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Sono di nuovo in camera a studiare gli orari e gli spostamenti che farò di classe in classe durante l anno.
Qualcuno bussa.
-Si?-dico.
Entra il ragazzo di Janette.
-Mi dispiace non essermi presentato - dice.
Rimango con lo sguardo fisso sui fogli.
-Ah si?-chiedo- E chi sei?
-Oltre al suo ragazzo?-domanda con aria di sfida- Sono Caleb.
Tende la mano e io l afferro.
-Sono Maya.
Sorride e si avvicina.
-Cosa studi?
-Ma non avevi una ragazza?
-Beh questo non vuol dire che non possa fare amicizia con la sua compagna di stanza.
Mi alzo.
-Allora ciao, non voglio avere problemi con Janette.
Mi guarda con aria interrogativa.
-Non avrai problemi.
-Oh si invece. Ho sentito la parola espulsione recentemente...
In quel momento mi accorgo del suo sguardo di un azzurro ipnotico e del sorriso perfetto che mi sta facendo.
Deve essere un giocatore della squadra di football della scuola perché indossa una maglia bianca con il suo nome e un numero.
Si accorge che lo sto guardando e smette di sorridere.
Si alza. E cavolo, mi supera di almeno 10 centimetri.
-Sto andando ad allenarmi. Ti va di venire?
-Ehm...- ci penso un attimo e tra noi cala il silenzio. Vorrei dirgli di si ma non trovo le parole perché non voglio rischiare di avere problemi- d' accordo, ma ti devi inventare una scusa nel caso Janette ci veda.
Ride e si avvia verso la porta.
Prendo il libro che sto leggendo.
Lo guarda incuriosito.
-"Fly to Hell"- dice.
-Si è...appena uscito.
Ci avviamo verso le scale e iniziamo a scendere.
-Quando lo hai finito poi me lo passi?
Scoppio a ridere ma lui rimane serio.
-Seriamente? Ti piace leggere.
Alza le spalle.
-Va bene...però devi finirlo e dirmi il tuo parere.
Annuisce velocemente. Non capisco perché sia così ospitale con una ragazza quando ha già una fidanzata.
I miei pensieri si interrompono quando arrivo davanti ad uno spogliatoio.
-Aspetta qua- mi sorride di nuovo e io contraccambio.
Passano alcuni minuti poi dall interno sento delle urla e mi scappa una risata soffocata.
In quel momento passa in uomo sulla quarantina, probabilmente l' allenatore.
-Cosa ci fa lei qui?- mi chiede infastidito.
-Sono Maya e sono venuta a vedere gli allenamenti.
-Beh nessuno può assistere, quindi ritorna nella tua stanza.
-Ma Caleb mi ha detto che...
Mi interrompe con un dito.
-Caleb? È il nostro miglior giocatore. Puoi restare, scusa- sorride e si allontana verso il campo.
Deve essere importante per far cambiare idea ad un uomo più grande di lui.
Sorrido soddisfatta e mi avvio verso le ampie gradinate di cemento.
Li vedo entrare in campo e incrocio le gambe per leggere meglio.
Stanno facendo dei passaggi.
-Che ci fai li?
Mi volto e vedo Janette e le sue due accompagnatrici all esterno della rete. -Mi ha invitata Caleb
Rispondo con indifferenza perché so che è quello che più le infastidisce.
Intanto lui mi fa un cenno da centro campo e io non posso fare a meno di sorridere e salutarlo.

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