Capitolo 32

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Ci restavano comunque altre tre ore e nella prima Camila continuò ad accarezzarmi il ginocchio per confortarmi.
Nelle seguenti tre ore pensai ad un modo per ricavare quella cifra, ma non c'era soluzione se non rubare, avevo solo 200€ da parte e non erano sufficienti, per niente e allora dovevo dire a Camila che sta sera ci saremo avventate fra banche e case a trovare qualcosa di soldi o da scambiare in soldi.
Non sapevo nemmeno io dove andare e nemmeno come fare, se non le caramelle non avevo rubato niente, era la mia prima volta e dovevo dare tutto pur di stare segretamente con Camila.

Appena uscite dalla classe, sussurrai a Camila "l'unica soluzione è rubare."

Sapevo che non era una cosa bella è che avremmo potuto affrontare tutto con la classe, ma per ora dovevamo tenerlo segreto finché non scappavamo.

Quest'oggi Camila non si fermava a casa mia, ma veniva dopo qualche ora.
Avevo preso due passamontagna dal cassetto di mio fratello che era solito a rubare anche se cose di poco valore e li misi sopra la scrivania in attesa di Camila.

Dopo un'ora e mezza sentii bussare alla porta e andai ad aprire a Camila che mi portò 100€

"Camila non servivano, se dobbiamo rubare, facciamolo completamente.
Non possiamo spendere i nostri risparmi."

Camila si fermò per riflettere, potrebbe averci messo in pericolo entrambe in effetti.
Il silenzio regnava in stanza finché non feci alzare Camila dal letto e l'abbracciai "andrà tutto bene Camz, te lo prometto." Poggiò la testa sul mio petto e sentii una sua lacrima sul mio petto, a questo punto una lacrima rigò anche il mio viso, non potevo trattenermi a quella vista, lei era innocente, non meritava tutto questo e forse per quanto grande potesse essere il nostro amore le avevo rovinato la vita.

"Scusa Camz, scusa"
"Di cosa?.." Mi chiese un pò a bocca aperta e staccandosi dall'abbraccio per vedermi in faccia.
"Ti ho rovinato la vita." Dissi ancora fra le mie lacrime.
Camila guardandomi ancora meglio mi prese per il viso e mi diede uno schiaffo, sinceramente mi aspettavo un bacio, ma lo meritavo, lo meritavo per averle rovinato la vita.

"Laur non c'è stato minuto, secondo o attimo in cui io abbia pensato che tu hai rovinato la mia vita, anzi, ho sempre pensato il contrario, quando non stavo con te mi sentivo vuota, triste, aspettavo un miracolo, un miracolo per forse cominciare ad accettare me stessa e vivere bene la mia vita. Quando ero sul punto di aver perso le speranze sei arrivata tu e per quanto odii la scuola, la ringrazio perché è solo grazie a quella che ti ho incontrata.
Lauren tu mi hai migliorato la vita è non di poco, sei la cosa più bella che ho e sono pronta a rischiare il tutto pur di stare con te."

Le mie lacrime continuarono a quelle parole ancora più velocemente con la differenza che erano lacrime di felicità.

Le presi il viso e le dissi: "ti amo, ti amo davvero e sei la cosa più bella della mia vita, sei l'unica persona per cui rischierei così tanto, sei la persona per cui darei la mia vita e a cui do tutta me stessa"

Le parole finirono in baci e mi godei quel piccolo momento con la mia ragazza.

First Kiss - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora