(POV ANGELICA)
Ci avviciniamo al palazzo, nel buio e nel silenzio più totale. La città non è mai stata così silenziosa. A Londra c'è sempre casino perché qui c'è silenzio "Lucas perche qui non c'è casino?" Lo guardo, lui si gira verso di me "qui c'è il palazzo reale e la gente qua è piuttosto tranquilla" annuisco e continuiamo a camminare fino a quando il cancello grande non si apre "mi raccomando, recitate bene, oppure siamo fritti. Fate le facce come se avesse subito dolore e mi raccomando fate resistenza quando saremo dentro. Purtroppo dovrò essere rude con voi" abbassa lo sguardo "non ti preoccupare, se è necessario picchiaci pure, faremo di tutto per risolvere questa situazione, sopratutto se è coinvolta Julie" Luois lo guarda aggrottando le sopracciglia e Lucas annuisce fulminandolo con lo sguardo. Tra quei due non scorre buon sangue, ma devo ancora capire quale la storia di Luois e Julie e sopratutto come ha fatto Julie ad immischiarsi in questa faccenda. Troppe domande e nessuna risposta. Come sempre. Entriamo nel palazzo e noi mettiamo in scena il nostro piano. Cerchiamo di resistere ma devo dire che Lucas è molto forte. Appena entriamo c'è il principe con alcune guardie. Lucas da uno strattone alle manette, troppo forte e di sorpresa che perdiamo l'equilibrio cadendo a terra "Lucas! Bentornato!" Il principe si avvicina a Lucas, mentre egli lo guarda con un ghigno "grazie principe" incrocia le braccia al petto "cosa ci fanno le due ragazze qua? Io ti avevo chiesto Il ragazzo biondo tinto e la modella" il principe aggrotta le sopracciglia e si volta verso Lucas "gli altri due sono riusciti a scappare, perché queste due si sono messe in mezzo" fa la voce arrabbiata. Se non sapessi che stava recitando, avrei scommesso che stava facendo sul serio "non mi importa, queste due ragazze faranno compagnia a me e al mio caro cugino" sorride, un sorriso che mette i brividi. Si avvicina a me "ma guarda chi si rivede" mi prende il mento e lo avvicina al suo viso "contenta di essere qui?" Parla sottovoce ma io non parlo "che c'è? Sei sconvolta perché il tuo fidanzatino se l'ha data a gambe invece di venirti a salvare?" Ride "povera illusa!" Continua a ridere "tu!" Si rivolge a Perrie che lo guarda arrabbiata "non mi sei molto simpatica, quindi non mi servi, ma a mio cugino si" gli sorride mentre Perrie lo guarda ancora più furiosa di prima "non le toccare" parla una voce soffocata che è quella di Liam "oh ma guarda guarda. Il ragazzo si è svegliato? Non eri tu che hai abbandonato la tua ragazza per Sophia?" Liam spalanca gli occhi "cosa ne sai tu?" Il principe Ride ancora "stupido! Sophia lavora per me! E non sia quanto mi sono divertito quando hai lasciato la tua povera, ingenua e illusa ragazza che ha creduto a tutte le parole di Sophia" Liam stringe i pugni e abbassa la testa. È arrabbiato, molto arrabbiato. Non l'ho mai visto così è un po mi incute timore, maledetto principe. La pagherà per tutto questo. Il suo era tutto un piano, tutto un gioco "brutto figlio di puttana!" Luois urla mentre si alza per sferragli un calcio "Lucas!" Grida il principe. Lucas annuisce e precede Luois mentre gli dà un calcio nello stomaco. Luois si abbassa tossendo mentre io e Perrie siamo sconvolte. L'ha colpito. E non l'ha colpito piano! Lucas guarda Louis e lui annuisce impercettibilmente, segno che sta bene. Lucas si allontana e non ci rivolge nessuno sguardo "portateli nelle loro camere e chiudeteli a chiave. Domani mi occuperò di loro" il principe sale le scalinate, mentre le guardie ci portano in quattro stanze diverse e in corridoi diversi. Liam nella prima stanza del corridoio di destra e Perrie nell'ultima stanza sempre del corridoio di destra. Io e Luois veniamo portati nel corridoio di sinistra, lui nella prima stanza e io nell'ultima. Pensavo che ci avrebbero trattati come dei prigionieri e invece mi ritrovo una stanza, illuminata dalla luce della notte, un letto matrimoniale, una cabina armadio. Ancora a tanto lusso a cui non sono abituata. Prendo il microchip della tasca e vedo accendersi e spegnersi il pallino rosso, significa che Zayn mi sta cercando. Mi metto l'invisibile cuffia nell'orecchio e il microfono piccolissimo vicino alla maglietta. Schiaccio il pulsante rosso che diventa verde e mi arriva subito la voce di Zayn, o almeno mi dovrebbe arrivare "stai bene?" Questa è la voce di Niall "si sto bene" sorrido "Niall levati e fammi lavorare" rido mentre Zayn riprende in mano il microfono che Niall non voleva lasciargli "allora Angelica, cosa è successo?" La voce di Zayn risuona nel mio orecchio forte e chiaro, mi muovo per andare vicino alla finestra "il principe se le presa un po perché invece di Perrie e me voleva Niall ed Eleonor ma ha mostrato molto piacere verso di me e di sicuro ha mostrato quanto suo cugino ha interesse verso Perrie" vengo bloccata dalla voce di Zayn "io a quello lo ammazzo. È meglio che non tocca Perrie con un dito oppure è la volta buona che gli taglio le mani" sorrido "Zayn dopo parlerai con lei ma adesso fammi finire "principe del cazzo. Prova piacere. Adesso glielo faccio vedere io quanto piacere provo a dargli un pugno sul naso" questa volta a bloccarmi è la voce di Niall arrabbiata "Niall non ti preoccupare, va tutto bene" lo rassicuro e poi vado avanti con il discorso "il problema però è che ci hanno diviso, stiamo in quattro camere diverse e molto distanti tra loro. Lo puoi vedere dai nostri gps. Sarete voi a dirci i movimenti degli altri" chiudo la finestra e mi stendo sul letto "sicuro. Vi terremo aggiornati. Gli altri agiranno domani mattina. Alle 6:30 di mattina già staranno nel palazzo. Io e Julie vi seguiremo dal pc, tenete sempre con voi questi microchip. Non li togliete per nulla al mondo, anche quando dormite li dovete tenere. Ricorda se vuoi parlare con noi basta premere il pulsante rosso, se dobbiamo sapere qualcosa sentiremo la vostra conversazione perché registreremo tutto, mi raccomando fate attenzione. Mi metterò in contatto anche con gli altri e dirò le stesse cose" annuisco come se lui puoi vedermi. Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio "va bene. Non ti preoccupare se c'è qualcosa che non va oppure c'è una conversazione che dovresti sentire, schiaccio stesso il pulsante. Buonanotte Zayn" senza aspettare una sua risposta, chiudo la conversazione e prendo il pigiama che mi ha offerto la casa. Ho di nuovo troppe domande ma nessuna risposta. Devo cercare di capire che intenzione ha il principe, anche se sarà difficile, ma ci voglio provare. Mi faccio una doccia, infilo il pigiama, mi rimetto il microchip, piego i miei panni e mi infilo nel letto guardando fuori la finestra. La luna e proprio di fronte a me, è attraverso la Luna che vengono canalizzate le emozioni ed è sempre lei che mostra se siamo o meno in grado di contenerle e di gestirle o se, per paura, le reprimiamo o finiamo per abusarne usandole come un vero e proprio sistema difensivo. Le emozioni rappresentano il contatto diretto con la "vita", con quella autentica, fatta di motivazioni e di bisogno di contatto, quella che è in grado di darci sussulti al cuore, di farci percepire gli altri, di informarci sui nostri stati d'animo, quella che desidera che noi impariamo a relazionarci e ad empatizzare fino a sperimentare la "compassione", massima elevazione del sistema emozionale; se non le viviamo e non le sentiamo, la vita diventa arida e perdiamo contatto con noi stessi, con i sentimenti e, pian piano dal nostro Se' più profondo; ciononostante abbiamo sentito dire tante volte che bisogna "evitare le emozioni" perché sono dannose: niente di più falso.
Oggi la medicina ha provato che le emozioni fanno bene al nostro corpo e in particolare al cuore, la paura delle emozioni riflette il bisogno di non coinvolgersi dovuto alla paura di essere feriti pero non possiamo non pensare che reprimere le emozioni sia qualcosa che va contro la vita. Secondo me è questo il problema del principe. Reprimere le sue vere emozioni ma conservare dentro di se sentimenti opposti a quelli provati durante la giornata. I sentimenti buoni emergono solo quando si trova da solo a pensare a cosa ha fatto in tutta la giornata. È come se lui chiude in un cassetto i suoi pensieri o sentimenti positivi di quella giornata per poi conservarseli durante la notte e dormire sereno. Questo pensiero mi fa sorridere "Angelica" sento una voce, ma già so di chi è. Ecco perché Zayn mi ha detto di rimanere il microchip acceso "Niall" stringo il cuscino "Hei, come stai?" Sorrido "bene. Qui è troppo lussuoso e il letto è grandissimo e freddo, mentre il tuo è piccolissimo e caldo" ridacchio e arrossisco "stai arrossendo?" Sprofondo la faccia nel cuscino "no non lo sto facendo" sorrido mentre lui ride "mi manchi Angelica. Ero abituato a tenerti fra le braccia la notte, a darti il bacio della buonanotte, a parlare con te e il solo pensiero, che io sto qui a non fare niente e tu stai lì con il principe, mi fa infuriare. Non ti voglio vicino a lui, ti voglio qui, accanto a me" se prima arrossivo adesso non voglio vedere di che colore sono "Niall" sussurro "si?" vorrei anche io dirgli che mi manca tantissimo, che mi mancano i suoi baci, i suoi abbraccio e le sue parole confortevoli prima di iniziare il giorno nuovo e invece "vienimi a salvare" questo è tutto quello che mi esce "questa è la prima cosa che farò, adesso dormi piccola, buonanotte" a lui bastano le parole che gli ho detto e questo mi riscalda il cuore ma devo capire cosa mi spinge a stare con Niall. È amore? È amicizia? No assolutamente, amicizia impossibile perché nell'ultimo periodo ho legato molto con Liam e io non provo la stessa cosa che provo per Niall. Morirei se a Niall succedesse qualcosa. Lui è la mia ancora di salvezza, il mio primo amico, il mio primo confidente, il mio salvatore e sopratutto il mio primo ragazzo. È stato il mio primo bacio ed è stato il primo che mi ha fatto scoprire le prime emozioni diverse da quelle che avevo sempre provato. Sono sicura, quello che provo per Niall è bellissimo ma allo stesso tempo confusionale. Ma una cosa è certa, mi piace provare certe emozioni quando sto con lui "buonanotte" e così mi addormento pensando a Niall che mi verrà a salvare scavalcando il cancello del palazzo reale e saltando dalla finestra, sorridendomi per avermi trovato e salvato.
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Ricchezza e povertà
Storie d'amoreC'era una ragazza, Angelica, che non viveva una vita facile, dormiva in strada e guadagnava cantando e suonando la sua chitarra. La sua passione era la musica, desiderava andare all'università di lingue per migliorare la sua pronuncia inglese. Era i...