Benvenuta

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(NIALL)
La prima cosa che sento quando mi sveglio è il silenzio. Un silenzio tranquillo e soprattutto rilassante. Giro la testa alla mia destra e trovo Angelica che mi dava le spalle. È bellissima quando dorme. Sta facendo molto per noi e ogni giorno che passa mi piace di più. Il suo piano non mi piace per niente ma mi rendo anche conto che è l'unica possibilità che abbiamo per essere lasciati in pace. C'è qualcosa di strano in tutta questa situazione. I manager non si sono fatti sentire per due mesi. Niente telefonate, niente messaggi e la pausa sta durando tantissimo. Vabbè oltre questo, il solo pensiero di Angelica insieme a quel dannato principe non mi piace proprio. Ho l'impressione che lui sappia più del dovuto e me ne sono accorto da come risponde alle nostre domande. Mi giro verso Angelica e li cingo la vita con il braccio sinistro appoggiando la mia testa sulla sua. Il suo respiro è regolare e sorride quindi sta facendo un bel sogno. La sveglia segna le 8:00 e se Angelica vuole passare una giornata con la sua famiglia si deve svegliare. Ieri ho avvisato Paul con un messaggio ed era felicissimo che Angelica si era decisa a recuperare il tempo perso in questi anni. Sarà molto duro affrontare la giornata senza di lei, guardandola sempre, stare insieme a lei, farla sorridere. Adesso non so come farei senza di lei. Basta pensare, adesso è ora di svegliarla. Mi alzo col busto e ancora assonnato, Poggio il braccio destro sul cuscino sostenendomi con la testa, girato verso di lei. Le accarezzò la guancia dandole tanti baci sul collo. Mugola infastidita, ma continuo finché non si sveglia. La sua pelle è calda e i suoi occhi appena aperti sono arrossati per il sonno ma appena mi vede mi sorride girandosi verso di me "buongiorno Niall" chiude di nuovo gli occhi "buongiorno piccola" spalanca gli occhi e si alza a metà busto "piccola?" Abbassa lo sguardo e arrossisce "si, piccola. Non ti piace?" Aggrotto le sopracciglia. Lei annuisce e sorride "secondo te a che ora posso andare dalla mia famiglia? Loro non sanno che oggi andrò da loro e non so se sia il caso di presentarmi senza un invito" si stende sul letto e mi guarda indecisa "non ti preoccupare. Ieri ho avvisato io i tuoi genitori. Stai tranquilla. Penso che se vai alle 10:00 va più che bene" mi stendo anche io e lei arrossisce distogliendo lo sguardo "cosa c'è?" Lo guardo interrogativo "niente" gira il viso dall'altra parte torturandosi il labbro inferiore. Mi guardo e mi accorgo che sono a petto nudo, la guardo e rido "perché ridi?" Si gira verso di me ancora fossa in viso e inclina la testa di lato, torturandosi sempre il labbro "dai andiamo a prepararci o se no farai tardi. Sono le 9:00" continuo a ridere e lei sorride, scendendo dal letto e andando verso l'armadio. Prende i vestiti e si chiude nel bagno. Mi alzo anche io, mi vesto e vado di sotto a preparare la colazione per me ed Angelica. Entro in cucina e trovo Zayn già sveglio con una brioche e vicino al computer "Hei amico, come mai già sveglio?" Prendo il latte dal frigo, i cornetti e la Nutella dal mobile "stanotte ho organizzato tutto, mi manca solo collegare i microfoni. Tu perché sveglio e vestito a prima mattina? È strano vederti sveglio a quest'ora" mi sorride "oggi Angelica vuole andare a trovare la sua famiglia e l'accompagno" gli sorrido preparando i cornetti sia per me che per lei "wow, sei proprio cotto" mi dà uno schiaffo sulla spalla spingendomi un po' e rido "no Zayn non sono cotto, è una cosa seria. Mi piace davvero Angelica" lo guardo e lui sorride, chiude il computer, lo prende e si alza dalla sedia "mi fa piacere amico" mentre se ne stava andando scende Angelica "buongiorno Angelica" Zayn la saluta e lei gli sorride "buongiorno Zayn" lo saluta anche con la mano e poi si mettono a parlare. Mentre lui sale le scale lei viene in cucina e si siede sulla sedia. La tavola è apparecchiata per due persone "ti ho preparato la colazione" gli sorrido "e stavolta mangerai l'intero cornetto" gli puntò il dito contro "grazie" sorride. Mangiamo in silenzio ed è lei a spezzarlo "Niall ti posso fare una domanda?" Mi guarda e smette di mangiare "certo" smetto anche io "ecco...puoi restare con me? Intendo con me e con la mia famiglia, non mi sento molto a mio agio solo io" mi torturo le mani e mi mordo il labbro "certo. Mi farebbe piacere. Non ti lascerò sola" mi sorride e mi abbraccia "grazie Niall" mi sussurra nell'orecchio "non c'è di che piccola" mi stacco da lei "oggi non mi hai dato il bacio del buongiorno" mi avvicino di più "mi sono dimenticata" arrossisce e si morde il labbro "no. Non ti mordere il labbro. Ogni volta che lo fai mi fai impazzire" gli accarezzo la guancia "Niall" mi mette una mano sul petto ma non mi allontana quindi avvicino il mio viso al suo e le sfioro le labbra fino a darle il bacio che aspettavo da stamattina. Appoggiò le mani mani sui suoi fianchi e lei avvolge le braccia intorno al mio collo e mi stringe di più a se. Quando ci stacchiamo abbiamo il respiro affannato "adesso è sicuro che non me lo dimentico" ridiamo e la bacio ancora "Niall arriveremo in ritardo" si stacca completamente e ci avviamo alla porta. In macchina cantiamo a squarciagola tutte le canzoni alla radio. Le canzoni che non conosciamo le parole, c'è le inventiamo e così è andata avanti fino a casa di Paul "siamo arrivati" lei annuisce un po' nervosa. Scendo dalla macchina e vado verso di lei che ha aperto la portiera. La faccio scendere e la prendo per mano "andrà tutto bene. Infondo già li hai ritrovati. Dovete solamente raccontarvi quello che avete fatto durante tutti questi anni" lei annuisce e mi guarda preoccupata. Gli metto il braccio intorno al collo e gli do un bacio sulla testa. I suoi capelli profumano del mio shampoo "per caso hai usato il mio shampoo?" La guardo aggrottando le sopracciglia "non lo so. Ho trovato solo quello nel bagno e quindi l'ho usato senza pensarci" alza le spalle "mi piace sentire sui tuoi capelli l'odore del mio shampoo" gli sorrido e lei ricambia. Suoniamo alla porta e ci viene ad aprire Paul. Indossa una maglietta nera e un jeans chiaro ed è scalzo "Angelica, Niall. Entrate" entriamo e troviamo la casa in ordine "cosa state combinando?" Paul incrocia le braccia al petto "in che senso?" Prendo la mano di Angelica "so che c'è qualcosa che i manager non vogliono dirmi e dalle facce che avete fatto subito avete capito di cosa sto parlando. Forza andiamo nel salone e raccontatemi" si avvicina ad Angelica e l'abbraccia "bentornata piccola mia" gli sorride e Angelica ricambia l'abbraccio "grazie papà" Paul sentono quelle parole sorride e la stringe di più a se.

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Ricchezza e povertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora