto l'occhio.

"Che hai fatto all'occhio!?" dico spaventata.

"Io...eh...beh...sono andata a s-sbattere contro un palo" dice balbettando.

"Un palo ti ha fatto questo? Impossibile, chi è stato?"

"Nessuno! Ho sbattuto contro un palo e basta!" si rimette il cappello ancora spaventata.

Genn si scusa immediatamente con lei. Finito di fare la spesa decide di accompagnarci fino a casa portando al posto mio la pesante busta, questo ragazzo è troppo gentile.

Veronica entra in casa mentre io rimango a parlare fuori con Genn.

"È proprio carina tua sorella" dice ridendo.

"Hai ragione"

"Ha preso tutto dalla sorella"

Di colpo arrossisco, è veramente un bel complimento.

"g-grazie" dico balbettando.

Mentre continuiamo a parlare una palla si ferma vicino al mio piede, poi dei passi verso di noi. Saul...era venuto a riprendersi la palla. Genn non se ne era accorto infatti continuò a parlare.

"Sei fidanzata?"

Prima che potessi aprir bocca la voce di Saul rispose al posto mio.

"Che ti importa?" disse strafottente.

"E tu chi sei?"

"Piacere Saul, il ragazzo che piace ad Eleonora"

Cosa!? Scherza vero? Come può averlo detto...

"E questo te l'ha detto lei?"

Gli animi si stavano scaldando...

"Sì" rispose sicuro.

Genn si girò verso di me confuso, sinceramente lo sono anche io.

"Saul vattene, non servi a niente qui"

"Oh invece servo, non ti lascerò nelle mani di nessuno all'infuori di me"

Rimasi spiazzata...Che?!

"Che sei venuto a fare?"

"A tenerti lontano da lui, sei solo mia ricordalo"

La sua voce sembrava arrabbiata, ma sicura di se.

"Senti amico vattene, non penso che lei ti voglia qui"

"Tu non sai quello che vuole, io sì"

"E cosa vuole?"

"Questo"

Si fiondò sulle mie labbra. Risentire la sensazione delle sue labbra sulle mie, il calore che mi provocava ogni volta, aveva ragione, avevo bisogno di questo bacio.

Il bacio era lento e passionale, il suo modo era delicato, quasi dolce. Non mi tirai indietro era proprio quello che mi serviva. Avevo bisogno di lui.

Si staccò da me guardandomi negli occhi, rimasi incantata ancora una volta dai suoi occhi azzurri che mi mancavano tanto.

"Stasera devo parlarti" sussurrò al mio orecchio.

Genn lo spinse via da me, era molto arrabbiato.

"Lasciala stare! Lei non ti vuole"

"Ho visto, infatti mi ha spinto via"

Preso dalla rabbia occhi verdi lo spinse, Saul non fece niente, solito atteggiamento strafottente. Se ne andò lasciandoci soli.

"Eleonora tu mi piaci, come devo fartelo capire?!"

Tutto mi parve più ovvio, era gentile, premuroso, divertente.

A me piace quando fa così, mi fa sentire al sicuro, il suo atteggiamento è completamente diverso da quello di Saul, e questo mi piace da morire.

D'un tratto ero appesa ad un filo, mi piacevano entrambi. Ma in cuor mio sapevo che Saul sarebbe stato sempre la persona con cui voglio stare, è lui il mio sogno...ma che Genn piano piano...stava cambiando.

Il fratello della mia migliore amica|| Eleonora GaggeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora