capitolo 14

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Mi sono addormentata per tutto il resto del viaggio ed ora non riesco ad aprire gli occhi.

Sono poggiata con la guancia su qualcosa di duro e freddo, il vento mi fa svolazzare i capelli e sono con le mani intorno a qualcosa.

O meglio qualcuno.

Ma neanche il tempo di capire la situazione, che una voce mi chiama.

-Nana, sei sveglia?-

Sento la voce di Jack e stringo quel qualcosa di più, non volendomi svegliare.

-Ehi, lo so che sono comodo, ma non è il caso di stringermi come un pelouche-
-E menomale che non volevi tenerti a me- continua dopo un po' con voce carica di sarcasmo.

Quando capisco quello che ha appena detto, alzo immediatamente la testa comprendendo velocemente il contesto in cui mi trovo, e non è per niente bella

Sono sicura che questo lo pensi solo tu.

-Ah ti sei svegliata finalmente- dice stufo fermando la moto.

-Perché sono con le mani intorno alla tua vita?- e così dicendo le tolgo immediatamente dal busto muscoloso di Jack.
-Perché ti ho messa io così, se poi volevi morire cadendo dalla moto non c' era nessun problema, ma visto che sono un gentiluomo non l' ho permesso-
-Tu saresti un gentiluomo? Certo ed io sono la regina Elisabetta- dico sarcastica.

Quando mi guardo intorno per vedere dove siamo, scendo con un salto dalla moto e comincio ad esultare saltellando.

-Non pensavo avessi questa reazione, ma è meglio così- dice Jack passandosi una mano tra i capelli scuri compiaciuto.
-Io amo il mare, ma come mai siamo qui?-
-Mi piace il mare ed anche la notte, quindi era un bell' insieme e poi volevo farti una sorpresa, visto che ti ho fatta praticamente scappare di casa quando hai sentito urlare quella cagna, però almeno sai com' è farlo con me. Ti farei urlare più forte di quella lì-
-Stavo dicendo che hai avuto una bell' idea per una volta, ma dopo tutta quella merda che hai detto, preferisco non cagarti-
-Io ho sempre belle idee e comunque quello che ho detto è vero- ghigna.

Lo ignoro completamente e avendo voglia di vedere il mare, comincio a correre velocemente verso esso, non ascoltando minimamente Jack che mi urla di fermarmi.

-Se te lo stessi chiedendo, è una spiaggia privata-

Jack appare dietro di me, facendomi spaventare.

-Veramente non mi stavo ponendo ancora la domanda, un attimo quindi noi non possiamo stare qui? Ma che il padrone si faccia fottere perché io resterò qui a vedere le stelle- dico decisa
-Il padrone della spiaggia ce l' hai qui in carne ed ossa- si indica con il suo solito ghigno.
-Perché hai quest' abitudine di non dirmi le cose?- alzo gli occhi al cielo esausta.
-Mi piace farti preoccupare inutilmente, ma soprattutto infastidirti e farti fare figure di merda- ride
-Sei solo un moccioso-
-Vuoi farti un bagnetto in mare per caso?- dice infastidito

È veramente bipolare, più di quanto lo sia io e questo non è normale.

-Te lo faccio fare io un bagnetto, così vediamo se l' acqua fredda puó farti rinfrescare le idee... ah già, tu non hai un cervello, come potresti avere delle idee? Sarebbe tutto inutile-

Non facendo accorgermi di nulla, mi mette sotto braccio come se fossi una valigetta. Ma tutta sta confidenza?! Giuro che lo strozzo.

-Tu, coglione, mettimi subito giù- mi dimeno, ma non ottengo niente, decido quindi di mordergli il braccio fortemente.
-Nana, non essere violenta-

In risposta gli rimordo il braccio.

-Dai non fare la cagna- dice malizioso
-Stronzo, tieniti per te queste orribili battute e mettimi giù-
-E va bene in fondo quando le cagne si bagnano...- dice ancora una volta malizioso.
-Smettila ho detto! Mettimi giù-
-Guarda che io stavo dicendo che quando le cagne si bagnano puzzano, cos' hai capito?- fa l' innocente
-Ho detto di mettermi giù!-
-Okay, ti accontento-

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