-Tu devi essere Ale- dice serio Jack
-Sì, tu invece chi sei?- dice serio Ale
-Ale, è lui l' amico che mi ha ospitato mentre ero fuori casa. Il suo nome è Jack- parlo prima di Jack.-Oh capisco, grazie per aver ospitato una rompiballe come lei-
Alzo gli occhi al cielo, incrociando le braccia.
-Non c'è problema- fa un sorrisino Jack.
Ale porge poi la mano a Jack e lui la stringe con sicurezza.
Subito dopo Ale mi fissa e so cosa vuol dire quello sguardo. Vuole sapere cos' è successo.
-Bene, ora possiamo andare- dico
Cammino velocemente per uscire dall' aereoporto con Jack e Ale, quest' ultimo è al mio fianco e mi stringe la mano.
Una volta fuori andiamo verso l' auto e Ale resta col fiato sospeso.-Questa è la tua macchina?- Sgrana gli occhi Ale.
-Sì- dice con noncuranza Jack.Jack mette il trolley di Ale nel bagagliaio, mentre io e Ale entriamo in auto.
Io mi siedo affianco al posto del conducente ed Ale invece nei posti dietro.Il mestruato subito dopo mette in moto la macchina e andiamo a casa sua in completo silenzio.
***
Il viaggio è stato molto silenzioso, Ale ogni tanto mi lanciava delle occhiate fugaci, conoscendolo avrà voluto capire il mio umore.
Devo ancora comprendere se lui è al corrente della storia di mia madre oppure no, visto che mia madre l' ha allarmato chiamandolo.Qualora non la sapesse, dovrò spiegargliela e non sarà per nulla semplice farlo.
-Scendi o no?- dice con fare annoiato Jack
Non mi ero accorta di essere arrivata e nemmeno che il ragazzo di fronte a me, mi avesse aperto lo sportello e teso una mano.
Senza troppi indugi, prendo la mano di Jack ed esco dall' auto perdendomi in quegli occhi così rari.
Anche lui mi guarda negli occhi allo stesso modo ed ho l'impressione che tutto intorno a noi sia sparito, mi sembra una magia, ma poi un tossire ci fa tornare nel mondo reale e la magia svanisce, stacchiamo quindi velocemente le nostre mani.
Mi volto dall' altra parte imbarazzata, sentendo uno sguardo fisso su di me che mi perfora la pelle.
So già di chi si tratta, ma non voglio incontrare quei ghiacciai che, sebbene siano di un colore freddo, sarebbero in grado di riscaldarmi se solo volessero.
Immediatamente mi giro verso Ale che mi sta guardando incuriosito, gli lancio un' occhiataccia per farlo smettere, ma peggioro soltanto la situazione perché socchiude gli occhi in due fessure e già vedo mettersi in moto quelle poche rotelle che ha nel cervello.
Per non dover guardare oltre quell' idiota del mio amico, decido di girarmi verso Jack e alzo la testa, vista la differenza d' altezza, per dirgli quello che gli devo dire.
-Jack grazie dell' ospitalità, so di avertelo ripetuto fino allo sfinimento ormai, ma ti sono veramente grata per tutto quello che hai fatto per me. I vestiti te li laveró e poi te li renderò domani a scuola. E ricorda che quando sarai in difficoltà, potrai fare affidamento su di me senza indugiare-
Jack mi mette una mano in testa come se fossi un cane, e poi si piega un pó per arrivare alla mia altezza.
Siamo incredibilmente vicini.-Non preoccuparti nana, ti ho già detto che non ho fatto nulla di che, per quanto riguarda i vestiti, se vuoi la mia maglia la puoi anche tenere- fa l' occhiolino all' ultima frase.
-...Okay- arrossisco

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Tra amore e odio
RomansaLui: classico cattivo ragazzo, arrogante ed egocentrico, apparentemente. Lei: una ragazza semplice, acida e che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ma chi dice che lui non possa farsi vedere per ciò che è? E, quanto a lei, resterà sempre...