Casini e sentimenti nell'Inazuma

2- ... la verità

M: Ciao Cancer, come ho detto prima io sono Mark mentre lei è Silvia-
Silvia: ciao.
Axel stava ascoltando dal suo banco.
M: Perché hai lasciato Kyoto? Hai intenzione di iscriverti a qualche club?
C: ragazzino fai troppe domande per me, ma ti risponderò almeno dopo starai un pò zitto; come ho detto frequentavo la Cloister ma saltavo le lezioni, facevo a botte e ti assicuro che tutti quelli picchiavo finivano poi in ospedale e per questo sono stata espulsa.
M: an...ehm...Vabbè perché non ti iscrivi al club di calcio?(e intanto Mark pensava a come una ragazza esile come Cancer potesse veramente essere così violenta e aggressiva)
C: non posso fare sport perché lo psicologo me l'ha vietato "per troppa aggressività" quindi niente. Ora che ti ho risposto mi lasci da sola? Grazie.
Silvia portò via Mark che si era rattristito mentre Cancer sollevata, si mise le cuffiette e ascoltò la musica finché non finì la ricreazione e ricominciarono le lezioni.
Finita scuola Mark convinse Silvia e Axel a seguire Cancer perché voleva capire come mai la ragazza avesse uno sguardo così spento; pedinarono Cancer fino a una casa malandata dove la ragazza entrò allora i tre si nascosero dietro a un muretto e subito sentirono urlare
x: guarda, guarda quanto mi vieni a costare, è tutta colpa tua se non vivo in una casa decente e sai perché signorina? PERCHÉ SEI NATA E PERCHÉ MI VIENI COSTARE UN PATRIMONIO- e detto questo i ragazzi videro da una finestra una donna prendere in cellulare di Cancer e tirarglielo dritto in faccia probabilmente ferendogli vicino ad un occhio ma Cancer lasciò che la donna si sfogasse senza mai emettere un gemito. Dopo questo Axel non riuscì più a guardare e disse agli amici che era meglio andarsene.
Sulla strada del ritorno Mark capì perché Cancer aveva quel carattere ma non capiva, e come lui anche Axel che era il più sconvolto e Silvia , il perché delle parole così dure della madre di Cancer.