"A me piace il tuo corpo... perché te ne vergogni?"
"beh perché da quando ho iniziato ad ingrassare mi hanno preso tutti in giro e quindi odio il mio corpo"
"fregatene di quello che dicono gli altri sei una bella ragazza!" .....
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Passò una settimana, io e Jason stavamo sempre insieme e diventammo più amici.
Erano le tre di notte e non riuscivo a dormire, mi alzai, aprì la porta della stanza di Jason per vedere se dormiva "Jason?" dissi a bassa voce, ma come risposte ebbi un mm come risposta <perfetto> pensai, misi il costume e andai in riva al mare, avevo bisogno di un bagno.
Entrai in acqua, era bellissimo stare in acqua di notte, superai la boa e dopo essermi immersa, risalì e guardai la luna.
"Non avevi detto che non sapevi nuotare?" disse qualcuno afferrandomi per i fianchi, Jason, cazzo!! Mi strinse di più a sé fino a sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi sempre più velocemente.
Cercai di girarmi ma non me lo permise "so nuotare benissimo, ho fatto tre anni di nuoto" risposi fiera di me, mi fece girare
"perché mi hai detto una bugia?" chiese con la faccia a un centimetro dalla mia.
Il mio respiro iniziò ad accelerare quando lui pian piano si avvicinava sempre di più fino ad appoggiare la sua fronte alla mia.
Nessuno dei due parlava, lui mi diede un bacio sulla guancia, sulla mascella, sul collo, sulla spalla e poi risalì fino ad arrivare di nuovo alla guancia, ma che mi prendeva? Ero come paralizzata.
Lui puntò alla mia bocca, si stava avvicinando "FERMO" dissi
"cosa?" chiese continuando ad avvicinarsi, stavolta lo spintonai
"fermo" dissi
"che ti prende?" mi chiese
"perché lo stai facendo?"
"perché voglio farlo" rispose, sbuffai e nuotai fino a riva uscendo dall'acqua, corsi in casa ed entrai in bagno.
"Che ho fatto di male? Chiese Jason entrando di corsa in bagno
"ESCI" urlai "SONO IN MUTANDE"
"sei seria dopo quello che è successo piccoletta, ti preoccupi ancora che sei in bikini?" rise
"non c'è niente da ridere!"
"mi piace il tuo corpo" disse, lo spinsi sul petto per farlo uscire senza aver alcun risultato, ovviamente,
"non è successo niente!" risposi lui mi guardò e poi uscì sbattendo la porta.
