Capitolo 38

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Giunta alla stanza dove stavano medicando la mia ragazza, mi sanguinarono quasi gli occhi a vederla in quelle condizioni, cosciente per fortuna.

Chiesi almeno 5 minuti da sola con lei, ne avevo bisogno.
Così ci chiusero a chiave e fortunatamente ci diedero questo permesso.

Andai verso lei subito dopo che la porta alle nostre spalle si chiuse.
Le accarezzai il viso, il suo tenero viso  coperto da un segnale violaceo, procurato qualche minuto fa.

Baciai i segni che le bruciavano e lei faceva una smorfia di dolore, ma non voleva che io smettessi, così per rimediare le baciai lentamente le labbra e mi erano mancate, quasi quanto il respiro in quel momento, perché non stavo dando più aria ai miei polmoni, ma in ricompenso davo ossigeno al mio cuore, che per le ore in cui era mancata Camila smetteva di battere.

Lauren era in paradiso, così come Camila che in un bacio si riunificarono più che mai.

"Camz, stai bene?"

"Finché ci stai tu con me non riesco a stare male, anche se fossi ricoperta di questi orribili lividi viola."

Lauren sorrise alle parole della sua ragazza e le spostò una ciocca da davanti gli occhi per poi riprendere parola.

"Fra pochi giorni c'è il processo, probabilmente dopo questo ti sconteranno qualche anno."

"Lauren, voglio uscire quando esci tu, perché non hai capito che starei solo più male."

"Ma almeno puoi vivere e venirmi a trovare se ti va.."

"L'unica cosa positiva è in effetti quella di venirti a trovare, ma non è giusto, anche io ho commesso quella rapina."

"Camz, sarà solo qualche anno, poi torneremo insieme felici, te lo prometto."

"Lauren io non.."

Lauren riprese le labbra di Camila tra le sue.

"Spero che hai capito cosa voglia dire."

"Ti amo, Lauren."

"Anche io, ma dobbiamo sbrigati,  abbiamo solo due minuti scarsi."

"Allora vieni qua e baciami, perché mi mancheranno molto le tue labbra."

Lauren si mise a cavalcioni sulla sua ragazza che era distesa sul lettino e alla mancanza di contatto la baciò, la baciò con passione, con furore.

Camila scese le mani dai fianchi di Lauren che si ritrovarono sul suo fondo schiena e dando una leggera spinta verso di lei chiese senza aspettare altro: "toglimi i vestiti."

"No, Camz..non abbiamo tempo."

"Lauren, ho detto, toglimi i vestiti."

Lauren si rifiutava di fare questo sapendo che il tempo a loro disposizione era quasi scaduto, ma la voglia scorreva nelle vene di entrambe le ragazze, così Lauren prese Camila in braccio e la spinse contro il muro, tolse i vestiti e rimaste le mutande, non esitò a toglierle con una delle sue solite mosse.

Strofinò le dita nella parte intima di Camila, finché entrarono dentro di lei e in quel momento il timer del loro tempo a disposizione finì e due poliziotti si stavano per fare avanti.

"Camz, stanno per arrivare..vestiti!"

"Lauren, scopami, non m'interessa, costo un altro anno di galera, ho bisogno di te."

"Piccola..non possiamo."

"..Lauren, perfavore."

Lauren si fece convincere e continuò il suo lavoro, i poliziotti entrarono e vendondole al lavoro le richiusero, urlando "non avete molto tempo, sbrigatevi."

Camila sorrise e Lauren sorpresa la mise sul lettino ed iniziò a leccare l'intimità di Camila che si faceva sempre più bagnata, anche al pensiero stesso di essere scoperte, lei lo trovava molto sexy.

Finito il lavoro Lauren voleva anche qualcosa, ma il tempo passato era davvero troppo e tutto questo le poteva anche bastare, dato che non avrebbero nemmeno dovuto averlo.
Prima di separarsi Camila strofinò l'indice e il medio nell'intimità di Lauren, ancora coperta dai suoi caldi e umidi vestiti.

"Sei sexy vestita così, ci si vede al secondo round."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 12, 2017 ⏰

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