9- Scomparsa

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Corsero a casa di Axel e quando entrarono, Axel la stese sul suo divano, e Cancer fece un gemito di dolore.
M:e ora? Come si medicano delle ferite del genere?!
A:io intanto vado a prendere le garze!
M:ok...ehm...ora giriamola a pancia in giù.
Nathan, Mark, Kevin e Steve, mentre gli altri guardavano sofferenti, provarono a girarla ma appena la presero, Cancer urlò in modo straziante
Nathan:come si può fare una cosa del genere alla propria figlia?!
Poco dopo Axel tornò con le bende e l'acqua ossigenata, impregnarono le garze di quest'ultima e a mano a mano che le appoggiavano sulle ferite la ragazza tirava urli che sembravano provenire dall'inferno
Nelly:non posso più guardare
Celia: no, neanch'io
Silvia:nemmeno io
Andò avanti cosi per un'ora poi stremata, Cancer, si addormentò
A:si è addormentata- Disse Axel buttandosi sul letto, tutti tranne lui e Mark erano appoggiati ai muri della sua camera che dormivano;
M:Che giornata-sbuffò Mark stendendosi di fianco all'amico e si addormentarono pure loro.

Verso le undici, Mark si alzò per vedere come stava Cancer, ma quando entrò in soggiorno, corse subito indietro e urlò
M: CANCER È SCOMPARSA!
A: Cosa?!
Squadra: La smettete di gridare, staremo dormendo.
A&M: CANCER È SCOMPARSA
squadra:COSAAA?!
M:non c'è tempo da perdere, dividiamoci e cerchiamola!

Era mezz'ora che Cancer si trascinava per la città, aveva intenzione di andare a casa, chiarire con sua madre e poi...beh aveva un piano per non recare più dolore né ai suoi compagni né a se stessa, doveva solo sparire...sparire per sempre.

Casini e sentimenti nell'InazumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora