Capitolo 19

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Decisi di salire le scale, lo feci con molta fretta che scivolai su un bicchiere e mi feci anche male, ma dovevo rialzarmi, dovevo prendere la mia camila, non sapevo dov'era e più tempo passava e più peggiorava la situazione.
Mi rialzai in fretta correndo per le scale addolorata e arrivata al piano di sopra vidi quattro porte, una era dei padroni di casa, una della ragazza di qui, uno era il bagno e l'altra la sala giochi, decisi di entrare prima nella stanze più ovvie dove si poteva essere cacciata e allora entrai per prima nella stanza da letto, spalancai la porta, ma trovai solo ragazzi che facevano sesso da ubriachi, disgustoso!

Dopodiché aprii la stanza accanto, ovvero quella della ragazza ed oltre a oggetti di colore rosa, non trovai niente.
Decisi di andare in sala giochi ed era piena di gente ubriaca, cercai camila tra loro, ma erano solo uomini grezzi.
Infine decisi con un' ultima speranza di andare nel bagno, anche perché era l'ultima stanza rimasta, spalancai la porta che però non si aprì al primo tentativo e sentii delle urla mutate di una ragazza, poteva essere lei, misi forza e al secondo tentativo la porta si aprì e trovai camila sopra una lavatrice legata a delle corde e un maniaco che cercava di stuprarla mentre continuava a baciarla e lei che continuava ad urlare.
"Brutto bastardo che cazzo stai facendo alla mia ragazza" esclamai dandogli uno schiaffo sul collo.
Poi lo presi per la pancia e gli bloccai le mani, lo pestai per bene finché non lo legai e andai a slegare la mia Camz.
"Camz tutto bene amore?"
"N-non lo so" disse scoppiando in un pianto isterico, vederla piangere mi faceva così male, era un colpo al cuore e avendo quella merda davanti che si stava prendendo gioco della mia ragazza decisi di torturarlo un pò.

"Camz chiudi la porta a chiave che adesso lo sistemo io a questo"
Camila si dirisse verso la porta per poi girare la chiave e rivenire verso di me con un sorriso piuttosto malefico.
"Allora caro" iniziai "ti sei divertito a prenderti gioco della mia ragazza?"
"Si" rispose ridendo di gusto.
Gli diedi un calcio sulle palle e dissi "bene, adesso mi divertirò io tesoro"
Camila mi diede un calcio all'improvviso e chiesi "che ti prende?!"
"Piano con le parole" rispose.
"Va bene tesoro".
Presi dalle mani quell'uomo e lo misi sopra il gabinetto "bene, come ti chiami?"
"Non ti interessa" rispose.
Gli diedi un altro calcio sulle palle e chiuse gli occhi dal dolore.
"Quindi?"
"Jason brutta troia, Jason."
"Troia a chi?" Intervenì Camila.
"Alla tua ragazza lesbica di merda"
Camila si mese davanti a lui e continuò a prenderlo a schiaffi fino a che gli diede un colpo di grazia sulle palle anche lei.
Era quasi esausto e allora decisi che era abbastanza, presi Camila per mano e dissi "dai Camz andiamo"
"Aspetta mi lasciate qui da solo?" Urlò, anche se inutilmente perché andammo subito senza fregarcene delle sue ultime parole.

First Kiss - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora