78- Remember

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Telegiornale
Questo pomeriggio al termine della semifinale Giappone-Brasile, un incidente stradale ha coinvolto la giocatrice giapponese Cancer Stonewall, è con grande rammarico che comunico che la ragazza è rimasta uccisa nel tentativo di salvare un compagno di squadra che si era lanciato in strada per salvare una bambina che stava per essere investita, i tentativi di salvarla sono stati inutili, Cancer è morta 6 ore dopo l'intervento d'emergenza. Per rispetto del lutto non abbiamo intervistato la squadra ma la zia e tutrice della ragazza ha dichiarato che la salma della giovane verrà trasportata in Italia...

Quando la notizia si propagò, tutti furono bersagliati di telefonate e in poco tempo l'entrata dei dormitori fu ricoperta di fiori. Axel da quando aveva visto morire Cancer non aveva più parlato con nessuno e si era rintanato nella camera di lei, dopo ore e ore Mark, Jude e Shawn entrarono nella stanza trovando il loro amico che stringeva al petto un quaderno nero, quando Axel alzò gli occhi gonfi di pianto su di loro, li vide annientati, aprì il quaderno e lo porse a Mark
A:leggete

"La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza affianco. Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la bellezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace."
Henry Scott Holland

J: Cancer... Lei sapeva che...
A: c'è dell'altro...
Mark girò pagina e trovo una lettera, anzi trovò una lettera per ogni componente della squadra più una per tutte le persone con cui la ragazza aveva avuto un minimo di rapporto: in ogni lettera c'era il brano letto poco prima più una dedica personale

Caro Mark, ricorda, la Dea della Vittoria sorride sempre a chi si impegna, la stessa cosa farò io, ovunque sarò, ti guarderò sempre e sempre ti sorriderò, non ti dimenticherò mai capitano, punta sempre in alto e non mollare mai, sorridi come solo tu sai fare, non rassegnarti mai, qualunque cosa accada, segui ciò che tu stesso mi hai insegnato

Caro Jude, ti ricorsi quando io e Mark siamo venuti a trovarti dopo la prima sconfitta della Royal, allora ti dissi che eri un fantastico capitano e regista, che il calcio ce lo avevi nel sangue e che era impossibile scappare, ribadisco questo e aggiungo: non sei solo un fantastico regista, sei una delle persone più straordinarie che io abbia mai conosciuto; la cosa che più mi mancherà di te sono i tuoi occhi, non devi coprirli perché gli occhi sono lo specchio dell'anima

Caro Shawn, mia luce nel buio, calma nella tempesta, ti dico solo di perseverare anche quando tocchi il fondo, stringi a te Sofia per rassicurarla come solo tu sei capace, con la tua calma e dolcezza...

Axel, ti amo. Sei tutta la mia vita... Mi rendi la ragazza più felice del mondo...Sei l'unico ragazzo che mi ha fatto veramente innamorare e che mi ama come nessuno mi ha mai amata...mi sacrificherei per te senza pensarci due volte ...io ti amo ti amo ti amo...Tu sei la mia vita, se non ti avessi incontrato, a quest'ora sarei già a tener compagnia ai vermi, persevera, vai dritto, non fermarti, ama ancora dopo me, io ti amerò per sempre...ma se la cosa può farti star meglio, dimenticami, l'unica cosa che mi sta a cuore è la tua felicità...tu devi vivere per me.

Dopo poco arrivò Silvia a chiamare i ragazzi per portarli giù, dove c'era tutta la squadra
Caleb: io...volevo...è arrivato il momento di dirvi una cosa, una cosa che io, il mister e...Cancer vi abbiamo tenuto nascosto: lei...era ancora malata, aveva ancora due tumori, al polmone e al cervello...era per questo motivo che a volte Travis le impediva di giocare o di allenarsi; andava avanti a fatica, solo grazie alle pastiglie che era costretta a prendere ogni giorno, avevamo deciso di lasciarle giocare il FFI e non appena avremmo finito saremmo tornati in Italia per le cure...
A: vorresti dire che lei sapeva tutto e che non ci avrebbe detto niente?!
Caleb: era una sua decisione, non voleva farvi preoccupare, ma stava comunque peggiorando e i medici si aspettavano che morisse tra due settimane. È per questo che lei non ci ha pensato tre secondi a lanciarsi...lei stava per morire...ha preferito farlo subito salvando te, Axel. Lo avrebbe fatto per ognuno di noi, si considerava morta ormai...si era arresa...
M:no...-disse singhiozzando con la testa china su un tavolo
Shawn:avrebbe...avrebbe dovuto dircelo, le saremmo stati più vicini
J: perche vuole sempre sopportare tutto da sola?! Avremmo potuto rendere ogni momento...
A:l'abbiamo fatto portandola qua a giocare- disse alzandosi e dirigendosi alla porta- ma almeno avremmo potuto sapere che sarebbero state le sue ultime partite...-sbattè la porta e si diresse da sua cugina; la squadra Italiana stava era racchiusa in un aura oscura, quando stava per entrare nella loro sede sentì un mormorio da dietro un muretto, si avvicinò e vide che Sofia era seduta a terra, con la testa sulle ginocchia e le mani intorno, che singhiozzava, le si avvicinò e si sedette di fianco a lei
A:Sofi
Sofia: Axel...si è spezzata...la sua vita si è spezzata...per salvare te...quanto poteva amarti per fare un simile sacrificio...oh Axel!- lo abbracciò per poi piangere sulla sua spalla- come faremo senza di lei?!
A: voi ce la farete...io no, io me ne sono andato con lei...

Era notte e lui era alla finestra, seduto con le gambe fuori e le mani tremanti, guardava davanti a lui, piangendo
A:aspettami... io...- ma in quello gli vennero in mente le parole di Cancer- tu devi vivere per me...- e poi si ricordò di quel breve momento...

"A: perché Cancer? Senza di te io non...
C: la stessa cosa vale per me, solo che la squadra ha più bisogno di te che di me, Julia ha bisogno del suo fratellone ora che si è risvegliata e tuo padre non poteva reggere un altro lutto"

A: lei sarebbe davvero fiera di me se mi buttassi? Si è sacrificata perché io vivessi...- lentamente ritornò dentro la camera e si buttò sul letto, con un braccio sugli occhi e piangendo- ti amo anch'io.

Quando infine, giorni dopo, scesero in campo era più determinati che mai, non perché era la finale, ma perché la vittoria è stato l'ultimo desiderio di Cancer, ogni gol segnato ogni passo, ogni respiro, ogni passaggio, ogni parata, ogni pensiero era per lei, e così, quando quel fischio li decreto vincitori, loro non poterono fare altro che guardare il cielo e sorridere.
Quando i ragazzi tornarono a Tokyo, accesero, nella piccola sede della Raimon, una candela rossa con una foto della ragazza, e poi un'altra assieme a tutti i suoi amici che rideva perché era così che la volevano ricordare

Quando i ragazzi tornarono a Tokyo, accesero, nella piccola sede della Raimon, una candela rossa con una  foto della ragazza, e poi un'altra  assieme a tutti i suoi amici che rideva perché era così che la volevano ricordare

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Da quel giorno quella candela fu sempre accesa e il ricordo della ragazza fu sempre vivido nei pensieri e nei cuori di tutti coloro che l'avevano conosciuta. Molto spesso, negli anni a venire, i membri della squadra tornavano alla Raimon per pregare Cancer, oppure era altrettanto comune che i studenti appartenenti al club di calcio si recavano alla foto della ragazza per chiedere al suo spirito un sostegno per vincere una partita... be questo fino al Quinto Settore, questo fino a quando Alex Zabel non salì al trono, questo fino a quando una ragazza dall'Italia non atterrò in Giappone con una borsa di studio...

To be continued...

Casini e sentimenti nell'InazumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora