10. Daydreams

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Non sapevo bene cosa dire, così restai ferma a guardarlo. Pensavo a quanto mi avesse fatto male baciandola, ma scoprire che fosse tutto falso mi portò un sorriso alle labbra. A quel gesto si avvicinò lentamente e con una mano mi asciugò le lacrime. Lo abbracciai d'impulso e lui ricambiò stringendomi forte.
"Dovrei odiarti." Gli sussurrai all'orecchio
"Ma non lo fai."
Ed era vero, nonostante tutto quello che mi avesse fatto non riuscivo ad odiarlo, l'unica cosa che mi riusciva fare era perdonarlo e non me ne sarei pentita. Mi aveva fatto capire chi fossi davvero, e anche se certe volte sento la mancanza di Hannah sto meglio così. La cosa più sbagliata che ho fatto è stata mentire a me stessa, mi ero messa in testa di essere lesbica solo perché mi trovavo bene con lei. Se provi qualcosa devi farlo uscire e non fingere a te stessa che non sia così.
"Che ne dici se ce ne adiamo via da qui e andiamo a mangiarci un bel panino?" Domanda lui entusiasta.
In effetti avevo una certa fame da prima, mi pare che qualcuno dovesse portarmi da mangiare. Luke. Ero entrata nel mondo di Jonh così uscendo dalla realtà.
"Devo cercare prima Luke." Dissi andando verso la cucina.
Prima di raggiungerla mi salto Spencer addosso.
"Cazzo Lauren, che fine avevi fatto?" Mi gridò all'orecchio.
"Sei ubriaca?"
"Io?" Fece una faccia così strana che non riuscii a trattenere la risata. E anche lei cominciò a ridere.
"Spencer, io devo andare via."
"Oh Vabbene, dico a Tyler di riportarti a casa."
"Non c'è ne bisog..." Mi bloccai di colpo appena vidi Luke baciare una biondina davanti a me. Mi dava noia, mi dava noia eccome. Mi dava noia il fatto che si stesse baciando con quella ragazza invece di portarmi da mangiare, come aveva detto. Ma io non ero di meglio, ero con Jonh. Avevamo tante cose in comune alla fin fine. Nel frattempo Spencer mi guardava male.
"Chi ti riaccompagna?"
Non me la sentivo per niente di dirglielo, così improvvisai.
"Luke." Gli dissi sorridendo.
"Sbaglio o ci sta dando dentro con un'altra?" Mi fulminò con lo sguardo.
"Ehm..sì, abbiamo una relazione aperta." Ridacchiai dal nervosismo.
Brendan apparve e ci trascinò in bagno, aveva un'aria preoccupata. Aveva degli d'un verde diamante splendido. Glieli ho sempre invidiati.
"Ho fatto sesso con Luke, ed era la prima volta per me, ho paura che se ne sia accorto!"
Spencer restò a bocca aperta e la capivo perché anche io lo ero.
"Lauren, vuoi davvero essere una delle tante per lui?"
Brendan sorpresa mi guardò impietrita.
"Cosa? Aspetta, anche tu hai qualcosa con lui?"
Non sapevo cosa fare, annuire o dire la verità?
"Si, ma non è niente di serio e mi va bene così."
"Oh beh, allora meglio così, perché a me interessa davvero." Ammise Brendan.
Ma non gli piaceva Nick fino a una settimana fa?
"Come vuoi, io adesso devo andare." Le salutai e chiamai Jonh al cellulare.
Ovviamente con tutto il casino che c'era come poteva rispondermi. Non c'è la facevo più a sentire quella musica, così uscii, e provai a richiamarlo dal giardino. Fuori c'era un gruppetto di persone che fumava una canna, c'era un silenzio pazzesco. Intravidi Nick e lo chiamai. Era già messo male.
"Vuoi un tiro?" Mi chiede con un sorrisone.
"Oh no, sto bene così."
"Che ci fai qui?"
"Sto aspettando Jonh.."
Il suo sorriso svanì. Sembrava deluso.
"Sei sicura sia la cosa giusta da fare?"
"Si..ci ho parlato, mi ha detto tutta la verità."
"Tanto anche se ci provassi non ci sarebbe modo di impedirtelo, quindi divertiti ma stai attenta!"
"Lo farò, però tu non dire niente a Spencer."
"Ancora non lo sa?"
"Non so come dirglielo, ho paura della
reazione che possa avere."
"Prima o poi dovrai dirglielo, lo sai?"
"Si..domani glielo dirò."
"Promettimelo."
"Te lo prometto, soddisfatto?"
"Abbastanza." Mi da un bacio sulla guancia e si allontana appena vede arrivare Jonh.
Senza dire una parola mi prende per mano e mi fa salire in macchina.
Arrivati a destinazione, vale a dire al McDonalds, scendiamo affamati dalla macchina. Un attimo prima di entrare mi prende per un braccio e mi dice "Mi ero dimenticato di una cosa." e in quel momento si avvicina a me, poggiando dolcemente le sue labbra sulle mie. Mi stacco per sorridergli e lo vedo arrossire. Così lo tirò verso di me e lo baciò ancora. Le nostre lingue si toccano lentamente. Lui mi prende per la vita e mi stringe contro di lui. Gli mordo delicatamente il labbro inferiore e rido nel vedere la sua espressione. È bellissimo.
"Che ne dici di entrare?" Mi domanda lui sorridente.
"Andiamo!"
Ringrazio tutti i santi che sia aperto 24 ore su 24. Sono le 3 passate e siamo lì a mangiare e ridere come degli stupidi, la poca gente che c'è ci guarda male, ma a noi non importa. Dopo aver passato una bellissima serata mi riaccompagna a casa. Ho paura a scendere dalla macchina, ho paura che appena varchi la soglia di casa mia tutto questo possa finire, e non voglio che finisca. Lo baciò velocemente e scendo dalla macchina. Entrando a casa mi sento vuota. Mia madre sta già dormendo per fortuna, non avrei sopportato i suoi rimproveri per il copri fuoco in questo momento.
Un attimo prima di salire le scale sento bussare alla porta, corro ad aprirla e vedo Jonh.
"Mi mancavi." Ammette.
Mi prende il viso con le mani e mi bacia. È dolcissimo.
"Ah, e hai dimenticato la tua borsa in macchina." Aggiunge dopo.
"Sei uno stronzo." Esclamo ridendo.
"Ci vediamo domani." Mi dice stringendomi con un abbraccio.
"A domani." Gli dico chiudendo la porta.
Prima di addormentarmi ripenso a quello che è successo e mi escono le lacrime dalla felicità. Una felicità che solo stando con lui riesco a provare.

Amore dell'altra spondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora