Capitolo 46

178 10 0
                                    



JASON



Richiamai mio zio e gli chiesi di mandarmi le indicazioni per arrivare all'ospedale, in men che non si dica parcheggiai ed entrai nell'edificio. Raggiunsi il piano, chiedendo gentilmente alle dottoresse, vidi mio zio in lontananza e lo raggiunsi.

"Come sta?" gli chiesi

"non lo so, i dottori la stanno visitando"

"dov'è Edward?"

"nell'altra stanza, gli stanno fasciando il polso" mi diressi nella camera

"ehi" dissi, Edward si girò e si diresse verso di me, aveva un polso fasciato e dei graffi sul volto, mi abbracciò

"grazie" mi disse e si staccò dall'abbraccio.

"Come è successo?" gli chiesi

"stavamo venendo da te" mi rispose, un colpo al cuore

"perché? Perché non mi avete chiamato?"

"ci abbiamo provato, ma eri sempre irraggiungibile..."

"mi dispiace" risposi

"è colpa mia, l'ho costretta a venire, perché lei tiene a te Jason, ma è troppo orgogliosa, lo sai, volevo farlo per voi io non avrei dovuto..."

"non è colpa tua, poteva capitare in qualsiasi momento... avrei dovuto chiamarla... sono uno stupido" il dottore uscì dalla stanza di Ashley, così ci dirigemmo verso di lui

"come sta?" domandammo tutti e tre insieme

"ora sta bene si è ripresa, deve solo riposare, siete stati fortunati!" disse guardando Edward, che lo ringraziò ed entrò nella stanza della sorella.

"DOVE SONO I MIEI BAMBINI?!" una voce stridula si fece spazio tra la folla, era la madre di Ashley, che si diresse verso me e mio zio, che prese la parola

"salve, lei deve essere la mamma di Ashley, sono un suo amico, sua figlia e suo figlio stanno bene, ora Edward è in camera con Ashley" la donna mi guardò

"tu devi essere Jason" annuì "ho sentito molto parlare di te" disse poi entrando nella stanza.

Dopo quasi un'ora Edward e sua madre uscirono dalla stanza, Edward mi fece cenno di entrare e così feci.

"Ehi Ash" le sorrisi

"ciao Jason" ricambiò il mio sorriso.

I'm not perfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora