Capitolo 58

2K 121 10
                                    

Federico tarda tanto a portarmi l'intimo che gli avevo chiesto così indosso l'asciugamano ed esco dal bagno raggiungendo la camera. ‹Fede ti avevo detto se mi portavi...› poi mi blocco sulla porta quando lo vedo con il famoso test di gravidanza. Ma non lo avevo nascosto bene?
‹Mi spieghi che cosa significa questo?› dice
Rimango senza parole, ‹Hai frugato nella mia borsa?› dico arrabbiandomi
‹Stavo prendendo le cose che mi avevi chiesto e mi è caduto tra le mani› dice
Non ha tutti i torti. ‹Non devi vederlo› dico prendendo i vestiti e ritorno in bagno. Esce cinque minuti dopo e Federico è ancora furioso. ‹Sto ancora aspettando› dice
Sospiro, ‹possiamo andare in cucina e parlarne con calma› chiedo
‹Sei incinta?›
‹Cosa? No, non lo so, non l'ho ancora fatto› dico, ‹se non ci credi guarda tu stesso›
‹Perché non me lo hai detto?›
‹Non ho avuto tempo, è stata tua madre a comprarmelo e ad insistere a fare il test›
‹Non farebbe una cosa del genere mia madre› dice
Cerco di calmarmi, ‹non mi viene il ciclo da una settimana e ne ho parlato con tua madre› dico
‹Perché non ne hai parlato con me?› dice
‹Perché sei un maschio e non avresti di certo capito, poi ti saresti subito spaventato, anch'io sono spaventata. Sai l'idea di diventare madre a diciott'anni non mi attira affatto› dico.
Spero che mi capisca e mi stia vicino, invece lo vedo prendere le chiavi e andarsene.

Ho trattenuto le lacrime davanti a lui ma quando se ne va scoppio a piangere.
Perché ha reagito in questo modo?
Non è che non glielo ho detto per fargli un dispetto.
Vado ad asciugarmi i capelli e poi accendo il telefono. Non so se chiamare Federico ma forse neanche mi risponderà.
Vedo un messaggio da Cristiano. "So che stai con Fede...ma volevo augurarti Buona Pasquetta"
Lo ringrazio con un messaggio vocale.
Mangio un altro pezzo di torta aspettando che ritorna ma credo che non ritorna.
Non ci posso credere che dopo aver fatto l'amore, abbiamo litigato per una cosa stupida. Con Fede è così ogni volta e ogni volta sono io che devo andare da lui e chiedergli di perdonarmi. Ma questa volta no.
Io non ho fatto nulla, è stato lui ad attaccarmi perché non gli ho detto del test di gravidanza.
Così vado in camera prendo la mia roba, gli scrivo un biglietto e chiedo al vicino che stava andando a Modena di lasciarmi alla stazione.
Qua prendo il primo treno che va a Bologna, dal quale prendo quello per Roma e poi e da qui il treno per Aprilia. E mia madre appena mi vede sulla porta di casa rimane stupita. Si aspettava di vedermi domani. ‹Abbiamo avuto una discussione› dico
‹Questi litigano anche il giorno di Pasquetta, siete sicuri di essere destinati a stare insieme?› dice mio fratello
‹Perché devi essere sempre così stronzo?› dico e ritorno nella mia ex camera dove Emanuela sta studiando. ‹Ciao› dico
‹Per cosa avete litigato questa volta? Non dirmi niente di importante› dice
Mi mordo il labbro. ‹Posso dirtelo un'altra volta? Sono stanca› dico
Vado a salutare Benjamin che assieme a Cristiano stavano giocando a Fifa
‹Ciao› dice Cristiano
‹Ciao› dico

‹Posso anche andarmene io› dice

Sorrido e lo saluto. ‹Fede è giù?›
‹Abbiamo discusso su una cosa nostra› dice

Benjamin alza gli occhi al cielo mentre Cristiano sembra felice ma è solo una mia impressione.

‹Ci sentiamo più tardi, adesso vado a trovare la mia migliore amica casa› dico
Guardo verso la televisione, ‹buona fortuna e chi perde paga da bere stasera› dico
‹Allora Cristiano inizia a tira fuori i soldi›
E ridiamo tutti. Ma perché sono in suggestione quando Cristiano mi guarda?
Li saluto e vado verso casa di Martina, dove mi apre la porta la madre che sta uscendo. ‹Sta in n camera sua› dice
Sorrido e vado verso la sua camera. ‹Ma tutti a studiare› dico
‹Abbiamo la maturità tra un mese› dice poi urliamo e ci abbracciamo.
Non ci vediamo da circa due settimane. ‹Perché avete litigato?›
Glielo dico alla mia migliore amica?

‹Ha visto il test di gravidanza nella mia borsa e...›

‹Aspetta, che cosa ci faceva il test di gravidanza nella tua borsa? Sei incinta?›

‹Ehm non lo so ancora, non mi è ancora arrivato il ciclo› dico

‹Di quanto è il ritardo?›
‹Due settimane›
‹Facciamo il test› dice
‹Cosa? No!›
‹Silvia vuoi restare con questo dubbio?›
Sbuffo e tiro fuori il test dalla borsa, poi andiamo in bagno.
Fortuna che la mamma è uscita.
Facciamo tutto quello che dicono le istruzioni e attendiamo cinque minuti
‹Guarda te› dico
‹Codarda› dice
Sbuffo e lo prendo dalle sue mani e piano piano lo guardo. Una tacca. ‹Che significa?› dico
‹Negativo› dice
Non so se essere contenta o sollevata.
‹Però non mi torna, hai detto che non ti viene da una settimana e dovrebbe essere positivo›
‹Oh Martina fanculo non voglio essere incinta a diciott'anni› dico
‹Così imparate a stare attenti mentre vi rotolate nel letto›
‹Andiamo al cinema stasera?› dico
‹Non posso devo vedermi con tuo fratello›
Sbuffo, ‹non posso dirti di mandarlo a fanculo?› dico
‹Silvia povero, è tuo fratello›
Alzo le spalle. ‹Non ci vediamo da un mese›
‹Vacci con Cristiano› dico-
‹No, mi sento in suggestione con lui› confesso
‹In suggestione?›
‹Si da quando mi ha confessato che gli piaccio›
‹E a te piace?›

‹Ha fascino si, mi sento attratta da lui ma io sono sicura di amare Federico›
‹Potresti uscirci e vedere, mica te lo devi portare a letto› dico
In effetti.
Esco da casa sua p sollevata per aver scoperto di non essere incinta e Fede non si è fatto sentire ancora. E mi sto seriamente preoccupando.
Sul portone di casa mi incrocio con Cristiano. ‹Ciao› dico

‹Ciao› dice

‹Sei libero stasera?›
Rimane un po' sorpreso. ‹Si› dico
‹Ti va di accompagnarmi al cinema?›
‹Volentieri›
‹Facciamo alle 19?›
Annuisce, poi mi lascia passare e vado a casa mia.
Muoio dalla tentazione di chiamare Fede ma mi autocontrollo perché è lui che deve chiamarmi e scusarsi.
Decido di non vestirmi elegante, metto un paio di leggings e una maglia rossa sopra, e stivaletti bassi.
Non è un vero appuntamento, solo un modo per non stare a casa e guardare il telefono mille volte. Cristiano suona puntuale alle 19 e lo raggiungo in giardino.
‹Stai benissimo› dice
‹Grazie› dico
Non sono abituata a questi complimenti da altri ragazzi che non sono Fede.

‹Allora che come?› chiede mentre ci avviamo verso il cinema
‹Mmh...cosi così› dico
‹Hai litigato con Federico ho sentito prima›
‹Si›
Lo vedo stringere i pugni,‹ secondo me non ti merita se ti fa soffrire›

‹Non è che mi fa soffrire, solo quando discutiamo non mi parla per giorni e devo sempre fare io il primo passo›

‹Ecco appunto, se ti ama veramente è lui che lo deve fare›

Non lo conosce. Federico è molto orgoglioso.
Siamo arrivati al cinema e Christian paga due biglietti per una commedia e poi ci andiamo a sedere ai nostri posti per passare una serata insieme. 


Ritorniamo dal cinema, ‹grazie della serata› dico
‹Grazie te per avermi dato una possibilità› dic3
Lo vedo avvicinarsi. ‹Non posso vederti cosi Silvia, sei spenta e Fede non timerita›
Sta per baciarmi ma mi tiro indietro
‹Non posso› dico ed entro nel palazzo senza voltarmi vado al mio portone doverimango senza parole quando vedo Federico dormire per terra. Il mio cuore perdeun battito nel vederlo.
Mi avvicino per scuoterlo e si sveglia spaesato. ‹Che cosa ci fai qua?› domando
Non risponde e cerca di alzarsi ma cade, lo aiuto ma mi spinge via
‹Ti sei divertita con Cristiano› dico
Ha bevuto.
Lo riconosco dal suo tono e anche perché puzzava da morire.
‹Non ti riguarda› dico
‹Si invece cazzo sei la mia fidanzata› dice
‹La quale hai lasciato sola nella casa per andartene solo perché non ti avevodetto che potevo essere incinta, ah non lo sono comunque puoi stare tranquillo›dico incavolata e cerco le chiavi per aprire la porta ma sento le sue manisulle mie.
‹Perdonami, mi comportato sempre come un bastardo› dice
Alzo lo sguardo, incrocio i suoi occhi spenti e tristi, poi fisso le sue labbrae lo bacio.
Mi è sempre piaciuto baciarlo davanti al mio portone.    

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora