Mancano pochi giorni al ballo di fine anno, non vedo l'ora che arrivi venerdì.
Entro in classe e vado a sedermi al mio solito posto, però non vedo Mas.
Sta mattina mi ha scritto che non poteva darmi un passaggio perché 'aveva altro da fare', anche se non so cosa pensare. Ho dovuto prendere il pullman e per poco non lo perdevo.
<<Ehi!>> mi saluta Justin venendomi incontro.
<<Ciao>> ricambio.
Strano che sia qui, non frequenta le mie lezioni.
<<Posso parlarti un secondo?>> chiede abbassando il tono della voce.
Aggrotto le sopracciglia per un momento, e poi annuisco.
Chissà cosa dovrà dirmi...
<<In questi giorni Mason non vuole parlarmi, e a volte sembra totalmente con la testa su un altro pianeta. Perciò volevo chiederti se è arrabbiato con me>> spiega.
Allora non era una mia impressione, non si comporta così solo con me.
<<Non lo so Jus, ieri ha ricevuto una misteriosa chiamata e ha iniziato a comportarsi in modo strano>> rispondo.
Sembra rifletterci su.
<<Ehi!>> urla Sam facendomi balzare.
<<Che succede?>> continua.
Spero non sia gelosa, perché dalla sua faccia intuisco che abbia frainteso tutto.
<<Mason>> rispondo semplicemente.
La prof entra in classe e sbuffo per non essere riuscita a terminare la discussione.
Mi siedo e noto che Mas non è ancora arrivato a scuola, quindi mi sto preoccupando.
Abbiamo fatto regolarmente lezione, ma io non sono riuscita a seguire nemmeno per cinque minuti.
Ho la testa da tutt'altra parte.
Cosa gli sta succedendo?
Perché non vuole parlarne con me?
E se fosse a causa mia?
Inizio a farmi un sacco di domande mentali senza ottenere alcuna risposta.
Al suono della campanella tutti si alzano per uscire in cortile, mentre io rimango sola in classe a pensare.
Se lo chiamassi?
Tiro fuori il telefono dalla tasca della felpa e faccio partire la chiamata.
Squilla più volte, ma non mi risponde e questo mi fa veramente fastidio.
Odio quando mi nasconde le cose, soprattutto se è importante.
Mi affaccio alla finestra e vedo Sam che abbraccia Justin, Meg è insieme a Taylor e Tiffany sta urlando. Anche se non posso sentirla, vedo che sta gesticolando al telefono.
Sempre la solita.
I miei pensieri vengono interrotti dal tocco di una mano che si posa sulla mia spalla.
Mi giro di scatto e mi viene voglia di picchiarla.
<<Scusa, non volevo spaventarti>> dice Tiffany ridendo.
Cosa ci trova da ridere?
Non ha capito che non deve avvicinarsi a me?
Gli lancio un'occhiataccia e mi alzo subito per andare il più lontano possibile da qui, ma mi blocca mettendosi davanti a me.
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I Want You To Stay [in revisione]
RomanceL'aveva spinta a lasciarsi andare, a essere la vera lei che non si era mai permessa di essere. /Estratto dal libro/ "Ho portato le mani in aria e ho detto, mostrami qualcosa. Lui ha detto, se hai coraggio vieni un po' più vicino. Non ero proprio sic...