Capitolo 44

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Era l'una quando finalmente mi sono addormentata dopo aver girato nel letto per non so quante ore. Ma mi sono dimenticata di spegnere il telefono tanto che inizia a squillare. Allungo la mano e leggo il nome Martina sullo schermo. Che cosa sarà successo da chiamarmi a quest'ora? Accendo la lampada sul comodino e rispondo.
‹Ops, ti ho svegliata?›
‹Non proprio, però non importa, che è successo? Mi sono spaventata con quel messaggio›
‹Tuo fratello, penso che abbia un'altra›
Non vorrei ridere. ‹Mio fratello un'altra? Martina tu sei troppo paranoica›
‹Ha rimandato due sere di venerdì la nostra cena›
‹Allora si ha proprio un'altra› dico
‹Silvia non prendermi in giro› dice
‹Stavo scherzando, forse avrà avuto da fare›
‹Venerdì è il nostro giorno›
‹Capisco› dico, ‹senti domani, anzi oggi, devo venire ad Aprilia e ne parliamo meglio›
‹Ho incontrato Fede mentre uscivo da casa tua ed era molto strano›
‹Strano in che senso? Era tipo incazzato?›
Dall'altra parte del telefono cala il silenzio e penso che sia caduta la linea. ‹Martina, oh ci sei?›
‹Si, ci sono ed era molto incazzato, a stento mi ha salutato e mi stava dando una portone in faccia› dice, ‹che è successo?›
‹Nulla›
‹Silvia›
‹Ti racconto meglio quando ci vediamo› dico.
Ci salutiamo e poi guardo il telefono indecisa o no di chiamare mio fratello. Conoscendolo starà dormendo. Decido di fare una cosa che non si dovrebbe fare: vado sul suo profilo whatapp e noto che è online. Quindi decido di chiamarlo.
‹Silvia che cosa vuoi da rompermi a quest'ora?› dice
‹Che cazzo stai combinando?› dico
‹Non sto combinando nulla› dice
‹Mi ha chiamato Martina e mi ha detto che sei strano, ti ho avvertito›
Lo sento buffare.
‹Questa cosa è una faccenda tra noi, non ti intromettere Silvia› dice
‹Eh no, è la mia migliore amica e mi intrometto eccome› dico
‹Sei pesante, pensa al tuo Fede piuttosto›
Che cosa vorrebbe dire di pensare a Federico? Evidentemente sa qualcosa, ma quando glielo chiedo non me lo dici. ‹Stronzo› dico e gli attacco il telefono in faccia.
Prima lancia una bomba, poi nasconde la mano.


Prendo il treno per andare ad Aprilia. Devo risolvere alcune cose. Ma prima sono andata a salutare mia madre perchè dovevo vedermi con Martina nel pomeriggio.
Entro nella mia stanza ed Emanuela sta sistemando la stanza fischiettando e mi accorgo che ha un'aria diversa. ‹Va tutto bene?› dico
‹Si, benissimo› dice
‹Sei diversa› confesso.
‹Sono sempre uguale› dice
La guardo.
‹Non devi dirmi niente?›
‹Tanto è inutile che mi guardi così, non parlerò e non ti dirò nulla riguardo al bacio con Benjamin› dice

‹Che?› urlo
‹Sii› dice
Non credo a quello che ho sentito.

‹Quando è successo?› dico
‹Ieri sera› dice
‹E com'è stato?› chiedo
‹Meraviglioso, penso che sia stato uno dei primi baci che ho sentito veramente qualcosa dentro di me, le cosiddette farfalle nello stomaco› dice
‹Sono felice, Benjamin è la persona più fantastica e te lo meriti›
Sorride.
‹Ho un appuntamento con Martina, lei ha problemi di cuori però› dico.
Esco e mi scontro con mio fratello, lo ignoro e mi avvio verso il suo condominio a pochi passi da casa mia.
A metà strada mi incrocio con Benjamin di cattivo umore. ‹Ehi ho saputo di ieri sera, sono veramente felice per te› dico
‹Grazie› dice.
‹Che è successo?› dico
‹Lascia stare, ho discusso con Federico›
‹Come mai? Non sarà per la storia di ieri?›
‹No, perché è un coglione› dice, ‹devo scappare scusa›
Però non mi ha detto perché hanno discusso.
Alzo le spalle e raggiungo Martina, la quale mi ha scritto un messaggio di vederci al parco sotto casa. La vedo seduta su una panchina lontano dal causa delle persone. E si è palesemente di pessimo umore.

‹Neanche ti chiedo come va, si vede dalla faccia che vorresti uccidere qualcosa› dico

‹Si, tuo fratello› dice
‹Anch'io vorrei ucciderlo, specialmente quando fa il coglione› dico guardando verso il lato opposto al nostro. Vedendo mio fratello in compagnia con un'altra ragazza.
‹Mi prometti che se ti dico una cosa non ti incazzerai?› domando

‹Anch'io stavo per farti la stessa domanda› dice
‹Ho visto Giovanni con un'altra› dico io
‹Ho visto Federico con un'altra› dice lei in contemporanea a me
Lei mi indica dietro di me e io le indico dietro di lei.
‹Facciamo bordello nel parco o no?›
‹No, direi di no› dice, ‹ho un'idea al quanto migliore› dice facendomi l'occhiolino.

E si lo ammetto ho paura di quello che mi dirà.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora