13. True Afloat

88 6 2
                                    

La giornata con Jonh passò così in fretta che non riuscii nemmeno a godermela e il senso di colpa che provavo dentro di me non era di certo d'aiuto.
"Cosa stiamo aspettando? Gira la chiave e andiamocene che sono già le 19." Gli ricordo.
"Sì un attimo, prima devo darti una cosa.." Dal suo sguardo riesco a percepire l'ansia che prova, per cosa sarà?
Dalla sua tasca vedo uscire una lettera, prima di darmela la fissa per qualche istante.
"Vuoi che la legga adesso?" Domando con un filo di voce.
"Si."
L'ansia aumenta sempre di più.
«Anche oggi l'ho vista e come un coglione non ho fatto nulla. Davanti a una tale bellezza non so proprio come comportarmi, mi fa impazzire. Era accanto a me di banco e mi lanciava sguardi sexy, però non provo le stesse cose quando lo fa Kate, perché beh quando lo fa Lauren la sbatterei direttamente sul banco e la bacerei. Peccato che sia lesbica e stia con Hannah, quella zoccola. Chi cazzo è che si fa i capelli bianchi? Sono sempre più convinto di non riuscire ad attirarla a me, sopratutto adesso che mi odia perché non le voglio dire la ragione per cui mi drogo, che poi non gliene importa sul serio. Avrei voluto dirglielo in realtà, ma appena mi sono reso conto di quanto lei fosse perfetta e io invece incasinato ho cambiato subito idea, lei si merita di meglio. Quando in classe la vedo leggere quel libro mentre si mette i capelli dietro le orecchie mi sento male, è troppo bella. Penso di essermi innamorato di quella ragazza dai capelli castani e occhi verdi che non si rende conto di quanto è speciale. Il giorno in cui diventerà mia potrò essere felice davvero.»
Le lacrime scendevano senza che me ne accorgessi, lui provava le mie stesse emozioni e nessuno dei due riusciva a fare la prima mossa.
"Jonh..io ti amo, ti amo infinitamente. Non vorrei nessuno al mio fianco se non te, sei tutto ciò che ho sempre desiderato e sai perché?"
"Perché?"
"Perché nessuno riuscirebbe a farmi stare così bene, a ridarmi la voglia di vivere, la felicità, la serenità che provo solo quando sono con te. Non ho mai smesso di pensarti dal primo giorno in cui ti ho incontrato, l'odio era già diventato amore sin da lì."
"Anche io ti amo."
Il destino mi ha portato da lui per un motivo, che durerà per sempre o solo un giorno non importa.
Jonh a quel punto gira la chiave per far partire la macchina che però non parte, cazzo e adesso?
"Ho chiamato Bred, arriverà tra un paio di ore." Dice.
"Cosa vuoi fare ora?"
"Beh, qualcosa ci sarebbe." Il sorrisetto che ha sulle labbra mi manda fuori di testa.
"Molto spiritoso, andiamo a bere?"
"Direi proprio di sì."
Per fortuna c'è un locale accanto alla spiaggia in cui eravamo stati, un po isolato, ma meglio di nulla.
Il barista molto scortese ci squadra per bene e poi ci chiede i documenti.
"Dai bello, ti sembriamo dei liceali?" Domando con grinta.
"Datemi i cazzo di documenti o non avrete da bere." Risponde con tono.
Jonh ed io ci guardiamo imbarazzati prima di darglieli.
"Cosa volete?" Ci domanda con lo stesso tono di voce di prima.
"Due negroni."
Ma cosa gli salta in mente, non ho mai bevuto un alcolico diverso da rum e coca, però non volendo fare la figura dell'immatura davanti al barista non dico niente.
Dopo aver bevuto il drink vado in bagno, dove c'è una ragazza distesa per terra a piangere, so bene che non dovrei parlare con gli sconosciuti e farmi i cazzi miei, ma mi viene istintivo aiutare le persone.
"Ei, che succede?" Le domando cauta.
"Il mio ragazzo mi ha mollata." Risponde singhiozzando.
"Oh...mi dispiace, posso fare qualcosa per aiutarti?"
Alza il viso e guardandola noto i suoi occhi azzurri, di un azzurro mozzafiato.
"Qualcosa ci sarebbe..ho bisogno di un'altro ragazzo per andare avanti."
"Beh, non è proprio la cosa giusta da fare, ma vieni di là che ci si beve un drink." Mi sorride e si lava il viso prima di uscire dal bagno.
Jonh era seduto a bere un'altro drink, andandogli incontro noto il suo sguardo interrogativo.
"Allora Jonh, lei è...aspetta qual'è il tuo nome?" Le domando.
"Madison, piacere Jonh."
"Oh, piacere." Le manda un sorriso.
"Vado a prendere da bere, cosa preferisci Madison?" Domando.
"Sex on the beach."
Il barista mi squadra di nuovo e non sopportando più questa situazione gli dico: "Non mi pare di chiederti troppo, sai già che sono maggiorenne, questi sono i soldi, qual'è il problema?"
"Finalmente qualcuno gliel'ha detto!" Dice un ragazzo avvicinandomisi.
"Piacere Scott." Aggiunge subito dopo.
"Piacere Lauren." Sorrido imbarazzata.
"Con chi sei qui?"
"Con il mio ragazzo, è seduto proprio lì." Girandomi per indicargli il tavolo vedo Madison saltare sopra a Jonh.
"Quel pezzo di merda sta pomiciando la mia ragazza." Corre verso di loro.
Il mondo mi crolla addosso un'ennesima volta, ma questa volta è decisamente più dolorosa. Vado fuori cercando di non pensare al negativo, lui non può esserci stato, ha detto di amarmi, non si può essere inventato tutto. Nonostante ci sia la pioggia resto fuori a riflettere su cosa fare. La vita ti mette sempre alla prova per vedere quanto sei forte, ogni volta che accade qualcosa del genere penso a questo, e se non dovessi essere abbastanza forte questa volta?
Prendo il cellulare e chiamo Nick.
"Pronto? Lauren tutto bene?"
"Non direi...puoi venirmi a prendere insieme a Bred."
"È già partito, dovrebbe essere lì tra una mezz'ora, però appena arrivi posso venire da te, che ne dici?"
"Si..ne ho proprio bisogno."
"Che succede?"
"Ho appena visto Jonh baciare un'altra ragazza..."
"Cosa? È uno scherzo?"
"Magari."
Dentro la mia testa ruotano troppi pensieri, che semplicemente mi portano alla disperazione. Non solo Jonh aveva sbagliato, anche io ci ero stata al bacio di Hannah, anche io ero colpevole.
"Nick..ci crederesti se ti dicessi che Hannah mi ha baciata stamattina ed io ci sono stata?"
"Lauren, perché? Così hai solo peggiorato la situazione, lei stava già male, non la starai facendo illudere di nuovo?"
"Sono una persona orribile, non posso avercela con Jonh, se anche io ho fatto la stronza."
"Che hai fatto?" Sento pronunciare da una voce alle mie spalle, Jonh.
"Nick devo andare, ti richiamo più tardi." Dico prima di riattaccare.
Lui si siede accanto a me e guardandolo la prima che riesco a fare è abbracciarlo.
"Ti ho visto baciare quella ragazza."
"È stata lei a baciarmi, può sembrare che ci sia stato ma non è così, ho provato a spiegarlo anche al suo ragazzo, quante volte ti devo dire che ti amo?!"
"Anche io ti amo..ed è per questo che devo dirti una cosa importante, che potrebbe cambiare le cose nella nostra relazione, ma spero che non succeda, io tengo troppo a te, Jonh"
"Niente potrà mai cambiare questa meravigliosa avventura che sto vivendo insieme a te." Dice sorridendomi.
"Hannah mi ha baciata, stamattina."
"Sapevo che c'era sotto qualcosa, me lo aspettavo da lei."
"E io ci sono stata all'inizio, però poi mi sono subito staccata..."
"Senti, io so perché l'hai fatto, stai male per lei, e avrai pensato che magari continuandola a baciare l'avresti fatta sentire meglio, io lo capisco e non sono incazzato, ma devi essere più sincera con me e parlarmene."
Le mie paure e ansie erano totalmente scomparse, lui era cambiato in meglio grazie a me, e la cosa più bella era che mi capiva, lui mi conosceva per quella che ero davvero. Lui è la mia anima gemella, lo so per certo, e noi riusciremo a superare tutto, qualsiasi ostacolo ci passi davanti, qualsiasi puttana ci provi con lui, noi supereremo tutto questo perché il nostro amore è vero, e niente potrà mai cambiarlo.

Amore dell'altra spondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora