Capitolo 24

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Jasmine si asciuga le lacrime e fa un respiro profondo, ‹va tutto bene?› domando
‹Fa male ricordare tutto ciò, sono arrivata al fatto che mi avevano drogata e mi portarono fuori e qua due o tre ragazzi si approfittarono di me poi mi lasciarono sola e insanguinante intorno a me. Avevo perso la verginità nel modo più peggiore possibile›
‹Che cosa c'entra Federico in tutto questo?›
‹Il giorno seguente Federico non si fece vedere per tutto il giorno, così anche nei giorni a seguire, lo chiamavo ma lui non rispondeva, stavo malissimo per questa storia e quando un giorno esce un video...›
‹Video? Non è quello che penso› dico
‹Era il video di quella sera, girava sul web da giorni e allora ho deciso di vederlo e ho scoperto il comportamento di Federico. Era stato lui› dice
Sono senza parole poi mi ricordo di quella scommessa che ha fatto Fede con Alessio.
‹Forse ti starei dicendo come sia possibile perché si vede che è pazzo di te ma...›
‹No ti credo stava succedendo anche con me la stessa cosa, aveva fatto una scommessa con un suo amico scommettendo di portarmi a letto ma l'ho scoperto prima che succedeva› dice
‹Quindi non poi non è così cambiato, è rimasto sempre lo stesso stronzo›
‹Adesso sta cambiando, poi che hai fatto quando hai scoperto la verità?›
‹L'ho affrontato dicendogli che mi faceva schifo, che era un mostro e la sua risposta fu lo aveva fatto per solo per divertirsi, così me ne sono andata via da Modena. Mentre lui si era messo in società con Benji e sono diventati quelli che sono adesso›
‹Tu come hai fatto a trovarmi?›
‹C'era una foto che ti riprendeva con lui mentre vi baciavate su Instagram› dice, ‹adesso sai la verità sta a te decidere cosa fare›
‹Ma almeno ti ha chiesto scusa›
‹Si, su Facebook due anni dopo›
‹Scusami, preferisco rimanere da sola per elaborare queste informazioni› dico e mi allontano per pensare a quello che mi ha appena rivelato.
La storia che mi ha raccontato Jasmine è scioccante, non mi aspettavo una cosa del genere da Federico e quindi non so che fare.
Non pensavo che Federico fosse tipo da fare queste cose. Pensavo che fosse stronzo e che si divertisse con le ragazze ma non fino a quel punto, addirittura stuprare una ragazzina e mettere il video online. Poteva finire denunciato per una cosa e non capisco perché i genitori di lei non lo abbiano fatto.
Se succedeva a me, mia madre avrebbe non solo fatto la denuncia ma avrebbe chiamato la FBI.
Squilla il mio cellulare ed è Fede, ma decido di non rispondere e vado a casa.
Mi scrive anche un messaggio, lo leggo
"Hai finito con il tuo famoso impegno? Ho voglia di vederti"
Non gli rispondo e nel frattempo sono arrivata a casa quando vedo uscire Benjamin.
Gli sorrido sperando che gli sia passata l'arrabbiatura nei miei confronti.
‹Tutto bene?› domanda
‹Si perché?›
‹Sei strana› dice
Alzo le spalle, mentre mi squilla di nuovo il cellulare ed è sempre Federico ma non gli rispondo.
‹Non gli hai risposto perché me? Sono stato male quando mi hai tradito con lui ma adesso è passato› dice
‹No per cose mie› dico, ‹sono contenta che alla fine mi hai perdonato, avrei voluto che le cose fossero andate diversamente›
‹Anche a me› dice
Fa per andarsene ma lo blocco. ‹Ben aspetta› dico
Gli volevo dire se lui sapeva di quello che aveva fatto Federico prima di unirsi con lui. ‹Si?›
‹Se Fede ti dice se mi hai visto, potresti dirgli di no?›
‹Allora è successo qualcosa di brutto› dice
‹Ho scoperto delle cose› dico rimanendo sul vago
‹Di Jasmine?›
‹Lo sai?›
‹Purtroppo, sono stato io a costringerlo a dirgli scusa quando me l'ha raccontato›
‹Ah grazie, non dire che mi hai visto perché voglio pensare cosa fare›
‹Segui il tuo cuore Silvia›
Pare facile ascoltare il mio cuore, lo saluto ed entro in casa intanto Fede mi ha chiamato altre tre volte.
Vado a farmi la doccia per schiarirmi i pensieri della giornata di oggi, ma ci resto quasi un'ora tanto che mia madre mi viene a bussare tre volte
‹Non ci sei solo tu in questa casa, ricordati che siamo in cinque adesso›
‹Purtroppo› dico e vado in camera
‹Ha chiamato Federico mentre non c'eri tre volte, è veramente asfissiante› dice
Risquilla di nuovo ma lascio squillare, ‹non rispondi?›
‹No›
‹Avete litigato?›
‹No›
‹Perché gli rispondi?›
‹Ti stai prendendo troppa confidenza adesso, ho scoperto delle cose suo passato bruttine e non so che fare›
‹Bruttine quanto?›
‹Ha rovinato la prima volta di una ragazza› dico
‹Cioè?› domanda
‹Era con i suoi amici, l'hanno drogata e poi violentata›
‹Che cosa triste› dice
‹Già›
‹Non so che fare, stava per succedere anche a me, non allo stesso modo suo ma stava per succedere...la scommessa›
‹Perché non gli parli e ti fai raccontare perché l'ha fatto› dice
‹No, perché non voleva che lo sapessi› dico
‹Tutti noi non vogliamo che il nostro passato venga alla luce specialmente se è brutto e oscuro› dice
‹Che vuoi dire?›
‹Mia madre mi ha abbandonato quando ero piccolo e sono cresciuta solo con mio padre, sono stata malissimo e neanche a me piaceva che mio padre si fosse fidanzato di nuovo ma tua madre è veramente simpatica›
Io ed Emanuela abbiamo una cosa in comune: entrambe abbandonate da un genitore
‹Non la vedi proprio più?›
‹Come fosse morta›
‹Anche tuo padre è simpatico› dico e scoppiamo a ridere.
Chi la avrebbe detto che io ed Emanuela saremo diventate amiche, anzi sorellastre.
Squilla di nuovo il telefono ed è sempre Fede, così decido di spegnere direttamente il telefono.



La mattina dopo vedo Federico attendermi sul portone del condominio ma io non voglio parlargli assolutamente così uso il cancello posteriore. Nel pomeriggio mentre sono impegnata a studiare sento la porta della mia camera aprirsi e girandomi mi accorgo che è Federico. ‹Mi ha fatto entrare Emanuela› dice
‹Che cosa ci fai qua?›
‹Non mi rispondi alle mie chiamate? Mi stai evitando?› chiede
‹Non mi va di parlare› dico
‹Silvia è successo qualcosa?› domanda
Dovrei dirglielo quello che Jasmine mi ha raccontato
‹So tutto Fede› dico
Lo vedo impallidire. ‹Ovvero?›
‹L'impegno di oggi pomeriggio era vedermi con Jasmine› confesso
‹Perché non me lo hai detto che ti vedevi con lei?›
‹Non mi avresti fatto andare› dico
‹E che ti ha detto?› domanda
‹Tutto quello che le hai fatto, hai rovinato la prima volta a una ragazzina di sedici anni nel peggiore dei modi› dico
‹Ero ubriaco e...›
‹Sono cazzate Federico, queste sono cose che non si fanno e non capisco come i genitori non ti abbiano denunciato›
‹Lo hanno fatto ma poi hanno deciso di non andare avanti con la causa› dice
‹Altrimenti adesso non saresti Federico Rossi, il cantante› dico
Fa mi toccare ma io mi scosto. ‹Voglio del del tempo per riflettere su noi due e sulla nostra storia›
‹Cazzo Silvia è successo anni fa, è una storia vecchia e sepolta, le ho chiesto scusa›
‹Io non sono sicura che tu sia cambiato veramente... stava per risuccedere, la scommessa ti ricordi?›
‹Ma poi mi sono ritirato indietro ricordi questo?› domanda, ‹è finita?›
Non rispondo.
‹Prenditi tutto il tempo che vuoi per riflettere› dice ed esce dalla mia stanza.
Quando sento sbattere la porta di casa mi accorgo che è veramente finita con Federico, chiudo la porta e mi lascio cadere lungo essa scoppiando a piangere.
Dopo aver fatto uscire tutte le lacrime che tenevo mi alzo e decido di andare a cercare conforto dalla mia migliore amica. Mi lavo la faccia e con la bici vado diretta a casa sua. La madre mi conosce perfettamente così mi lascia entrare.
E come mio solito entro senza bussare ma se sapevo quello che mi aspettava lì dentro vi giuro che avrei telefonato prima: mio fratello e la mia migliore amica sdraiati semi nudi sul suo letto a baciarsi.
‹Posso sapere che cosa significa questo?› dico
Loro si guardano senza dirmi niente, allora parlo io
‹Non avresti mai capito, fidati di me non ti avrei mai tradito›
‹Silvia non è come sembra› dice
‹Vi lascio parlare da sole› dice mio fratello
‹Non ho niente da dirle perché quello che ho visto è stato già abbastanza e Martina mi fai più schifo più di Federico, almeno lui non mi ha tradito›
‹Silvia non dire così mi dispiace› dice
‹Se ti dispiaceva non ti saresti messa con mio fratello alle mie spalle oltretutto come due ladri prendendovi gioco di me›
‹Silvia ora basta› fa mio fratello
‹Tu stai zitto› dico, ‹per me siete morti entrambi, tutte e due› e detto ciò ritorno a casa mia.
Non c'è nessuno a casa così prendo la valigia ci butto i miei vestiti, i miei oggetti personali e prima di andare scrivo una lettera a mia madre.
'Ciao mamma,
Non me ne vado per te, ma per me stessa, ho bisogno di stare un po' di sola per riflettere su alcune cose.
Vado da mio papà, non mi cercare mi farò viva io.
Ti voglio bene
Silvia'.
La lascio sul mio letto poi mi incammino verso la stazione. 

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora