37- La crisi di Mark

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~ questo disegno lo ha fatto la sottoscritta, in attesa di arrivare a scrivere questo capitolo,spero vi piaccia...ora vi lascio al capitolo, buona lettura! ~

La ragazza dopo aver salutato Nathan fece una passeggiata in attesa che anche gli altri si svegliassero.
Passarono due ore e finalmente tutti erano in piedi ma ad accoglierli ci fu una brutta sorpresa
Jack:non riesco a crederci!
Silvia:il nostro Nathan ha abbandonato la squadra?!
Tod:non è possibile!- piagnucolò Tod
J:signorina Schiller,Davvero è andato via?
Ma Cancer rispose al posto dell'allenatrice
C:si Jude,esattamente due ore fa ha preso il borsone in spalla ed è partito, a quest'ora dovrebbe già essere arrivato a Tokyo
Silvia:perchè non hai cercato di fermarlo?! Hai detto di essere stata l'ultima a vederlo!
C:se n'è andato perché non si sentiva all'altezza della nostra missione,non potevo obbligarlo a fare una cosa se non la sentiva, lo capisco per certi versi, per questo ho ritenuto inopportuno cercare di fermarlo
Silvia:hai ritenuto inopportuno... Nathan è un amico,è stato con noi fin dal primo giorno!
C:basta piagnucolare Silvia!Ormai se n'è andato! Non ci possiamo fare più niente! Ma secondo te lui è felice di abbandonare i suoi amici ?! La sua famiglia?! No! Non lo è ma si sentiva a disagio, in quello stato la sua presenza non avrebbe di certo contribuito al benessere della squadra,sarebbe stato un peso, per lui e per noi!
Silvia:Tu sei un peso! Prima con tua madre!Poi con la tua malattia!Il tuo caratteraccio! Poi ti deprimi perché Axel se ne va! Sei Tu il vero peso, non Nathan che è sempre rimasto con noi!Sei Tu!- ma appena finì di parlare si portò una mano alla bocca come per fermare quelle parole che omai erano uscite.
Calò il silenzio, tutti erano sconvolti, dentro Cancer qualcosa si incrinò ma non lo diede a vedere, assunse la sua espressione insensibile e distaccata e con sforzo,sogghignò
C:mh!Sono solo un peso, eh? Sbaglio o i miei gol vi facevano comodo?oh Silvia, mi scuso mia signora- si inchinò- se la mia vita non è rosa e fiori come la tua- si alzò e si voltò bruscamente,scansando la mano che Jude stava per metterle sulla spalla-tsk... se ero un peso dovevate subito dirmelo, mi sarei lasciata morire in un letto d'ospedale risparmiandovi tante "seccature".
Silvia:scusa Cancer...io...
C:no , hai ragione, sono un peso, e i pesi vanno lasciati andare, credo... che andrò a fare una passeggiata prima di fare su il borsone e di andarmene
J&M:andartene?! Non puoi...- ma la ragazza si era già avviata a passo spedito verso l'ospedale, doveva ancora andare a trovare Shawn, e poi doveva riflettere,aveva detto quelle parole in preda al dolore,alla rabbia e alla delusione, voleva davvero andarsene? Il suo cuore diceva di no, la sua testa di si, a chi dare ascolto?

Arrivò a destinazione e si diresse dal ragazzo, prima di entrare un'infermiera la fermò
Inf.: ha proprio bisogno di compagnia,sta notte urlava nel sonno e ha avuto parecchie crisi
C:adesso è sveglio?
Inf.:si
C:grazie- entrò e lo vide,sguardo perso fuori dalla finestra e più pallido del solito, Cancer si sedette su una sedia a lato del letto e gli prese una mano, facendolo sobbalzare-hey...
Shawn:hey...
C:stai meglio?
Shawn:no...non ho dormito e mi sento ancora un po indolenzito
C:mi hai fatto spaventare molto,non ti svegliavi,avevo paura di perderti...non sono riuscita ad aiutarti con tuo fratello, mi dispiace,è tutta colpa mia!
Shawn: ssh non è colpa tua, non ti azzardare a pensarlo!Su, mettiti qui a fianco a me...- Cancer, allora, si sdraiò sul letto, e il suo petto fece da cuscino a Shawn allora lei si mise a cantare
(GUARDARE IL VIDEO IN ALTO)

Quando finì di cantare si accorse che Shawn si era addormentato, aspettò un po di minuti e poi,delicatamente, si alzò, rimboccò le coperte e se ne tornò alla Fauxshore.
Quando tornò la prima persona che vide fu Denise
C:hey Denise!
Denise:sei tornata! Erano tutti in pensiero per te.
C:dov'è la mia squadra?
Denise:sono al campo ad allenarsi ma...ma Mark...
C:cosa?! Che ha Mark?!
Denise:si è rintanato sul tetto della scuola,ha detto che non ce la fa ad allenarsi...dove vai?!- Cancer infatti era subito corsa via per andare da Mark, passò davanti al campo e tutti si fermarono a guardarla. Corse fino al tetto e quando arrivò vide il suo capitano depresso.
C:Mark...?-lui non rispose,lei provò a richiamarlo ma niente allora gli si sedette a fianco e solo allora lui si accorse della sua presenza
M:Cancer...non te ne vai vero? Non puoi andartene anche te...non sarei...più lo stesso
C: no Mark,non me ne vado-in quello cominciò a piovere-Mark, piove,su rientriamo- ma lui non si mosse- non vuoi? guarda che ti prenderai un malanno...
M:ho fallito, ho fallito con Axel, ho fallito con Shawn, ho fallito con te, ho fallito con Nathan, ho fallito come capitano
C:Mark...
M:grazie al calcio ho conosciuto dei ragazzi fantastici ma adesso, a causa del calcio ho perso degli amici...prima era tutto così semplice, bastava dare il massimo, ora invece non so che cosa fare...-in quello un tuono irruppe nel cielo e Mark urlò un grido straziante che fece piangere il cuore di Cancer,lei lo abbracciò d'impulso, e senza saperne il motivo si mise a piangere pure lei, poi si tolse la felpa e la mise sulla testa del capitano in modo da coprirlo un po e poi entrambi si addormentarono

Casini e sentimenti nell'InazumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora