42- Capitolo Extra: Giorni d'inferno

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(Questo capitolo è scritto dal punto di vista di Axel)

Subito dopo che Cancer se n'è andata via piangendo, sono partito verso casa con la luce del tramonto negli occhi.
Dirle addio, ma soprattutto sentire che lei mi odia è la cosa più difficile e dolorosa che abbia mai fatto.
Sento una lacrima rigarmi il volto, la scaccio velocemente col dorso della mano ma non riesco a fermare la fitta al petto.
Cammino lungo un viale alberato. Vedo una quercia isolata, mi ci dirigo e mi siedo alla base. Alzo il volto verso il cielo e urlo, urlo più che posso, urlo, urlo e piango, piango finché ho lacrime, piango cercando di scacciare questo dolore che ho nel petto, all'altezza del cuore.
Piango, urlo e penso a Lei, soltanto a Lei, ragione di tutto il mio essere.

Pochi giorni dopo il detective Smith, mi ha fatto trasferire a Okinawa dai figli di un suo vecchio amico.
Il maggiore, Thor, mi ha accolto a braccia aperte, nel vero senso della parola, appena arrivato davanti casa sua, mi ha aperto per poi stritolarmi in un abbraccio fraterno. Dal canto mio ho solo salutato educatamente. Mi ha mostrato la mia camera e mi ha detto di sistemarni come se fossi a casa mia. Ho fatto giù lo zaino, mi sono tolto la felpa e poi mi sono sdraiato sul letto, diamine fa un caldo... sono qui da un'ora e mi sto già sciogliendo, come fa la gente qui a vivere?
In quello, all'improvviso entra Thor che mi fa trasalire.
Thor: tranquillo, sono io. Se vuoi puoi fare una doccia, ti vedo accaldato.
Io: grazie...Thor.
Prendo i boxer, una canottiera rossa, dei pantaloncini neri e vado alla ricerca del bagno, lo trovo, mi spoglio, apro l'acqua a temperatura media ed entro.
Cavolo, che sensazione fantastica. Mi appoggio con le braccia al muro, sotto il soffione e chiudo gli occhi e...le lacrime decidono di uscire, sono silenziose e si mischiano con l'acqua della doccia, sono silenziose ma bruciano lo stesso.
Mi è tornata in mente Cancer, forse mi merito di soffrire così, probabilmente lei sta soffrendo così o peggio. Si me lo merito, ero riuscito ad aprire il suo cuore, ero riuscito a farle amare un po questa vita, ho aperto il suo cuore e l'ho resa vulnerabile, le avevo promesso che sarei rimasto per sempre con lei e le ho mentito. Ogni suo piccolo sorriso che ricordo mi fa provare un dolore piacevole che mi fa sorridere, Lei, Lei e soltanto Lei è causa di tutte le mie emozioni e sensazioni, da quando la conosco la mia vita è mutata in un insieme di novità e confusioni, lei che con la sua forza sembra un uragano ma allo stesso tempo con la sua debolezza è riuscita a cambiare tutti e tutto, la sua lontananza è una tortura, ogni lacrima che verso è per lei, chissà se mi odia veramente...no! Non ci voglio pensare, non lo sopporterei!

È passata qualche settimana ormai, ho la costante preoccupazione per Julia, quand'è che la troveranno?! Sto camminando sopra un muretto di pietra col cappuccio calato sulla testa, sento un grido, una madre, il amo bambino sta per essere schiacciato da delle travi di legno, senza neanche pensarci calcio il pallone che avevi sotto il braccio col Tornado di Fuoco e mando in frantumi le travi, subito la madre si lancia sul bambino piangendo e abbracciandolo
x: Ariooon!
Il bambino si volta a guardarmi e io gli sorrido
Mi è sembrato Julia per un momento.

La sogno tutte le notti, ormai sarà passato un mese o due da quando non la vedo, Thor mi aggiorna sempre sui progressi della Raimon e anche mi incoraggia affinché io mi alleni, sta nascendo una nuova tecnica, ma se una volta sarei stato entusiasta adesso non lo sono, perché il calcio mi ricorda la squadra e Cancer; in questi sogni c'è una dolce canzone di sottofondo, ci troviamo su una collina di un verde acceso e il cielo è di un azzurro puro, non c'è una nuvola e lei ride e mi bacia, ho sempre un piacevole calore al petto, lei è vestita con un abito leggero che le arriva al ginocchio, è di un tenue arancione, è scalza. Mi abbraccia con impeto gridando che sono tornato, perdiamo l'equilibrio e rotoliamo lungo la collina, ci fermiamo, lei sotto e io sopra, ha un dolce e leggero sorriso, io ho una mano a terra con cui mi reggo mentre l'altra le accarezza dolcemente il fianco, poi lei improvvisamente afferra il colletto della mia camicia bianca e mi attira a lei baciandomi, l'altra mano cinge in mio collo costringendomi a sdraiarmi completamente su di lei. Poi le mie mani e le sue scorrono frenetiche sui nostri corpi e i nostri baci diventano sempre più accesi e voraci. È tutto così realistico e perfetto ma a un certo punto l'erba diventa secca e un fulmine si schianta al suolo e tutto comincia a bruciare, c'è tanto fumo, non si respira, le fiamme mi toccano ma non mi brucio, mi alzo e anche lei, a un certo punto non la vedo più, la cerco preoccupato a morte e la trovo in mezzo alle fiamme che mi sorride dolce
C: addio...Axel
Le fiamme la inghiottono e quando si diradano c'è solo la sua cenere e le straccie del suo vestito.
Il sogno finisce sempre così e io mi sveglio urlando e madido di sudore. Voglio vederla. Voglio toccarla. Voglio sentirla. Voglio sentire il suo profumo. Voglio assaporare le sue labbra.
Questa distanza mi sta uccidendo. I giorni che passo senza di lei sono giorni d'inferno.

(La Canzone che Axel sente è "A Te" di Jovanotti, sopra c'è il video)

A te che sei l'unica al mondo
L'unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro

A te che mi hai trovato
All' angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te

A te io canto una canzone
Perchè non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all'aria
Come bollicine

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei

A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore

A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po'
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo

A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei

A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei

A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

A te che sei l'unica amica
Che io posso avere
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore

A te che sei,
Semplicemente sei,
Sostanza dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei...
A te che sei,
Semplicemente sei,
Compagna dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei

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