Capitolo 30

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Federico continua a baciarmi lungo il collo, mi bacia e mi mordicchiava ed io lo sto desiderando da morire. Mi giro verso di lui e faccio unire le nostre labbra in un bacio pieno di desiderio. Mi prende in braccio e mi porta in camera mia senza smettere di baciarmi.
In camera mi fa scendere e mi inizia a spogliarmi senza fretta facendomi impazzire.
Quando resto in intimo davanti a lui, Federico fa un passo indietro per contemplarmi. Arrossisco timidamente e cerco di coprirmi davanti al suo sguardo indagatore.
‹Non coprirti è una gioia guardati›
Mi avvicino a lui piano, ‹basta guardare me, adesso è il tuo turno› dico e lo inizio a spogliare.
Mi spinge all'indietro verso il letto finché non cado su di esso e lui è sopra di me baciandomi bacia sulle labbra, successivamente lungo il collo poi scende lungo la pancia.
Gemo.
Continua a scendere verso la mia parte intima e il mio respiro è più pesante, ‹Fede...› dico ma la mia debole protesta viene bloccata dal suo bacio.
Più tardi decido di farlo un po' impazzire come lui ha fatto con me, capovolgo la situazione e lo accarezzo fino all'elastico dei boxer, glielo tolgo e glielo prendo in bocca. Lo vedo contorcersi dappertutto. ‹Merda Silvia› dice
Continuo sempre più intenzionata a farlo impazzire quando però non mi ritrovo sotto di lui, ‹che intenzione avevi?›
‹Di farti impazzire› dico.
Mi bacia e riprende il lavoro di prima ricominciando con i baci sul collo, sul petto, sulla pancia fino al basso ventre.
‹Sei sicura di volerlo fare?› domanda Fede prendendo il preservativo nei jeans. Sono rimasta incantata a guardarlo che dimenticai la domanda
‹Silvia?› domanda mentre mi bacia ma sto per rispondere quando sentiamo il suo cellulare squillare ma facciamo finta di niente. Il telefono continua a squillare quindi è costretto ad allontanarsi per rispondere e si sdraia vicino a me.
‹Benjamin ma figurati non disturbi e stavamo giusto pensando a te, che volevi dirmi?›
Mi giro verso di lui e gioco con il suo ciuffo. Il mio hobby preferito.
‹Va bene domani verso le 14 sarò là› dice e poi chiude la chiamata.
‹Che voleva Ben?› dico baciandogli vicino all'orecchio
‹Dobbiamo partire per Modena domani› dice
‹E perché?› domando
‹Impegni lavorativi› dice e mi bacia. ‹Dove eravamo rimasti?›
‹Perché vai in giro con i preservativi in tasca?› gli chiedo mentre lo accarezzo
‹Un uomo può sognare›
‹Sogni di fare l'amore con me?› dico
‹Non sai quanto› dice e mi bacia.
Sorrido, ma poi mi ritrovo a sbadigliare. ‹Ti metto noia?›
‹Mai, però sono stanchissima› dico
‹Meglio che ti faccio dormire› dice
‹Posso accompagnarti alla stazione domani?› domando infilandomi sotto le coperte
‹Forse posso accompagnarti io a scuola, ho il treno alle nove e mezzo› dice
‹Peccato› dico, ‹buonanotte› dico
‹Buonanotte piccola› dice spegnendo la luce e mi attira verso di lui.




***

La mattina dopo mi sveglio prima di Fede e decido di svegliarlo con i baci, iniziando sotto il lobo dall'orecchio e lui borbotta qualcosa di incomprensibile ma non si sveglia così continuo a stuzzicarlo fino a quando non si sveglia
‹Buongiorno› dico

‹Buongiorno a te, è sempre bello svegliarsi accanto a te› dice strofinandosi il naso sulla mia spalla. Può essere più erotico di così?

Cerco di alzarmi dal letto per vestirmi ma Fede me lo impedisce. ‹Se entri più tardi oggi?› dice

‹Non posso entrare in seconda il mio secondo giorno› dice

‹Allora ho solo stamattina per stare con te dopo non ci vedremo per una settimana›

Mi fa alzare dal letto e vado a prendere i vestiti dall'armadio

‹Sai che sei stupenda in intimo?› dice

Arrossisco mentre penso a ieri sera, alle sue mani su di me, ai suoi baci e alla mia prima pazzia sessuale.
‹Pensavi anche tu ad ieri sera vero?›

Annuisco diventando ancora più rossa

‹Però riflettendoci è stato un bene che Benjamin ci abbia interrotti, non volevo che fosse così la tua prima volta e volevo rendertela più romantica›

Mi avvicino, ‹io però ero già pronta a diventare tua›

Sorride e mi bacia.

Usciamo da casa alle otto meno quarto e camminiamo mano nella mano fino alla mia scuola.
Arrivati e ci mettiamo in un angolo ad aspettare che suoni la campanella
‹Mi penserai?›
‹Silvia tu sei sempre nei miei pensieri, costantemente› dice
‹Non ti stancare troppo però› dico.
Lo bacio e lui continua attirandomi a sé, io gli allaccio le braccia al collo mentre il cancello della scuola ci separa per una settimana. O forse di più. Già mi manca.
Sapevo che era cosi, infatti è la parte più brutta di fidanzarsi con un cantante ma sono consapevole che Fede mi ama e non mi tradirebbe mai, come io non lo tradirò mai.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora