Capitolo 57

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È tutto il pomeriggio che Federico è chiuso nella sua stanza neanche per mangiare il dolce.
Non lo sopporto quando si comporta come un ragazzino solo perché ho accettato la chiamata di Cristiano. E più ci mette anche la madre la quale mi consegna una busta, la scarto e vedo che è un test di gravidanza. ‹Non posso accettarlo› dico riconsegnarglielo
‹Certo che puoi, così ti togli questo dubbio› dice
‹Non voglio rovinarmi Pasquetta se dovesse essere positivo› dico
‹Va bene ma quando ritorni a casa lo fai mi raccomando› dice
Glielo prometto e lo metto in borsa.
‹Che è successo con Fede?› mi chiede
‹Ma nulla, suo figlio è veramente immaturo› dico sottolineando la parola immaturo per farsi che Fede mi senta.
‹Cioè?›
‹Un mio amico mi ha chiamato e Fede si è fatto rodere› dico
‹Classico di Federico› dice Valentina alle mie spalle
‹Non so neanche se partiamo per Cervia, ma suppongo di no› dico
‹Seducilo Silvia, usa la tua arma seducente, mio fratello è molto orgoglioso e ci mette tanto a chiedere scusa, anche se ha palesemente torto› dice
Sedurre Fede eh? Ringrazio Valentina per la bellissima idea. Posso sfruttare il fatto che Federico adora mangiare per preparargli una ricca colazione domani mattina, con un biglietto di scuse accanto, anche se non ho niente da farmi perdonare. Ho solo accettato una chiamata da Cristiano.

Infatti la mattina dopo metto il vestito che ho portato apposta per Pasquetta e scendo in cucina dove vedo la madre e Valentina
‹Come siamo belle› esclama quest'ultima
‹Grazie, mi aiutate? Voglio preparare la colazione a Fede› dico
‹Anche se mio fratello non se la merita› dice
Sorrido. Un pochino ha ragione.
Prepariamo la colazione, con cappuccino, muffin, uova strapazzate, un fiore e un bigliettino di scuse. Speriamo funzioni.
Salgo lentamente le scale e apro la stanza, e mi avvicino al letto. Dorme in boxer ed è un cucciolo. Lascio il vassoio sul comodino e lo bacio scendendo lungo il collo.
Mugola qualcosa di incomprensibile ma non si sveglia. Proseguo.
Cerca di schivare i miei baci finché non apre gli occhi, ‹buongiorno› dice
‹Buongiorno› dice
Si, chiaramente è ancora arrabbiato.
‹Ti ho preparato la colazione› dico
Lui la guarda poi guarda me. ‹Mi compri con il cibo eh› dice con il sorriso
Mi rilasso. ‹Non posso mica sempre comprarti con il sesso› dico
Sorride, ‹sei incredibile Silvia› dice
‹Perché?› dico
‹Niente lascia stare› dice
‹No dai dimmelo, voglio saperlo› dico
Inizia a mangiare il muffin,
‹Dimmelo o niente muffin› dico rubandoglielo
Mi guarda, ‹sei incredibile perché è impossibile essere arrabbiati con te›
Gli do il muffin, ‹scusa per ieri forse non dovevo accettare la chiamata› dico
‹Scusa io, non dovevo prendermela› dice.

Lo bacio. ‹Andiamo o vuoi restare con i tuoi anche oggi?› dico
‹Anche Pasquetta con i miei ti prego no› dico
Sorrido e mi alzo per prepararmi le cose da portare.
‹Grazie della colazione› dice.
Partiamo verso le undici meno quarto e senza aver incontrato traffico arriviamo in un'oretta circa. E il vicino ci saluta, io vorrei ricambiare il saluto ma Federico mi strattona dentro. ‹Sei un maleducato› dico
‹E tu chiacchierona› dice
Sbuffo e non ribatto perchè non voglio rovinare la giornata.
Squilla il suo cellulare, è Benji. ‹Con il cavolo che gli rispondo› dice rifiutando la chiamata
‹Magari è importante› dico
‹Me la dice domani› dice e spegne proprio il telefono, lo imito. Questa giornata è nostra e nessuno ci deve disturbare.
Federico apre il frigo per poi richiuderlo, ‹non c'è niente di pronto› dice storcendo il naso
Alzo gli occhi al cielo, ‹maschi› dico andando verso la cucina
‹Che hai intenzione di fare?›
‹Cucinare no? Mi dai una mano?›
Metto su l'acqua per la pasta mentre Federico mi bacia distraendomi. ‹La mia chef preferita› dice
‹Dai Fede smettila› dico e iniziando a pesare la pasta quando all'improvviso Federico mi tira addosso la farina, ‹non vale› dico e glielo lancio anch'io rovinandogli il suo ciuffo che da biondo diventa bianco.
‹Stai ridendo di me?› dice
‹No› dico e iniziamo a inseguirci per tutta la cucina quando poi Fede mi prende e mi bacia con passione facendomi salire sulla tavolo di lavoro e spegne l'acqua per la pasta mentre le sue mani salgono sulle mie cosce. ‹Meglio mangiare dopo› dice
‹Fede lasciamo per dopo perché ho intenzione di farti impazzire però prima mangiamo› dico baciandolo poi scendo e riaccendo sotto l'acqua della pasta.
Mangiamo in silenzio mentre nell'aria c'è molto desiderio, ‹è squisita la pasta› dice
‹Modestamente› dico quasi vantandomi, ‹era la preferita di mio padre e mia madre gliela faceva sempre quando rientrava dal lavoro tardi, prima che si separassero›
‹Però sei cresciuta bene, cioè volevo dire quando due genitori si lasciano di solito viene bocciata, lascia la scuola e prende cattive strada›
‹Stavo per essere bocciata in primo liceo ma grazie a Martina non lo sono stata› dico.
Lasciamo i piatti nel lavello. ‹Che vogliamo fare adesso?› dico
Appoggio la mano sulla sua cintura dei pantaloni e quando inizio a slacciargliela lui ansima ma mi blocca. ‹Non qua› dice e mi porta al piano superiore. ‹Sono nelle tue mani› dice.

Gli finisco di slacciare la cintura e quando gli sfioro in quella zona ansima. Lo spingo contro il letto e lo faccio sdraiare sopra, gli tolgo i boxer liberando la sua erezione, poi lo prendo in bocca.
Sussurra il mio nome più volte girandosi nel letto mentre continuo a succhiare sempre più forte.
‹Silvia vuoi che venga cosi?› dice
Lo voglio davvero?
‹Se non vuoi che non vengo così, devi smetterla› dice
E così smetto. ‹Però hai un attimo sapore› dico
Sorride e capovolge la situazione, ‹devo ricompensati in qualche modo› dice mentre infila una mano sotto il vestito e ansimo, ‹basta solo toccarti› dico
Arriva all'orlo delle mutandine, le scosta e infila un dito dentro di me. Esce ed entra varie volte sussurrando il suo nome varie volte tirandogli il ciuffo facendogli scappare un gemito. Tira fuori il dito, scosta le mutandine e penetra dentro di me. È il paradiso.


FEDERICO.
Adoro fare l'amore. Il mio cuore sembra che stia per esplodere per quanto batte forte.
È una sensazione fantastica e solo lui riesce a farmi provare.
‹Vado a lavarmi› dice alzandosi dal letto e va in bagno.
Mi metto un paio di boxer puliti e vado alla ricerca del mio cellulare, lo accendo e non vedo nessuna chiamata da Ben. Questo significa che non doveva dirmi qualcosa di importante.
Entro su Twitter per e augurare a loro una buona Pasquetta, subito i primi loro commenti su con chi la passerò e dove. E mi soffermo su un tweet particolare che mi ha fatto ridere.
Il tweet dice: "Quanto è fortunata Silvia che passerà Pasquetta con Fede. Uh come la invidio"
Cito il tweet e le rispondo. "No, non è lei ad essere fortunata, ma io"
‹Fede› sento chiamarmi da Silvia
‹Si?›
‹Ho dimenticato di prendere l'intimo non è che potresti passarmelo›
Vado in camera e apro la sua borsa, ne prendo uno a caso, ma sto per chiudere quando il mio occhio cade su una scatola curioso, la prendo e la apro. Potevo immaginarmi di tutto ma non questo.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora