77- Bisogna salutare il fiore prima che cada

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Axel e il resto dei ragazzi raggiunsero Cancer sconvolti, si chinarono su di lei, gridando, scuotendola, mentre attorno a loro cominciò a formarsi una piccola folla, Caleb si mosse per prenderla tra le braccia ma Axel fu più veloce, la strinse a sé senza importargli se si sporcava con il sangue di lei, l'abbracciò forte gridando aiuto mentre Caleb le teneva la testa; Mr Travis chiamò subito un'ambulanza che arrivò dopo poco tempo, la caricarono su una barella per poi farla entrare dentro il mezzo assieme al fratello e a Travis, quando l'ambulanza partì tutta la squadra cominciò a correre verso l'ospedale, senza però dimenticare il borsone di Cancer.
Quando arrivarono, trovarono Caleb che andava su e giù davanti alla sala operatoria, Loana corse immediatamente da lui abbracciandolo con le lacrime agli occhi
A: Caleb! Hanno detto qualcosa?!
Caleb: ha...ha perso molto sangue, non si sa come le osse nonnsinsono rotte...
J: ma com'è possibile?! Con un colpo come quello...
Caleb: non se lo sanno spiegare neanche loro... dicono che è un miracolo se è arrivata viva in ospedale ma che...ma che ha il 98% di possibilità di...
M: di vivere, vero?! Lei vivrà...!
Caleb: 98% di possibilità di morire sotto i ferri
Le ragazze cominciarono a piangere mentre il resto della squadra si accasciò, o sulle sedie o sul pavimento, della sala d'attesa, mentre un via vai di medici entrava e usciva dalla sala operatoria.

6 ore dopo
Un medico uscì dalla sala seguito da due infermiere che portavano la barella sulla quale giaceva Cancer, l'allenatore si allontanò dai ragazzi per raggiungere il medico
Travis: allora, dottore?
Medico: sarebbe meglio che i ragazzi diano un ultimo saluto alla loro compagna ora che è cosciente, dopo le  spiegherò tutto meglio
Travis:grazie dottore per quello che ha potuto fare- strinse la mano all'uomo e ritornò dalla squadra.
Caleb: che hanno detto di mia sorella?!- supplicò alzandosi assieme a tutti gli altri
Travis: ehm...ragazzi, sarebbe meglio che la andiate a salutare per...per l'ultima volta, la stanza è la 205
Archer: vuole dire che...
A:...che m-m-morirà?
Travis:...probabilmente entro oggi- rispose sospirando.
Nei cuori dei ragazzi si spezzò qualcosa, Scott cominciò a piangere, Archer tirò un calcio contro il muro ammaccandolo, Mark strinse i pugni trattenendo le lacrime, Shawn si accucciò a terra prendendosi la testa tra le mani, Caleb impallidì e le lacrime stavano per scendere mentre Axel corse subito verso la stanza dobe stava la sua ragazza; quando entrò e la vide pallida sul lettino le si avvicinò tremante
C:ciao...- salutò in un sussurro
A: h-hei come va?
C:come se stessi per abbandonare questo mondo
A: guarda che tu ce la farai, si sistemerà tutto...vedrai...tu...
C: basta Axel. Non prendermi in giro- In quello entrò tutta la squadra, Shawn dallo sguardo basso appoggiò il borsone di lei su una sedia nella stanza- c-ciao ragazzi - disse con sforzo- Caleb, Mark, Scott, Archer, Jude, Axel, Shawn, vi vorrei parlare, rimanete qui- poi volse lo sguardo su Xavier che capì al volo
Xavier: su ragazzi, usciamo- disse mentre gli altri obbedivano al suo invito, indugiò sulla porta per poi girarsi ancora verso Cancer
C: ci rivedremo...Starlord- il ragazzo sprrise debolmente e poi uscì, la ragazza allora si rivolse al suo piccolo amico- Scott non piangere o farai piangere anche me
Scott: no-non t-te n-ne an-and-andare
C:piccoletto vieni qui- lui le si avvicinò e lei gli accarezzò la testa- quando non ci sarò più promettimi che sarai forte e che avrai fiducia- lui la guardò e a fatica fece un cenno di assenso- Addio, mio piccolo Scott- gli fece un ultima carezza prima che lui uscisse dalla stanza.

Poi lei si rivolse a un'altra peraona del suo passato
C: Archer, mi raccomando, non cacciarti più nei guai che non ci sarò io a salvarti
Archer:...
C: Archeeeer- cantilenò- se non parli ti prendo a calci
Archer: ti piacerebbe
C: mi mancherà farlo
Archer: invece a me mancherai tu e, ti prometto, non farò più parte di bande criminali, mai più
C: guarda nel mio borsone, una scatola nera- lei eseguì ed estrasse il beauty case, lo aprì e tirò fuori la spazzola di Cancer- prendila tu, a me non servirà più- lui cominciò a ainghiozzare scuotendo il corpo mentre lei provò ad alzarsi inutilmente e quindi ricadde con il busto sul lettino- sei sempre stato il mio diavolo custode ma da adesso io sarò il tuo- Archer smise di singhiozzare e la abbracciò, per la prima volta lui abbracciava qualcuno, per la prima volta lui l'abbracciava, ma subito dopo si precipitò fuori dalla stanza a piangere, con la.spazzola stretta in una mano.

Casini e sentimenti nell'InazumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora